Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini
Siracusa
via S. Lucia alla Badia, 1
0931 24902 FAX 0931 24902
WEB
Roberto Guccione - Emanuele Ventanni
dal 13/2/2015 al 13/3/2015
mar-sab 9-13 e 16-20, dom 10-13 e 16-20

Segnalato da

Tommaso Lillo




 
calendario eventi  :: 




13/2/2015

Roberto Guccione - Emanuele Ventanni

Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini, Siracusa

Incontro tra realta' e fantasia. Una mostra che nasce da un'idea dell'arte che proviene dal profondo e che abbraccia il canto, la musica, il lavoro, la scrittura, la medicina, la bellezza.


comunicato stampa

L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giancarlo Garozzo, l’Assessorato alle Politiche Culturali e la Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini ospiteranno, dal 14 febbraio al 14 marzo 2015, una personale di pittura dei maestri Roberto Guccione ed Emanuele Ventanni.

Una mostra che nasce dall'intimo di due persone particolari, che hanno un'idea dell'arte che proviene dal profondo dell'intimo dell'individuo e che abbraccia il canto, la musica, il lavoro, la scrittura, la medicina, la bellezza, in una sola parola: "la vita".
Scoprire la vita, l'attualità del vivere quotidiano attraverso le pennellate di due maestri dell'introspezione dell'individuo: Roberto Guccione ed Emanuele Ventanni, entrambi protagonisti della "1 biennale internazionale d'arte in Umbria" che vedrà il maestro Guccione nelle vesti di direttore artistico.

"Nella pittura - afferma il maestro Roberto Guccione- trasporto la realtà all'immaginazione, ma a volte descrive anche il mio stato d'animo, i vari periodi della vita che attraverso semplicemente utilizzando il pennello, perchè l'arte nasce dall'intimo di ognuno di noi e la mano che dipinge deve adagiare il tocco di colore, di sfumatura alla tela, alimentandosi non con la forza dei muscoli ma con l'emozione, l'immaginazione, il pensiero, il sentimento che in quel momento forte come non mai, si accinge trasportando la mano da un punto all'altro come il soffio di un vento che piega appena lo stelo di un fiore, le spighe di un grano di un campo, le nuvole del cielo azzurro".

“Riesco a dipingere di tutto- gli fa eco il maestro Emanuele Ventanni, artista personale della famiglia reale di Abu Dabhi- però il mio soggetto ideale è senza dubbio la donna. Punto sugli occhi. Se mi colpisce lo sguardo il gioco è fatto. Il quadro non deve essere un mistero per chi lo guarda. L’arte non deve essere solo per gli addetti ai lavori. Uso la carta abrasiva e non la tela, prendo dei legni leggeri, li scurisco con dei colori creati apposta da me e con la carta vetrata disegno il volto della donna”. Il maestro Ventanni stupisce chi guarda ma soprattutto crea emozioni: "Emozionarmi. La prima persona che devo stupire - sottolinea Ventanni- quando il quadro è pronto devo essere io".
Umbria e Sicilia accomunate dalla vena artistica di due grandi maestri che hanno voluto creare un ponte tra la cultura umbra e quella siciliana, dopo esser stati reduci dalla manifestazione internazionale del Modica chocolate. La Galleria Civica Montevergini darà l'opportunità ai visitatori di scoprire i colori della quotidianità della vita immersi nell'universalità della bellezza dell'individuo.

Emanuele Ventanni
Emanuele Ventanni nasce ad Umbertide (PG), il 29 ottobre 1961 da padre umbertidese (Giudo) e madre Eugubina, Clara Cenci (dei "Monchi"). Sin da bambino disegna figure e paesaggi con estro e fantasia che lasciano intravedere la sua grande passione artistica del futuro.

Frequenta dal 1976 L'Istituto d'Arte di Sansepolcro prima e di Perugia poi. Da quel momento inizia un lavoro sperimentale scolastico e post-scolastico, interessandosi di pittura e di scultura. Allestisce nel 1981 e nel 1983 le sue due prime mostre personali, rispettivamente nel Centro espositivo del Complesso di San Francesco a Montone (PG) e nella Sala Consigliare del Comune di Città di Castello.

