Partitura inquieta. In mostra i nuovi lavori: disegni e acquerelli in cui l'artista procede per sovrapposizione di strati trasparenti, e la piu' recente produzione xilografica. Durante la serata sara' presentato il libro d'artista 'Per Isole e per Golfi' in cui poesie di Elio Pecora si alternano ad opere originali di Bindella.
Partitura inquieta
Nel corso dell’inaugurazione, che avrà luogo venerdì 12 novembre alle ore 18.30, sarà presentato il libro d’artista “Per isole e per golfi†con poesie di Elio Pecora
e xilografie, acquerelli e chine di Marina Bindella.
Interverrà Claudio Zambianchi.
Sempre più sofisticata e complessa, la grafica di Marina Bindella torna a Roma in una mostra che affianca disegni e acquerelli alle sorprendenti xilografie cui l’artista di Perugia deve notorietà internazionale.
L’esposizione offre lo spunto per una riflessione sullo stato delle arti grafiche in Italia. Penalizzata dalla mancanza di una forte tradizione e dal ricordo delle scandalose speculazioni susseguitesi a partire dagli anni ’60, l’incisione stenta a crearsi nel nostro paese quel largo seguito di appassionati e collezionisti che invece vanta nel Nord ed Est Europa. Per uno strano paradosso sono però italiani molti tra i più interessanti giovani incisori oggi attivi nel mondo. Bindella è sicuramente una di loro.
Padrona di tutte le tecniche di stampa, ha scelto di cimentarsi soprattutto in quella più ostica ed elitaria: la xilografia, un nome che qui da noi tutt’al più rimanda a certi drastici lavori eseguiti dagli espressionisti tedeschi nella prima metà del ’900 e, cioè, ad un mondo in assoluta antitesi rispetto a quello, perfettamente in bilico tra razionalità cristallina e lirismo evocativo, inventato da Bindella. Non deve pertanto sorprendere che le sue xilografie stentino ad essere riconosciute come tali anche dall’occhio più esperto.
La spiegazione della loro raffinata anomalia va individuata in quella predisposizione alla ricerca che è una delle peculiarità più tipiche dell’artista, quasi il gusto di oltrepassare gli apparenti limiti delle tecniche e delle materie adottate per piegarle alle proprie esigenze. Così la scelta del procedimento di stampa a rilievo proprio della xilografia diviene la sfida più esaltante: “Trarre – scrive Giovanni Maria Accame – da una tecnica così severa e concreta l’immagine della trasparenza, l’apparire della luceâ€.
Bindella insegue la luce dai suoi primi lavori. La crea lavorando sul segno che interferisce con la superficie. I virtuosismi chiaroscurali, le luminosità ora soffuse, ora abbaglianti nascono da segni di vario spessore che variamente si intrecciano a formare trame luministiche di grande complessità ottica.
Ora, “Partitura inquietaâ€, la rassegna allestita dal Bulino, ci mostra i suoi nuovi lavori: disegni e acquerelli in cui l’artista procede per sovrapposizione di strati trasparenti, e la più recente produzione xilografica, chiaramente influenzata dalla lunga riflessione avviata intorno al concetto di trasparenza. Scompare infatti il netto dualismo tra bianco e nero tipico della stampa a rilievo in favore di un generale schiarimento del segno e di contrasti di luce giocati su elementi molto più ravvicinati. Xilografie, insomma, sempre più lontane dall’idea corrente di xilografia.
Durante la serata di inaugurazione sarà inoltre presentato l’ultimo libro d’artista edito, in soli trentacinque esemplari, dal Bulino: “Per Isole e per Golfiâ€, in cui poesie di Elio Pecora si alternano ad opere originali di Marina Bindella. Per dialogare con il linguaggio della parola l’artista ha deciso di realizzare una serie di tecniche miste: acquerelli e chine su basi xilografiche e due xilografie, di cui una stampata a rilievo su alluminio. Una assoluta anomalia tecnica, dal momento che il metallo viene normalmente inciso e stampato in cavo. Ma la vocazione, un po’ alchemica, ad “addomesticare†la materia sondandone tutte le possibilità di manipolazione e trasformazione appartiene profondamente al patrimonio creativo di Marina Bindella.
Probabilmente nessuna delle opere esposte ha tempi di realizzazione inferiori al mese. Tuttavia la meticolosa laboriosità dei procedimenti ed il controllo rigoroso dei mezzi non spegne mai il calore delle emozioni che attraverso essi si vogliono comunicare. Scrive Guido Strazza, da anni attento osservatore, insieme a Giulia Napoleone e Carlo Lorenzetti, del lavoro di Marina Bindella, che, guardando le sue carte, “si ha la percezione fisica di energia in attoâ€. Un’immagine, quella del grande maestro, che ben descrive il carattere fortemente evocativo dell’arte di Marina Bindella di profondi moti interiori o primordiali fenomeni naturali.
Orario di visita: 10.00-13.00 / 16.00 – 20.00
Chiuso la domenica e nei giorni festivi
Catalogo con testi di Giuseppe Appella e Guido Strazza
Ufficio stampa: Scarlett Matassi – 347/0418110
Stamperia-Galleria Il Bulino
Roma - Via Urbana 148 - 00184