ex Cantina Sociale
Cavazzoli (RE)
071 964185 FAX 071 964139

Latte in polvere
dal 12/10/2000 al 15/10/2000
071 964185 FAX 071 964139

Segnalato da

Cristiana Colli



 
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12/10/2000

Latte in polvere

ex Cantina Sociale, Cavazzoli (RE)

Per innaugurare il nuovo insediamento dell'azienda Reira nello storico stabilimento della ex Cantina Sociale Cooperativa di Cavazzoli, è stata organizzata un incontro con la partecipazione di illustri personaggi della cultura contemporanea: da Achille Bonito Oliva a Ugo Volli, semiologo Professore Ordinario all'Università di Torino. Inoltre all'interno dello stabilimento ci saranno alcune videoproiezioni curate da Didi Gnocchi, giornalista di Mediaset e regista di documentari.


comunicato stampa

Inaugurazione del nuovo stabilimento Reire di Cavazzoli Reggio Emilia.

Reire, la divisione alimentare di Colorveggia-Reire, è un'azienda leader nella commercializzazione di latte in polvere e materie prime alimentari. Da poco insediata nel nuovo stabilimento con una sede ampliata, più funzionale e organizzata per la produzione di preparati alimentari in polvere.

Lo stabilimento è ospitato nella ex Cantina Sociale Cooperativa di Cavazzoli, Cella, Roncocesi e Pieve: dopo un lungo restauro ritorna a nuova vita quello che fu un luogo glorioso di questo Territorio, un edificio che dall'inizio del secolo (fu costruita nel 1938) e fino agli anni '90 ospitò una Cantina che, come pochi altri luoghi, è stata un crocevia di storie e vocazioni di questa terra, un luogo carico di valenze simboliche.

In passato storie legate all'economia agricola, al vino, al ruolo delle cantine sociali; oggi un altro prodotto anch'esso un archetipo alimentare, il latte, seppur in una trasformazione tecnologica che ne cambia l'aspetto ma non ne altera la sostanza e nemmeno la qualità originaria, fa rivivere questo luogo, nel rispetto e nella memoria di ciò che è stato ma con nuovi segni e un nuovo ruolo.

"Abbiamo scelto di intervenire con un progetto di restauro in questo luogo così saturo di storia e di memoria - ha precisato Galaverni - consapevoli di quanto siano importanti nella costruzione dell'identità del paesaggio i segni del passato, le presenze di quelle vocazioni imprenditoriali ed economiche che sono storia sociale e culturale degli uomini. Così come per tante generazioni quella cantina è stata il segno e il simbolo di un'appartenenza a una comunità, e ha rappresentato l'orgoglio del lavoro e della qualità, con questo spirito noi oggi abbiamo scelto di partire da lì per continuare e confermare la nostra esperienza di imprenditori. L'edificio è un frammento del patrimonio culturale della nostra comunità che abbiamo inteso non solo preservare ma valorizzare."

E partendo proprio dal prodotto, sulla sua caratteristica di prodotto (in)visibile tipico di tutte le materie prime alimentari, è stato realizzato un oggetto di comunicazione volutamente paradossale. Nella tradizionale bottiglia di latte in vetro, quella dell'immaginario collettivo, quella madelaine dell'infanzia che il cinema, la letteratura consacrano come il simbolo del latte e della sua qualità intrinseca per eccellenza, in quel contenitore é stato imbottigliato il latte in polvere.

Un doppio paradosso: perché non esiste come prodotto, non è in vendita per legge ed è un prodotto a solo uso industriale; perché non si imbottiglia un solido.

Sabato 14 ottobre, ore 17.00:
sul pensiero di comunicazione interverrà Ugo Volli, semiologo tra i più lucidi, acuto osservatore dei segni e delle icone, Professore Ordinario all'Università di Torino; sulla bottiglia come segno contemporaneo tra arte e design interverrà Achille Bonito Oliva storico e critico d'arte di assoluta genialità, autore sempre di un punto di vista originale e trasversale.

All'interno dello stabilimento oltre alle bottiglie di latte in polvere che verranno donate agli intervenuti, ci saranno alcune videoproiezioni curate da Didi Gnocchi, giornalista di Mediaset e regista di documentari. Visioni e pensieri sui muri bianchi e sui sacchi di latte, con citazioni artistiche e cinematografiche, spot di alimenti che contengono il latte in polvere, siparietti, suggestioni della materia prima.

Tra i contributi video alcune riflessioni della pubblicitaria Anna Maria Testa che si interroga sul pensiero che attraversa tutto il progetto di comunicazione: qual'è oggi in una visione di ecologismo laico, o forse di ecologismo etico il confine tra artificio e natura? Esiste ancora una differenza netta o sono forse categorie puramente ideologiche? Che l'artificio sia diventato la natura? Se si parla, per esempio di un prato - si chiede la Testa - a quale delle due categorie ci dobbiamo riferire? Esso sembra naturale, ma quanto artificio é stato necessario per la sua realizzazione?

Domenica 15 ottobre, dalle 11.00 alle 18.00:
il fine settimana inaugurale si concluderà con un doveroso banchetto di prodotti del territorio: un'occasione di socialità dedicata a tutti coloro che in quasi un secolo di storia hanno contribuito a fare di quella cantina un'occasione di crescita sociale, civile ed economica. Un ricordo e un benvenuto alla città e alla comunità che ospita lo stabilimento.

L'azienda sarà aperta a tutti coloro che vorranno visitarla e a chi vorrà conoscere il restauro: le videoproiezioni continueranno anche la domenica con una sintesi dell'incontro di sabato.

Per informazioni:
Cristiana Colli
tel. e fax. 071 964185-964139.

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