Promossi dalla Fondazione Bruno Zevi. Lo IUAV di Giuseppe Samona' e l'insegnamento dell'architettura. Il Convegno intende sondare l'attualita' della straordinaria vicenda dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Tra l'inizio degli anni '40 e la fine degli anni '60, lo IUAV e' diretto da Giuseppe Samona' che chiama a insegnare gli architetti, gli urbanisti e gli storici dell'architettura piu' impegnati nella battaglia per l'architettura moderna. La Mostra Grattages di Mario Deluigi espone 50 pezzi e le fotografie dei plastici critico-visuali realizzati nel 1964 dagli studenti dello IUAV sotto la guida di Deluigi per il IV Centenario della morte di Michelangiolo.
Un convegno e una mostra promossi dalla Fondazione Bruno Zevi
in collaborazione con: DARC - Direzione Generale per l'architettura e l'arte
contemporanee, Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio di Roma,
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni
Librari e gli Istituti Culturali; Università IUAV di Venezia e Archivio Mario
Deluigi
con il patrocinio di: Comune di Roma e Comune di Venezia
con il contributo di: Fondazione di Venezia, CeSArch
Lo IUAV di Giuseppe Samonà e l'insegnamento dell'architettura
13-14 dicembre 2004, inizio lavori ore 10
Il Convegno intende sondare l'attualità della straordinaria vicenda
dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Tra l'inizio degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta, lo IUAV è
diretto da Giuseppe Samonà . Utilizzando le condizioni di autonomia gestionale
dell'Istituto, Samonà chiama a insegnare gli architetti, gli urbanisti e gli
storici dell'architettura più impegnati nella battaglia per l'architettura
moderna. Tra questi: Carlo Scarpa, Franco Albini, Ignazio Gardella, Ludovico
Barbiano di Belgiojoso, Giancarlo De Carlo, Daniele Calabi, Luigi Piccinato e
Giovanni Astengo, Bruno Zevi, Mario Deluigi, Franco Levi e Giulio Pizzetti. Il
modello didattico punta all'integrazione delle discipline finalizzandole alla
formazione culturale, etica e professionale dell'architetto.
Intervengono: Franco Berlanda, Donatella Calabi, Paolo Ceccarelli, Jean-Louis
Cohen, Bruno Dolcetta, Roberto Dulio, Antonio Foscari, Orietta Lanzarini,
Giacomo Leone, Franco Mancuso, Mario Manieri Elia, Luciana Miotto, Alessandra
Muntoni, Sara Rossi, Francesco Tentori.
Grattages di Mario Deluigi
13 dicembre 2004 Â 20 gennaio 2005
La Mostra espone 50 grattages e le fotografie dei plastici critico-visuali
realizzati nel 1964 dagli studenti dello IUAV sotto la guida di Deluigi per il
IV Centenario della morte di Michelangiolo.
Mario Deluigi (1901 Â 1978), dopo l'apprendistato con Ettore Tito all'Accademia
di Belle Arti di Venezia, indaga tra il 1929 e il 1935 la poetica cubista. Agli
anni giovanili risale il sodalizio con Carlo Scarpa, con cui realizza
allestimenti, ristrutturazioni e mosaici. Segue la stagione fisiologica, tra il
1941 e il 1944, quando l'interlocutore privilegiato è Arturo Martini. L'incontro
successivo con Lucio Fontana e lo spazialismo, di cui condivide la vicenda tra
il 1951 e il 1956, è decisivo. Lo accomuna la ricerca, attraverso la riduzione
dei mezzi espressivi, dell'essenza della pittura: lo spazio prima, la luce poi.
Motivo sui vuoti inaugura la stagione dei grattages. Alla stesura iniziale di un
colore sulla tela segue la sua effrazione per catturarne la luce. Come in
architettura la luce coincide con lo spazio, ne è valore precipuo e
intrinseco, così, nei grattages, essa non è tonale ma strutturale. Dal 1946 al
1971 del resto, quando Deluigi insegna allo IUAV e vi trasferisce il suo studio,
lo scambio con gli studenti e i docenti è quotidiano e si nutre di reciproche
influenze.
La mostra, allestita da Maurizio Di Puolo è accompagnata da un catalogo
contenente saggi critici di Adachiara Zevi, Giovanni Bianchi, Arnaldo Bruschi,
l'epistolario inedito tra Mario Deluigi e Bruno Zevi introdotto da Luca Massimo
Barbero, le fotografie a colori delle opere in mostra e dei plastici, la
biografia ragionata e illustrata redatta da Caterina De Luigi Bianchi.
Segreteria organizzativa: Chiara Fabbrizi
Fondazione Bruno Zevi: tel./fax 068601369 (dal lunedì al venerdì ore 10-13)
Complesso monumentale San Michele a Ripa Grande
Ex Carcere Minorile - Via San Michele 25 - Roma