Un grande spazio dell'Istituto e' allestito per l'occasione come una enorme camera oscura, Piero Marsili sviluppera' un suo recente reportage su enormi fogli di carta fotografica e, anche grazie a un sonoro di rumori e musiche, al pubblico sembrera' di essere con lui in quel momento in una qualunque strada di Kabul o di Bagdad.
L'ISTITUTO SUPERIORE DI FOTOGRAFIA E COMUNICAZIONE INTEGRATA Presenta: ''La camera chiara'' un'idea di Piero Marsili Libelli
Quando un fotografo torna da un viaggio l'ultima fase del suo lavoro avviene nella camera oscura ,da solo, quasi sempre piccola e illuminata da poche lampadine rosse le immagini che scorrono nell'ingranditore poi la scelta e la stampa. Riguardando quelle immagini il fotografo rivive il suo viaggio in quei posti e in quelle situazioni ormai già lontane .
Piero Marsili è tornato di recente da un viaggio in zone di guerra ed ha portato a casa immagini molto forti; tutto ciò che la guerra lascia alle spalle, la gente il loro tentativo di tornare alla normalità , le aspettative degli uomini la speranza delle donne, il sorriso dei bambini, la voglia di un popolo che vuol rinascere dalle macerie che non sono solamente quelle fatte di fango e polvere ma quelle più profonde ed invisibili dell'anima . La guerra è questo, macerie, distruzione, fame e morte, l'annullamento delle prospettive. Piero Marsili realizzerà questo lavoro all'interno di un grande spazio presso l'Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata a Roma allestito per l'occasione ad una enorme camera oscura coinvolgendo nel suo lavoro gli spettatori che, come piccoli esseri, spieranno una magica tecnica di svelamento.
In pratica Piero Marsili ''svilupperà '' il suo recente reportage su enormi fogli di carta fotografica e, anche grazie ad un sonoro fatto di rumori e musiche, al pubblico sembrerà di essere con lui in quel momento in una qualunque strada di Kabul o di Bagdad.
La performance sarà un lavoro critico che susciterà riflessioni, ma vedremo anche come un reportage di guerra e il lavoro di un fotografo può diventare teatro, sarà dimostrato anche come luce e materia delle volte possono esplodere e, come dice Roland Barthes: ''...tutto ciò che accade all'interno della cornice muore incondizionatamente al di là di questa''.
12 e 13 novembre 2004 dalleore 20,00 alle 20,30 ISTITUTO SUPERIORE DI FOTOGRAFIA E COMUNICAZIONE INTEGRATA via degli Ausoni 1,Roma (per motivi tecnici si raccomanda la puntualità )