Galerie Bernd Klur
Munich
Georgenstrasse 15

Ryan Mendoza
dal 11/10/2004 al 23/11/2004
+49.089.384.0810

Segnalato da

Giorgia Gallina


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Ryan Mendoza



 
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11/10/2004

Ryan Mendoza

Galerie Bernd Klur, Munich

Otto quadri, otto soggetti quindi che hanno a che fare con la condizione di non essere amati. Non ci sono supereroi: al loro posto, su grandi tele quadrate di due metri ci sono King Kong, Cappuccetto Rosso e il Lupo, ma anche un volpino dietro le sbarre, una ragazzina che si lava i denti, un padre e un figlio che si abbracciano inconsapevoli di essere al centro di un mirino...


comunicato stampa

Someone dosen't like you very much

Non c'è dubbio che ci sia qualcuno che non ci vuole bene. Dal vicino di casa, al collega, ai fantasmi del nostro immaginario fino alle cellule terroristiche, a un popolo, all'Islam. Lo sa bene Ryan Mendoza, un ex patriota americano, che cerca attraverso i suoi dipinti di dirlo allo spettatore. Ognuno di noi sa che al mondo qualcuno non ci vuole bene. Basta solo guardarsi attorno per capirlo. E' quello che dice Mendoza a se stesso e la mostra è il risultato del disagio personale provocato da questa constatazione: qualcuno non ci vuole bene.

Se Ryan Mendoza nell'esposizione di Milano della galleria Massimo Minini, 'Fear in a time of superheroes', ha idealizzato la paura attraverso una messa in discussione delle figure più innocue ed infantili della mitologia statunitense, per questa mostra invece l'artista confronta il fenomeno nuovo del trasferimento della vergogna e della realtà onnipresente dell'essere odiato.

Otto quadri, otto soggetti quindi che hanno a che fare con la condizione di non essere amati.

Mendoza non esita a farsi avanti per primo e a dire di non essere amato da qualcuno: 'Da americano mi sento la terra tremare sotto i piedi, soprattutto adesso e qui in Germania. I tedeschi dopo la seconda guerra mondiale hanno passato il tempo a cercare di creare una sorta di pittura che affermasse ...mi dispiace per quello che abbiamo fatto'. Ora tocca a noi americani.'

Il pensiero quindi va ancora all'America, alla cultura e alla politica a cui Mendoza si sente estraneo.

Non ci sono supereroi quindi, al loro posto, su grandi tele quadrate di due metri ci sono King Kong, Cappuccetto Rosso e il Lupo, ma anche un volpino dietro le sbarre, una ragazzina che si lava i denti, un padre e un figlio che si abbracciano inconsapevoli di essere al centro di un mirino.

Per lui quello che conta non ètrasmettere la paura o di espletare la banalità delle immagini immediatamente riconoscibili. Mendoza non èun regista di film horror, ne èun venditore di dentrificio. Semmai Mendoza ha appena aperto la porta di quello che si potrebbe chiamare la 'nuova psiche americana'.

In 'Someone doesn't like you very much', tela che prende il nome dell'esposizione, l'ironia tragica domina lo spazio. Chi è l'uomo che sta cadendo? E' stato spinto da qualcuno o si è buttato di sua volontà per salvarsi da qualcosa? Di sicuro è un uomo che non è stato amato, è un uomo vestito in giacca e cravatta, un uomo estraneo alla rappresentazione che riempie lo sfondo formata da una sfilata di uomini composti in costume. L'uomo non amato è stato spinto da loro o ha scelto di lanciarsi nel vuoto per sfuggire a un altro tipo di sofferenza? L'ombra del terrorismo è palpabile, qui il ricordo all'undici settembre aleggia nella caduta e nell'urlo.

Vernissage 12 Ottobre 2004

Per informazioni: Galerie Bernd Klur
+49.089.384.0810, Munich

Luogo: Galerie Bernd Klur, Georgenstrasse 15, Munich

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