Atelier Microcontact
Lyon
Des Capucins 16
WEB
Sixieme Regard
dal 24/3/2005 al 1/4/2005
WEB
Segnalato da

Stefano Questioli



 
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24/3/2005

Sixieme Regard

Atelier Microcontact, Lyon

Doppia personale. C'e' chi crede che la fotografia sia al servizio della propria poetica (Adriana Torregrossa), c'e' chi crede che la fotografia sia la propria poetica (Gianluca Bronzoni). Il messaggio e' la vittima.


comunicato stampa

Doppia personale di Adriana Torregrossa e Gianluca Bronzoni

E' la volta del Sesto Senso a Lione. Dopo la doppia personale di Marc Perron'Bailly e Damien Saillard a Bologna, l'operazione di messa in rete si completa con la trasferta di due artisti italiani presso l'atelier lionese, Microcontact. Valicheranno le Alpi Adrina Torregrossa e Gianluca Bronzoni, divisi nella poetica, uniti dalla fotografia.

Prima ovvietà:
L’immagine fotografica è la ripetizione infinita di un istante che è svanito nel momento in cui si è posto. Ciò che rappresenta se ne è già andato.
La macchia fotografica è uno strumento che crea sberleffi. Fa lo sgambetto al tempo. Non lo arresta, semplcemente lo intontisce.

Seconda ovvietà:
La macchina fotografica non è nient’altro che una macchina, sia essa digitale, reflex, polariod ecc. Che risponde ai dei comandi predefiniti. Che obbedisce ad ordini superiori. E’ semplicemente estensione cyborg. Il vero padrone è lo sguardo.

Terza ovvietà:
Le fotografie hanno differenti utilizzi. Servono per documentare, servono per dilettare, servono per conoscere. Servono al dottore per imparare. Servono al giornale per vendere copie. Servono al computer per il salvaschermo. Servono all’artista per essere artista.

Quarta ovvietà:
Le fotografie non sono eterne poiché il supporto, prima o poi, svanisce. Il film sbiadisce ed i bits si smagnetizzano. Sono da consumare in fretta, pena l’oblio.
Le fotografie vanno, poi, divorate in gran quantità. Non esiste consolazione per l'appetito derivato dalla perdita della verginità visiva, pena l’usura.

Quinta ovvietà:
Ciò che esprimono attraverso la luce è il risultato di una serie di contingenze. Dalle caratteristiche del mezzo alle capacità del soggeto. Dalla fortuna alla consapevolezza. Dalla sensibilità alla violenza. Ci sono modi infiniti d’esser fotografi.
L’attimo in cui si sono verificate tutte le condizioni necessarie alla creazione dell’immagine è il parto dello sguardo fotografico.

Sesta ovvietà:
Fra il Presidente della Repubblica in visita al sacrario di El Alamain ed alcuni umoni che passeggiano sulla spiaggia non c’è alcuna differenza. Vivono entrambi nella tomba del supporto. Il medium è il killer.
C’è chi crede che la fotografia sia al servizio della propria poetica (Adriana Torregrossa), c’è chi crede che la fotografia sia la propria poetica (Gianluca Bronzoni). Il messaggio è la vittima.

Immagine: Gianluca Bronzoni, Gocce nel mare, stampa lambda su pvc light, 35mm (8 dittici), 100x33 cm.

Inaugurazione: venerdí 25 marzo 2005, ore 19.00

Microcontact,
rue Des Capucins, 19 - Lyon (Fr.)

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