Il musicista tedesco Marc Behrens in un concerto di live electronics e microfoni a contatto. Behrens crea musica elettronica a partire da registrazioni ambientali, poi processate digitalmente, di montagne, foreste, costruzioni industriali, metropolitane. Durante i concerti spesso usa microfoni a contatto per 'suonare lo spazio della performance' o il suo stesso corpo.
Xing, Pierrot Lunaire, H-amb
presentano
MARC BEHRENS (D)
electronics, microphones
all'interno di
Desco Music
a cura di Valerio Tricoli e Claudio Rocchetti
Giovedì 24 febbraio alle 22.00 Raum presenta il musicista tedesco Marc Behrens in un concerto di live electronics e microfoni a contatto.
Marc Behrens, nato a Darmstadt, Germania, dal 1991 vive e lavora a Francoforte; dal 1997 è cittadino del Regno di Elgaland-Vargaland. Ha studiato comunicazione e design industriale ed è sempre stato attivo in più campi artistici. Attivo fin dai tardi anni '80 nell'ambiente del jazz sperimentale, nel decennio successivo il suo lavoro si concentra sull'eleborazione di opere multimediali. Oggi l'opera di Behrens trova forse la sua migliore definizione in sound art: performance, installazioni, recorded media (sia audio che video). Ha tenuto un consistente numero di performance, concerti, seminari in Europa, Giappone, Medio Oriente e Nord America. Behrens crea musica elettronica a partire da registrazioni ambientali, poi processate digitalmente, di montagne, foreste, costruzioni industriali, metropolitane... Durante i concerti spesso usa microfoni a contatto per "suonare lo spazio della performance", o il suo stesso corpo. Il suo lavoro è stato pubblicato da Trente Oiseaux, Digital Nercis, Raster-Noton, Intransitive, Sirr e Absurd.
Desco Music, ovvero 'musica da tavolo', è una serie eterogenea di live musicali. Un osservatorio privilegiato sul panorama della musica sperimentale internazionale, focalizzando il proprio sguardo sull'area in cui tecnologia (digitale), mondo reale (analogico) vengono a contatto.
Il formato di questi piccoli concerti non è quello classico, con un musicista di fronte a un auditorio, ma viene impostato invece su una serie di 'tavoli apparecchiati all'attenzione' per le molteplici attuazioni di questi incontri tra gli ordini del mondo.
Raum cerca di rendere possibile una dimensione d'ascolto e di coinvolgimento attentivo ed emotivo, in una direzione che è opposta all'involontario disturbante, purtroppo tipico e ormai considerato quasi fisiologico: se di rumore deve trattarsi, che sia quantomeno servo di scena, materia prima tra le altre, da trattare nell¹alchimia sonora.
Un esperimento per creare un rapporto diretto con il momento generativo e sociale prodotto dall'incontro tra i musicisti, il pubblico e lo spazio fisico dell'interscambio.
col supporto di Città del Capo - Radio Metropolitana e Radio Città Fujiko
Raum - Via Ca' Selvatica 4/d - Bologna