Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Torino
via Modane, 16
011 3797600 FAX 011 3797601
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Doppio appuntamento
dal 21/4/2004 al 22/5/2004
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21/4/2004

Doppio appuntamento

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Per il ciclo D-segni: inaugurazione della mostra dei disegni dell'artista islandese Katrin Sigurdardottir (ultimo appuntamento della rassegna curata da Ilaria Bonacossa). Per il progetto 'Un pozzo d'arte' l'artista Letizia Cariello presenta il video Hallenbad in collaborazione con Filmmaster Art.


comunicato stampa

D-SEGNI PROTAGONISTI ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Quarto e ultimo appuntamento della rassegna con l'artista islandese Katrin Sigurdardottir
e presentazione del catalogo a cura di Ilaria Bonacossa

Giovedì 22 aprile alle ore 19 si inaugura il quarto e ultimo appuntamento della rassegna D-segni, un ciclo di quattro mostre monografiche di disegni, realizzati da artiste italiane e internazionali, curato da Ilaria Bonacossa. Ogni mostra si tiene negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in Via Modane 16 a Torino e ha la durata di un mese. Dopo l'americana Margherite Kahrl, l'italiana Micol Assael e la giapponese Tabaimo, è la volta dell'artista islandese Katrin Sigurdardottir.

Con questa serie di mostre monografiche, la Fondazione intende portare alla luce la rinnovata importanza del disegno nel discorso artistico contemporaneo che come tutti i mezzi espressivi si è trasformato travalicando quella che era la definizione tradizionale di questa tecnica. Il visitatore avrà la possibilità di confrontarsi con quattro artiste contemporanee il cui lavoro varia enormemente in tecnica, misura, temi e raffigurazioni.

I lavori dell'artista americana Marguerite Kahrl restano sospesi tra immagini reali e cartoni animati, evocando la possibilità di un mondo alternativo eco-friendly in cui l'uomo e la natura lavorano in armonia per massimizzare le risorse e non per distruggerle. La riflessione dell'artista romana Micol Assaël si concentra invece sul binomio assenza/esistenza. Nelle sue opere segni neri, macchie informi, invadono, o meglio, aggrediscono lo spazio delle pagine di libri scientifici, trasformandoli; l'arte invade così il mondo della scienza e lo spazio fisico delle cose.
La giovane artista giapponese Tabaimo esplora, attraverso i suoi video e i suoi disegni, le tensioni sociali e culturali del Giappone contemporaneo e tenta di sovvertire, in maniera ironica e vivace, gli stereotipi della sua cultura e delle sue tradizioni.
Il legame che si stabilisce tra i luoghi, la memoria, l'immaginazione e il senso di disorientamento sono le tematiche al centro dell'opera dell'artista islandese Katrin Siguardardottir. Entrare in un villaggio disegnato dalla Sidurdardottir significa perdersi nelle sue strade, confondersi tra il ricordo di un'immagine già vista in passato e la consapevolezza di essere per la prima volta in quel posto.

Alle ore 18,00 verrà inoltre presentato il catalogo a colori che riunisce i quattro progetti con testi e interviste alle artiste a cura di Ilaria Bonacossa.
L'intero progetto espositivo e il catalogo sono realizzati grazie al contributo di Burgo Distribuzioni.

D-Segni
Testo a cura di Ilaria Bonacossa
Ancora oggi, il disegno resta cruciale per gli artisti contemporanei sia come mezzo generativo di progetti più ampi e complessi sia come forma espressiva duttile, capace di cogliere velocemente stati di transizione. Nel nuovo secolo il disegno si distacca dalle forme di comunicazione di massa ed assume un carattere più intimista e personale, senza per questo perdere forza.

