Maurizio Briatta
Silvia Chiarini
Sabine Delafon
Pino Falcone
Andrea Massaioli
Gianfranco Milanesi
Sabrina Sabato
Ester Viapiano
Attraverso ricerche personali e differenti linguaggi espressivi gli otto artisti proposti presentano ciascuno una serie di lavori di piccolo formato. Il sottile filo conduttore che si snoda attraverso le opere proposte e' il tema tanto vasto quanto soggettivamente interpretabile del segno, della traccia, come impronta personale, indagine grafica, intervento rarefatto o corpo principale dei lavori esposti
Collettiva di 8 artisti con opere di piccolo formato
a cura di Federica Rosso e Francesca Solero
Maurizio Briatta
Silvia Chiarini
Sabine Delafon
Pino Falcone
Andrea Massaioli
Gianfranco Milanesi
Sabrina Sabato
Ester Viapiano
Attraverso ricerche personali e differenti linguaggi espressivi gli artisti
proposti presentano ciascuno una serie di lavori di piccolo formato. Il sottile
filo conduttore che si snoda attraverso le opere proposte è il tema tanto vasto
quanto soggettivamente interpretabile del segno, della traccia, come impronta
personale, indagine grafica, intervento rarefatto o corpo principale dei lavori
esposti.
Maurizio Briatta
Fotografie 18 x 24
Briatta propone immagini di un mondo guardato, osservato, sbirciato attraverso
filtri visivi che nascondono, disturbano, incasellano la visione, aumentando al
tempo stesso l'attenzione e l'attrazione. La distanza inevitabile tra il
soggetto osservatore e la realtà osservata in questo caso raddoppia: l'occhio
del fotografo dietro l'obiettivo e l'apparecchio fotografico dietro cancelli,
cespugli, staccionate metalliche che svelano la realtà disincantata del mondo
contemporaneo nelle sue sfumature più quotidiane. L'ambiguità dello sguardo che
rintraccia il soggetto principale ora nella struttura piana, la griglia di
riferimento in primo piano, ora nella scena retrostante, si annulla nel dialogo
tra i due piani che si fondono in un'unica immagine.
Silvia Chiarini
Pittura e ricamo su tela 10 x 10 x 5
Le forme sintetiche e stilizzate di aeroplani si muovono su una superficie che
abbandona l'unicità del piano di fondo per rivelarsi mobile, percettivamente
instabile, spessa. Gli oggetti in questo modo emergono, scompaiono e si
confondono tra i patterns che costituiscono la rosea trama dello spazio
circostante. Il ricamo, che caratterizza alcuni particolari del soggetto, è
utilizzato dall'artista unicamente per il suo valore segnico e per la capacitÃ
di mettere in rilievo e in evidenza l'elemento plastico.
Sabine Delafon
Installazione
La ricerca conoscitiva di Sabine si rivolge verso se stessa: percorre le strade
dell'autoanalisi addentrandosi nei misterosi lati oscuri del subconscio. Le
porte che apre con e attraverso le sue opere sono quelle che conducono verso
l'interiorità , riportando in luce e facendo emergere i lati più intimi e
nascosti, forse per bisogno di centralità , forse come base di una comunicazione
diretta, non mediata. I diari esposti che compongono l'installazione sono quelli
accumulati in una decina d'anni, contenitori di riflessioni ed esplosioni
emotive del tutto personali, che segnano il passaggio e la crescita individuale
dall'adolescenza alla maturità adulta ancora in corso.
Pino Falcone
Plexiglass 18 x 24, installazione 24 x 108
Il lavoro di Pino Falcone comporta un superamento totale della superficie come
barriera e come supporto. La lastra di plexiglass è essa stessa "formata",
dotata di forma, è essa stessa immagine. Posta a una certa distanza dalla parete
la lastra ricamata proietta un ombra sul muro, parte integrante dell'opera, la
scrittura che disegna sulla parete l'immagine: la luce e l'ombra innescano un
sistema di scambi che la trasportano da un piano all'altro. I moduli regolari
posti in sequenza si combinano in una composizione ritmica e musicale che per
gli effetti di movimento, dati dal peso minimo del supporto, e per quelli di
trasparenza sembra riconquistare la morbidezza di un ricamo.
