Visione Laica. La mostra propone fotografie realizzate in chiese cattoliche italiane e straniere.
Visione Laica
Lo spazio culturale di Losone, la fabbrica, apre di norma le sue esposizioni
di arte il quarto venerdì del mese; quest'anno nel mese di marzo tale data
corrisponde al Venerdì Santo, giorno in cui si preferisce evitare d'organizzare
eventi profani.
E' nata così l'idea di non cambiar data ma di aprire proprio la sera di Venerdì
Santo un'esposizione dedicata alla spiritualità e all'iconografia cattolica.
Non si tratta però di una mostra di arte sacra: è la visione di un laico
che - nella nostra società secolarizzata - risulti onestamente curioso rispetto
a un mondo di cui noi latini siamo eredi, ma che più non padroneggiamo.
La mostra Lay Vision (visione laica) propone per la prima volta le opere
di Giancarlo Pagliara, fotografo campano operante a Milano, realizzate in
chiese cattoliche italiane e straniere. Nelle occasioni in cui si entra in
chiesa, tanto più se durante una funzione religiosa, ogni non credente rimane
attonito: si percepisce una qualità ambientale e d'atteggiamenti diversa
da ogni altra esperienza del vivere d'oggi.
Ciò è tanto più vero nel periodo della Passione, quando è intensa la compartecipazione
alla rara sofferenza umanissima - nel novero delle culture religiose - di
una figura divina. Forse per questo anche i non credenti non possono non
dirsi cristiani.
GIANCARLO PAGLIARA
Napoletano di origine, ma milanese d’adozione. Giancarlo Pagliara si avvicina alla fotografia da autodidatta affascinato soprattutto dalla forza comunicativa che essa riveste , al di là di tante parole un’immagine è in grado di trasmettere informazioni ed emozioni in modo molto più diretto ed immediato. Non è un caso che accanto ai grandi maestri della fotografia del passato e del presente egli citi tra i suoi riferimenti i fotografi di guerra, coloro che, nel modo più estremo, attraverso la loro arte portano davanti agli occhi di tutti frammenti di cruda realtà con l’intento di sensibilizzare il pubblico su temi difficili e facilmente rimossi dalla coscienza del singolo.
La scelta di Pagliara di dedicarsi in questi ultimi anni a soggetti di tipo religioso può essere collegata all’uso superficiale e meramente esteriore che viene fatto della religione e alla sua decisione di riportarla ad una sfera più intima ed individuale. La spiritualità persa e poco considerata in un mondo come quello odierno viene fatta riaffiorare attraverso dettagli e particolari di statue e monumenti o dalla ripresa discreta di scene di vita reale catturate all’interno di chiese e santuari italiani ed europei. In quei visi ed in quelle mani spesso appartenenti ad antiche statue marmoree si racchiude una saggezza e sacralità fuori dal tempo, che avvolge completamente l’osservatore e lo invita ad un momento di raccoglimento, di riflessione. Non si tratta semplicemente di un invito alla preghiera ma di un suggerimento a fermarsi ad ascoltare dentro di sé la voce della propria anima.
BIOGRAFIA
Nasce a Casoria (Napoli) nel 1972, ma vive a Milano sin dall’infanzia. Frequenta il Liceo artistico e si avvicina alla fotografia da autodidatta,
la passione ed il tempo dedicata ad essa cresce con il passare degli anni, fino alla decisione di intraprenderla come professione.
Accanto alla ricerca e ai progetti portati avanti individualmente, si occupa di fotografia di moda, still life e reportage per riviste e giornali e foto d’arte.
Mostre principali
2003 Kukampies, Piacenza
2004 Associazione Culturale Magnolia, Milano
Contemporanea Giovani 2, Spazio A-Shed , Area Ex Ticosa, Como
2005 La Fabbrica, Losone (Svizzera)
A cura di Michele Robecchi
Collaborazione: Riccardo Lisi
Vernissage: Venerdì 25 marzo, h 18.30
La Fabbrica
via Locarno 43a, Losone