Nel 1985 realizza un grande pannello (cm. 200x300) in ceramica per la Sala d'Onore del Centro Culturale del Comune di Umbertide, con l'impiego di un disegno a profili tendenzialmente angolati e abbastanza netti, che spesso sono dilatati in sfumature monocrome dagli interessanti esiti pittorici, fino a configurare l'evidenza plastico - prospettica, a volte minuziosamente rappresentata, dei soggetti architettonici del paesaggio.

Al contrario di quanto sembra, nella ricostruzione del soffitto della chiesa di Santa Maria delle Gogne di Norcia, nel 1994 non procede soltanto per archetipi classici. Lo spunto creativo può venire tanto dal ricordo di un capolavoro del Rinascimento o del Manierismo, quanto da un incontro con l'arte d'oggi, da una sensazione acuta, da una riflessione, da una visione reale o immaginaria, ma il bisogno di esorcizzare l'immagine che ne scaturisce è sempre legata ad un' emozione profonda. Come dimostrano i dipinti e i fogli presentati l'anno dopo (1986) nella Rocca di Umbertide. Una volta abbozzata la prima composizione, egli ritorna più volte sullo stesso tema per precisarlo o per tentare nuove possibilità linguistiche, anche a distanza di qualche anno. Ogni volta lo stile sollecita soluzioni diverse, come se la scena fosse la coscienza e l'artista ne registrasse le variazioni secondo una propria meteorologia interiore.

Col passare degli anni la tecnica si affina: dal disegno passa all'olio e da quest'ultimo alla ceramica, all'affresco e alla scultura. Nel 1997 esegue tre grandi opere ad olio (200x300 cm) per i soffitti dello Studio Commerciale E.DA.CO. di Umbertide. Nel 1999 partecipa, nei suggestivi spazi della Rocca Paolina di Perugia, alla rassegna “Il Pensiero dell'Arte” curata da Antonio Carlo Ponti e contemporaneamente esegue per la Piazza del Duomo di Porto San Ruffino (Roma) un pannello di ceramica raffigurante una Madonna col Bambino. Esegue nel 2001 un grande affresco di soggetto bucolico nel Relais Country House di Umbertide.

Qui la sua figurazione allegorica oggettivizza fantasmi, sogni, presenze del passato e del presente, riportando le immagini ad un'evidenza materiale che le assimila, nel linguaggio chiaro e narrativo della sua pittura, in un cromatismo sempre acceso, alle figure dei nudi femminili, in fondo anch'esse allegoriche.

Roberto Guccione
Roberto Guccione è nato a Ragusa il 5/4/1963 e risiede a Comiso (RG) .Nominato Cavaliere Ufficiale emerito della Repubblica Italiana, per meriti artistici, ha ammirato, sin dalla sua infanzia, con una certa tendenza ed interesse il mondo artistico. La grande ispirazione lo spingeva quasi con "violenza" a mettere in mano un pennello e sbizzarrirsi su una tela. Dopo aver partecipato in vari eventi d'arte, nel 2004 ha esposto le proprie opere a Comiso, presso l'Istituto Statale d'Arte "Salvatore Fiume", in occasione della giornata dell'Arte. All'artista fa piacere ricordare che quell'evento fu voluto dall'artista Ciccio Giombarresi e dalla Provincia Regionale di Ragusa. Ha ottenuto critiche di persone note del mondo artistico, tra cui Umberto Zampini, che presentò la mostra del 2004.

Molte sue opere si trovano al Ministero dell'Interno, Prefetture e Questure e Ambasciate. Ecco gli eventi in cui ha partecipato: 1984 Catania - Siracusa , estemporanea; 1985 Vicenza, collettiva; 1986 Roma. collettiva d' arte- Frascati estemporanea; 1987 Palermo, palazzo Comitini, collettiva d' arte, Bolognetta ( PA) collettiva; 1988 Verona, stemporanea; 1991 Palermo, collettiva d' arte, premio ASLA; 1992 Bolognetta ( PA) 2 trofeo nazionale DAFNE; 1992 Comiso (RG) Pasquarte - 7 concorso regionale di pittura 1995 Assoro ( EN) XIV rassegna regionale di pittura , estemporanea; 1996 Terni, collettiva d' arte, Premio Internazionale San Valentino, medaglia d' argento; 1999 Messina, estemporanea; 2001 Palermo, collettiva d' arte; 2004 Personale di Pittura Itituto Statale d' Arte S. Fiume Comiso- Giornata dell' arte; 2007 Personale al Golden Tulip Vivaldi Hotel - Malta; 2008 Personale di Pittura c/o Istituto Italiano di Cultura Malta tramirte Ambasciata; 2010 Personale di Pittura al Castello di Donnafugata ( RG) alla presenza del capo della Polizia Antonio Manganelli e di tutte le piu' alte autorita' dello Stato; 2012 Personale a Bucarest, presso galleria Victoria; 2013 Personale a Comiso e Messina; 2014 Personale di pittura a Paola (CS), dove in occasione è stato fatto dono all'amministrazione comunale un'opera sul tema contro la violenza sulle donne.

