Verticalita' e caduta tra azioni, danza e memoria. Maria Luisa Buzzi e Ariella Vidach animano il primo appuntamento del progetto di promozione della danza in tutte le sue forme ed espressioni basato sulla partecipazione attiva di pubblico, studiosi, danzatori e coreografi.
Maria Luisa Buzzi e Ariella Vidach animano il primo appuntamento del ciclo Danzare la Storia - lezioni esperienziali tra azioni, danza e memoria, ideato e curato da Anna Lea Antolini, prodotto da R.I.SI.CO. Rete interattiva per Sistemi Coreografici.
Il progetto è itinerante e prevede per il 2015 altri due appuntamenti: il 23 ottobre a Firenze - Cango, camminata e corsa con Andrea Nanni e Virgilio Sieni, il 14 novembre a Catania - Scenario Pubblico, saltare e girare con Anna Lea Antolini e Simona Bertozzi.
Danzare la storia è un progetto di promozione della danza in tutte le sue forme ed espressioni, basato sulla partecipazione attiva di pubblico, studiosi, danzatori e coreografi. L’idea è di stimolarne la partecipazione in maniera non convenzionale attraverso una lezione pratico-teorica, aperta a tutti e fondata su azioni semplici che dalla quotidianità arrivano alla danza e ne tracciano la storia. Azioni come stare in piedi, cadere, camminare, correre, saltare…attraversano secoli di danza e generano una serie di riflessioni legate al corpo: corpo quotidiano e artistico, individuale e collettivo che agisce e danza. La lezione, della durata di due ore, si compone di una parte di esposizione con contributi video e corporei in real time ed una di trasmissione di piccole frasi di movimento, creazione e produzione di video estemporanei di un minuto (i cui autori possono decidere di partecipare a 60 secondi – danzare la storia sezione collaterale del contest La danza in 1 minuto curato da COORPI – Coordinamento Danza Piemonte - modalità di invio su www.coorpi.org dal 3 giugno 2015).
Verticalità e caduta tra azioni, danza e memoria è il titolo del primo appuntamento. Maria Luisa Buzzi e Ariella Vidach compiono un excursus tra i generi della danza occidentale ed orientale attraverso un’esperienza psico-fisica, coinvolgendo il pubblico in un’indagine che parte da azioni che nascono dallo stare in piedi, da qui il concetto di verticalità, e dal cadere, da qui il concetto di relazione con il pavimento che s’intrecciano con la vita e con la danza generando uno sguardo storico rivolto all’umanità.
Opening: 16 Maggio 2015 ore 11.00
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6