carbone.to
Torino
via dei Mille 38
011 8395911 FAX 011 8395916
WEB
Sergio Bonino
dal 21/4/2004 al 22/5/2004
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Carbone



approfondimenti

Sergio Bonino



 
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21/4/2004

Sergio Bonino

carbone.to, Torino

Dalla sede del Guggenheim Museum a Bilbao, progettata da Frank O. Gehry, al Museo dell'Olocausto a Berlino di Daniel Libeskind, sempre piu' spesso gli architetti d'oggi progettano edifici che hanno l'aspetto di gigantesche sculture. Sergio Bonino rovescia questo paradigma e ci propone, ormai da dieci anni, sculture dalle forme simili a maquette architettoniche, progettate al computer, ma realizzate in legno, lavorato a mano, col virtuosismo di un ebanista settecentesco, e poi dipinte a lacca, a monocromo, in questo caso di color verde scuro.


comunicato stampa

panopticon
sette sculture e sette serigrafie

Edifici come sculture. Sculture come edifici.

Opere sempre al limite dell'astrazione, post-minimaliste, che sembrano, però, evocare i 'Non Luoghi' teorizzati dal sociologo francese Marc Augè. Perché questi parallelepipedi, cilindri e cubi, collegati tra loro da elementi di vetro, fanno venire in mente i grandi centri commerciali o direzionali, gli aeroporti, gli stabilimenti industriali, i Grand Hotel, che, con la globalizzazione, sono ormai presenti in ogni parte del mondo, tutti eguali, funzionali e bellissimi, ma di fatto anonimi e alienanti.
Tra queste opere, spicca una, diversa dalle altre, emblematica, che dà il titolo alla mostra. E' Panopticon, riproduzione dell'utopico progetto di carcere ideato dal filosofo e giurista inglese Jeremy Bentham (Londra 1748-1832). Una prigione dove tutti i detenuti potevano essere costantemente sorvegliati da un solo carceriere. Un modello architettonico che diventa anche paradigma ideologico di questa nostra società contemporanea dove siamo tutti costantemente controllati da telecamere a circuito chiuso e dalle tante, svariate procedure elettroniche da noi stessi costantemente utilizzate, quali i telefonini o le carte di credito, che consentono, a chi è consentito (ma non solo!) di tener la nostra vita privata sotto controllo, in modo quasi invisibile, ma subdolamente pervasivo.
Guido Curto

1 Marc Augè, Nonluoghi. Introduzione ad una antropologia della surmodernità, Elèuthera, Milano, 1993.
2 Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino, 1976; David Garland, La cultura del controllo, Crimine e ordine sociale nel mondo contemporaneo, Il Saggiatore, Milano, 2002.

Inaugurazione: giovedì 22 aprile 2004, ore 18.30

La mostra proseguirà fino al 22 maggio 2004, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 19.30

Opening: Thursday April 22, 2004, 6:30 p.m.

carbone.to
via dei mille, 38 - 10123 torino - italia - tel./fax +39 011 8395911

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