Le attuali vicende umane si muovono in una realta' che ha sullo sfondo un quadro per niente rassicurante. Le opere esposte sono un invito a far si' che per un momento ci si possa mettere al riparo dalle urla e dall'ansia. Lavori di Pietro Elia, Anne Loch, Stephen McKenna, Enzo Obiso, Roberto Staffilano, Gianpaolo Truffa.
Le nostre vicende umane si muovono in una realtà che ha sullo sfondo un quadro per niente rassicurante. Abbiamo tentato in tutti i modi di allontanare le angosce che, immanenti, incombono sul nostro destino, del quale l’aspetto epico sia collettivo che individuale si è dissolto tra gli scaffali dei supermarket e i programmi televisivi.
L’arte degli ultimi anni con le sue liturgie esorcizzanti improntate d’ironia ludica e di rifiuto ad andare oltre la superficie ne è testimone; con intenzionalità non è andata oltre una superficie tesa e lucida nella sua rassicurante banalità da diventare una menzogna glamour. Ogni gruppo o categoria sociale ha proposto una sua cronaca fragile, contraffatta e mai dialogante.
Urlare ora a quale punto del piano inclinato ci troviamo non è possibile: si sarebbe fraintesi.
Le opere esposte sono un invito a far sì che per un momento ci si possa mettere al riparo dalle urla e dall’ansia. Appartarsi e guardare senza sentimento di sconfitta a cose che intimamente ci appartengono.
L’allestimento comprende lavori di Pietro Elia, Anne Loch, Stephen McKenna, Enzo Obiso, Roberto Staffilano, Gianpaolo Truffa.
Inaugurazione della mostra: Venerdì 12 novembre 2004 - ore 18.30
Fino al 18 dicembre
Orario: dal martedì al sabato ore 15.00 - 19.00. Mattina su appuntamento
Immagine: Gianpaolo Truffa – tempera su tela cm. 80 x 100
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