È in questa occasione che verrà proposto un excursus attraverso i disegni di alcune artiste italiane ed internazionali capaci di comunicare qualcosa di particolare sul nostro tempo. Il panorama artistico femminile negli anni Novanta muta notevolmente in relazione al contesto sociale. L'esigenza che portava la donna ad esprimere se stessa negli anni Settanta è forse la stessa di oggi, ma se prima questo assumeva un carattere politico, oggi la produzione artistica femminile, più disinvolta nello spaziare attraverso diversi mezzi espressivi, è legata ad un'esperienza di vita più libera, priva di apparenti condizionamenti e senza più la volontà di infrangere ad ogni costo. L'individualismo che percorre come un filo rosso gli aspetti sociali del vivere in questi ultimi anni si manifesta nella necessità di raccontarsi attraverso delle microstorie che cercano di emergere da quel magma ribollente, che è l'arte contemporanea. Il disegno si pone ancora come il metodo più diretto e immediato per catturare il processo creativo nel suo divenire. Il disegno ancora al giorno d'oggi mantiene alcuni aspetti di non finito che sembrano riflettere in modo diretto la mano dell'artista nel suo movimento creativo.

In una società dove la velocità con cui passano le informazioni è sempre più alta si sente la necessità di fermarsi ad osservare il mondo, analizzarlo e rappresentarlo nelle sue diverse forme attraverso sottili metafore. Il forte bisogno di comunicare si scontra molto spesso con l'ostilità dell'esserci e non voler udire, da questo nasce l'esigenza di trasferire i propri sentimenti ad un contesto capace di raccontare attraverso le immagini disegnate storie ed emozioni. Il disegno diviene il pretesto per esprimersi facendo emergere dai singoli dettagli una visione personale del mondo. Un'esplorazione interiore, viscerale, in costante evoluzione che permette al lavoro di queste artiste di trasmetterci un'esperienza nuova di tutto ciò che vediamo ogni giorno.

I disegni di queste artiste variano enormemente in tecnica, misura, temi e raffigurazioni. I disegni possono essere fatti a carboncino, a matita, ad acquerello, a mano ma anche con i materiali più vari purché lascino un marchio. Contraddicendo il loro aspetto spontaneo la maggior parte di questi lavori non nasce di getto ma sono opere complete frutto di un complesso processo creativo. Hanno un carattere descrittivo e narrativo mostrando affinità con l'illustrazione, con il disegno architettonico, con il design ornamentale o l'immagine pubblicitaria. Questa serie di mostre monografiche porta alla luce la rinnovata importanza di questa tecnica nel discorso artistico contemporaneo che come tutti i mezzi espressivi si è trasformato travalicando quelle che era la definizione tradizionale di disegno, diventando puro segno.

Nell'immagine un lavoro di Katrin Sigurdardottir
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Per il progetto Un pozzo d'arte, Letizia Cariello presenta il video Hallenbad
Auditorium, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane, 16 Torino
22 aprile 2004, ore 21.00

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta negli spazi di Via Modane 16 la seconda serata dedicata al progetto Un pozzo d'arte. Realizzato in collaborazione con la commissione Arte e Cultura del Rotary - Distretto 2030 – il progetto mira, attraverso una serie di iniziative culturali, alla raccolta di fondi per la costruzione di un pozzo d'acqua in Eritrea, paese che vive in costante emergenza idrica.
Dopo il primo incontro, tenutosi il 6 febbraio con l'artista torinese Marzia Migliora, questo secondo appuntamento vedrà la presenza di Letizia Cariello. La giovane artista milanese parlerà del suo lavoro, in particolare del video Hallenbad realizzato con Filmmaster Art.
Alla proiezione dell'opera, incentrata sul senso di isolamento che l'immersione subacquea riesce a dare, seguirà la proiezione di un documentario sul backstage del video, che verrà commentato dall'artista stessa, svelando le diverse sezioni di cui si compone il suo coinvolgente processo creativo.

Orari: da martedì a domenica dalle 12 alle 20. Giovedì dalle 12 alle 23.
L'ingresso esclusivo alle mostre di D-segni è libero.
Info: 011 19831600

Ufficio Stampa Fondazione Sandretto Re Rebaudengo:
Angiola Maria Gili 011 19831610 Nadia Biscaldi 011 19831632

Info: 011 1983 1600

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane, 16 Torino

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