Andrea Massaioli
Acquerelli su carta e pastelli su carta 15 x 25
Andrea Massaioli presenta una serie di pastelli colorati su cartoncino nero dove
piume leggerissime e impalpabili sembrano aver lasciato la loro preziosa
impronta; la ricchezza dei segni e la precisione esecutiva - che si avvicina
veri e propri esercizi zen - danno corpo a piume tanto sottili che sembrano
volare nel foglio, bloccate più che dal tratto della matita dal limite superiore
del supporto cartaceo. Una seconda serie di lavori, acquerelli su carta,
presentano fluide figure adolescenziali in uno spazio sospeso scritto da stormi
di rondini primaverili che si aprono danzanti, disegnando il ritmo e la cadenza
visiva della calligrafia orientale. Anche le buste da tè si inscrivono in questa
dimensione spazio-temporale scandita e dilatata dall'osservazione silenziosa,
dal respiro controllato e dalla pausa consapevole.
Gianfranco Milanesi
Cera e paraffina su legno, 19 x 21
Milanesi addentrandosi nell'atmosfera privata di interni abitativi, ritrae
scorci domestici, di quotidiana intimità . Protagonisti di questi ritratti sono
gli elettrodomestici, i banali e funzionali mobili presenti comunemente nelle
cucine, nei salotti, nei bagni, che diventano iconografie del vivere
contemporaneo, nella sua dimensione più umile resa fumettistica. L'utilizzo
della cera e della paraffina come materiale con cui disegnare conferisce alle
spesse tavole di legno una plasticità accentuata dall'aspetto tattile della
materia.
Sabrina Sabato
Box in legno, microinstallazione, 20 x 30
Sabrina Sabato recupera oggetti, elementi naturali, li incolla su pagine
appuntate e li incornicia in piccole teche di legno. Ne nascono poesie visive
che danno forma ai ricordi, serbando piccoli misteri di un universo privato.
Potrebbero essere frammenti di sogno, ombre o flash di pensieri remoti, stop
immagine di sequenze narrative delle quali ci è dato un solo istante e noi siamo
liberi di immaginarci l'antefatto e la successiva evoluzione. Sono momenti
centrali da cui si possono dipanare tante strade quanti sono gli occhi che
registrano l'immagine. Ma sono, innanzitutto, intimi e delicati spazi di un
diario personale.
Ester Viapiano
Sculture di carta 18 x 24
Sculture di carta emergono con morbida semplicità dal testo scritto, come se
fossero conseguenza inevitabile della lettura, laddove le parole diventano
immagini, le immagini prendono corpo, il corpo si materializza in forme
evocative che risuonano tra le lettere della pagina scritta. Tre sono i romanzi
dai quali la Viapiano ha tratto alcune pagine, scelti per la loro capacitÃ
evocativa.
La Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne - La Nausea di Sartre - Acid Hause
di Irwin Welsh
Sorta di ologrammi, le immagini di Ester sembrano ripercorrere le strade
gestaltiche della percezione visiva. "Una sorta di smontaggio e rimontaggio del
segno, in cui prendono vita piccole sculture che nella loro forma rendono
visibili suggestioni e significati. [.]. Io cerco di bloccare quelle immagini
con una struttura che nasconde ordine e disordine e che inganna l'occhio." E.
Viapiano
Francesca Solero
Immagine: Sabrina Sabato
Inaugurazione martedì 14 dicembre 2004, ore 18,30
41 artecontemporanea
via Mazzini 41 - 10123 Torino
Orario galleria: dal martedì al sabato dalle 16 alle 19,30.
Mattina su appuntamento.
La mostra aperta anche il 24 dicembre dalle ore 10 alle 19
La galleria riaprirà martedì 11 gennaio 2005