Emanuele Ventanni
Emanuele Ventanni nasce ad Umbertide (PG), il 29 ottobre 1961 da padre umbertidese (Giudo) e madre Eugubina, Clara Cenci (dei "Monchi"). Sin da bambino disegna figure e paesaggi con estro e fantasia che lasciano intravedere la sua grande passione artistica del futuro.

Frequenta dal 1976 L'Istituto d'Arte di Sansepolcro prima e di Perugia poi. Da quel momento inizia un lavoro sperimentale scolastico e post-scolastico, interessandosi di pittura e di scultura. Allestisce nel 1981 e nel 1983 le sue due prime mostre personali, rispettivamente nel Centro espositivo del Complesso di San Francesco a Montone (PG) e nella Sala Consigliare del Comune di Città di Castello.

Nel 1985 realizza un grande pannello (cm. 200x300) in ceramica per la Sala d'Onore del Centro Culturale del Comune di Umbertide, con l'impiego di un disegno a profili tendenzialmente angolati e abbastanza netti, che spesso sono dilatati in sfumature monocrome dagli interessanti esiti pittorici, fino a configurare l'evidenza plastico - prospettica, a volte minuziosamente rappresentata, dei soggetti architettonici del paesaggio.

Al contrario di quanto sembra, nella ricostruzione del soffitto della chiesa di Santa Maria delle Gogne di Norcia, nel 1994 non procede soltanto per archetipi classici. Lo spunto creativo può venire tanto dal ricordo di un capolavoro del Rinascimento o del Manierismo, quanto da un incontro con l'arte d'oggi, da una sensazione acuta, da una riflessione, da una visione reale o immaginaria, ma il bisogno di esorcizzare l'immagine che ne scaturisce è sempre legata ad un' emozione profonda. Come dimostrano i dipinti e i fogli presentati l'anno dopo (1986) nella Rocca di Umbertide. Una volta abbozzata la prima composizione, egli ritorna più volte sullo stesso tema per precisarlo o per tentare nuove possibilità linguistiche, anche a distanza di qualche anno. Ogni volta lo stile sollecita soluzioni diverse, come se la scena fosse la coscienza e l'artista ne registrasse le variazioni secondo una propria meteorologia interiore.

Col passare degli anni la tecnica si affina: dal disegno passa all'olio e da quest'ultimo alla ceramica, all'affresco e alla scultura. Nel 1997 esegue tre grandi opere ad olio (200x300 cm) per i soffitti dello Studio Commerciale E.DA.CO. di Umbertide. Nel 1999 partecipa, nei suggestivi spazi della Rocca Paolina di Perugia, alla rassegna “Il Pensiero dell'Arte” curata da Antonio Carlo Ponti e contemporaneamente esegue per la Piazza del Duomo di Porto San Ruffino (Roma) un pannello di ceramica raffigurante una Madonna col Bambino. Esegue nel 2001 un grande affresco di soggetto bucolico nel Relais Country House di Umbertide.

Qui la sua figurazione allegorica oggettivizza fantasmi, sogni, presenze del passato e del presente, riportando le immagini ad un'evidenza materiale che le assimila, nel linguaggio chiaro e narrativo della sua pittura, in un cromatismo sempre acceso, alle figure dei nudi femminili, in fondo anch'esse allegoriche.

Inaugurazione 14 febbraio 2015 ore 19

Galleria Civica d'Arte Contemporanea Montevergini
via S. Lucia alla Badia, 1 Siracusa
mar-sab 9-13 e 16-20, dom 10-13 e 16-20
ingresso libero

IN ARCHIVIO [48]
Irene Lopez de Castro
dal 3/7/2015 al 1/8/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede