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9/9/2015

In Ticino

Museo Cantonale d'Arte, Lugano

Presenze d'arte nella Svizzera italiana 1840-1960. A partire dai testimoni dell'emigrazione artistica ticinese tra 600 e 700, ai molti artisti e intellettuali qui rifugiati nel 1914, fino agli autori dell'astrazione europea tra 1950 e 60.


comunicato stampa

A cura di Marco Franciolli, Cristina Brazzola e Cristina Sonderegger

Complementare rispetto all’esposizione allestita nella sede del LAC – dove il Ticino è eletto quale ideale luogo geografico di osservazione della realtà culturale europea degli anni 1840-1960, a nord e a sud dei suoi confini – la mostra a Palazzo Reali si propone di indagare la realtà artistica della Svizzera italiana nello stesso periodo, contraddistinto da una importante storia di emigrazione e immigrazione di artisti attraverso il Canton Ticino.

Ad aprire la sezione introduttiva sono i pittori Giovanni Serodine, Pier Francesco Mola e gli architetti Carlo Maderno, Francesco Borromini, Domenico Fontana e Domenico Trezzini, testimoni dell’emigrazione artistica ticinese tra Seicento e Settecento, con particolare attenzione a Giocondo Albertolli, architetto e decoratore svizzero-italiano a cui si deve la diffusione di modelli architettonici e decorativi neoclassici. Il percorso prosegue con una seconda sezione dedicata allo scultore Vincenzo Vela e si conclude con un approfondimento sulla realtà artistica ticinese a cavallo tra Ottocento e Novecento, attraverso l’opera di artisti quali Edoardo Berta, Filippo Franzoni, Luigi Rossi e Adolfo Feragutti Visconti che si muovono tra la scapigliatura, il divisionismo e il simbolismo.

La seconda parte del percorso è dedicata all’immigrazione artistica verso il Canton Ticino: la chiusura delle frontiere nel 1914 portò molti artisti e intellettuali a rifugiarsi in Svizzera. La presenza della colonia del Monte Verità, ad esempio, fece del comune di Ascona una forte attrattiva, in modo particolare per alcuni artisti vicini al movimento dadaista quali Marianne Werefkin, Alexej Jawlenski e Paul Klee.

Un’attenzione particolare viene dedicata qui agli espressionisti del gruppo di Basilea Rot-Blau che si stabilirono nel Mendrisiotto, oltre che alla “triade nera”: Ignaz Epper, Fritz Pauli e Johannes Robert Schürch che si insediarono nella zona di Locarno. La mostra si chiude con il racconto del complesso di atelier per artisti voluto a Locarno da Remo Rossi, che tra la fine degli anni cinquanta e gli anni sessanta divenne luogo di incontro e di scambio creativo per autori dell’arte astratta europea, quali Jean Arp, Hans Richter, Fritz Glarner e Italo Valenti, oltre a Julius Bissier e Ben Nicholson.

La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano e inglese, con tavole a colori di tutte le opere esposte e contributi di storici dell’arte internazionali.

L’esposizione è stata generosamente sostenuta da Credit Suisse, partner principale del costituendo Museo d’Arte della Svizzera italiana, Lugano.

Sabato 12 settembre e domenica 13 settembre
Il mattino alle ore 10:00 un simbolico taglio del nastro aprirà i festeggiamenti e le porte del LAC. Avrà così inizio un primo fine settimana che trasporterà famiglie, cittadini e il grande pubblico in un universo di magia, poesia, arte e musica dentro e fuori il centro culturale. La musica accompagnerà i visitatori in piazza e si diffonderà nei suoi spazi, fino alla Chiesa degli Angioli, nel corso dell’intera giornata. Numerose le proposte coordinate da LuganoMusica e dall’Orchestra della Svizzera italiana che vedono la collaborazione del Conservatorio della Svizzera Italiana: un ensemble di percussioni, un trio clarinetto, fisarmonica e contrabbasso, il Quartetto Energie Nove, la Scuola di Musica Moderna, un ensemble di flauti e il coro delle voci bianche. Accanto alla musica, le prime performance di teatro e danza: Progetto Brockenhaus e la Scuola Dimitri, con momenti performativi creati appositamente per questo grande evento. Un mondo di favole fatto di dolci e balocchi, per bambini e non solo, sarà aperto tutto il giorno nell’anfiteatro situato tra la hall e il parco. A partire dalle ore 10:00 si inaugureranno anche le mostre del costituendo Museo d’Arte della Svizzera italiana che saranno visitabili durante tutto il periodo dell’inaugurazione e resteranno allestite fino ad inizio 2016: “Orizzonte Nord-Sud. Protagonisti dell’arte europea ai due versanti delle Alpi 1840-1960” e la mostra personale di Anthony McCall, “Solid Light Works”. L’offerta espositiva si completerà con la mostra “In Ticino. Presenze d’arte nella Svizzera italiana 1840-1960” a Palazzo Reali e con la personale di Giulio Paolini allo Spazio -1 Collezione Giancarlo e Danna Olgiati.

Ufficio stampa per l'Italia ddl+battage Alessandra de Antonellis T +39 339 3637388 e-mail alessandra.deantonellis@ddlstudio.net Margherita Baleni T +39 347 4452374 e-mail margherita.baleni@battage.net Maria Chiara Salvanelli T +39 333 4580190 e-mail mariachiara.salvanelli@ddlstudio.net

PRESENTAZIONE STAMPA DEL NUOVO MUSEO D’ARTE DELLA SVIZZERA ITALIANA E ANTEPRIMA MOSTRE giovedì 10 settembre ore 10.30

Museo Cantonale d'Arte Palazzo Reali
via Canova 10, Lugano
Orari:
Sabato 12 settembre 2015: 10:00 – 22:00
Martedì 14:00 -17:00
Mercoledì–domenica 10:00 – 17:00
Chiuso lunedì
Ingresso:
Intero: chf 12.-
Ridotto AVS/AI, over 65 anni, gruppi, studenti 17-25 anni: chf 8.-
Entrata gratuita <16 anni, la prima domenica del mese.
Ingresso gratuito sabato 12 e domenica 13 settembre 2015.
Biglietto combinato con mostra al LAC: 30% di sconto sulla somma delle due entrate.

IN ARCHIVIO [59]
Roberto Donetta
dal 19/11/2015 al 19/3/2016

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