Un racconto fotografico di Marcelo Brodsky. Ritornato in Argentina, dopo tanti anni di esilio, ho sentito il bisogno di ricostruire pezzi della mia identità . Rivisitando con un nuovo sguardo le foto della mia adolescenza mi sono imbattuto in quella della sezione del 1° anno di Liceo, nel 1967. E' subito cresciuta in me la forte necessità di sapere cosa era stato della vita di ciascuno.
Un racconto fotografico di Marcelo Brodsky.
Ritornato in Argentina, dopo tanti anni di esilio, ho sentito il
bisogno di ricostruire pezzi della mia identità . Rivisitando con un
nuovo sguardo le foto della mia adolescenza mi sono imbattuto in
quella della sezione del 1° anno di Liceo, nel 1967. E' subito
cresciuta in me la forte necessità di sapere cosa era stato della
vita di ciascuno.
Ho invitato a casa i compagni di classe del Colegio Nacional de
Buenos Aires che sono riuscito a trovare, proponendo loro di fare
un ritratto di ognuno e ho chiesto di portare con sé qualche
oggetto quotidiano della sua vita. Ho ingrandito la foto del '67 per
usarla come sfondo ai ritratti. Poi ho fotografato anche i
compagni che non erano venuti, e visto che, la foto grande non si
poteva trasportare, mi sono portato delle copie piccole da
includere in quei ritratti, che ho realizzato tra Buenos Aires,
Madrid, Robledo de Chavela (Spagna) e New York.
In seguito è stata organizzata una manifestazione per ricordare i
compagni del Colegio scomparsi o assassinati dal terrorismo di
Stato negli anni della dittatura. Le autorità della scuola, dopo
vent'anni, accettavano per la prima volta di ricordare quelli che
mancavano, nell'Aula Magna. E' stato un fatto storico.
Ho deciso di lavorare sulla foto grande che era servita come
sfondo per i ritratti dei miei compagni di classe, e di scriverci
sopra qualche mia riflessione sulla vita di ognuno.
Nell'ottobre del 1996, le Madri della Plaza de Mayo Linea
Fundadora e la Fondazione Memoria Storica e Sociale
Argentina, insieme al Centro Studentesco del Colegio Nacional
de Buenos Aires e un gruppo di ex-allievi, organizzarono una
manifestazione in memoria degli scomparsi del Colegio,
intitolata Ponte della Memoria. Si cominciò ad elaborare un
elenco di nomi. Fino all'ultimo momento, e anche durante la
manifestazione, furono aggiunti nomi, fino ad arrivare a
novantotto (oggi già sono centodue).
Come contributo alla manifestazione, si organizzò una mostra di
fotografie di quell'epoca per raccontare con immagini agli attuali
allievi del Colegio quel che era successo. Le fotografie erano
tutto quanto che rimaneva di quei compagni, uno strumento per
renderli persone concrete e vicine. Era imperativo sapere di chi
e di che cosa stavamo parlando.Decisi di includere anche la foto
di gruppo del 1° Anno, elaborata con i miei appunti manoscritti e
i ritratti odierni dei miei compagni di classe. Le foto rimasero
esposte nel Colegio per alcuni giorni. La luce del mezzogiorno
che attraversava le enormi finestre dell'atrio, colpiva in faccia gli
studenti che si fermavano a osservare, riflettendosi sul vetro che
proteggeva la foto elaborata.
Il ritratto di quei riflessi costituisce una parte fondamentale di
questo lavoro: rappresenta un forte momento di contatto emotivo
tra generazioni.
Marcelo Brodsky
Ingresso libero
Palazzo delle Esposizioni - via Nazionale 194 - Roma - tel 064745903