Scultura Industriale. In mostra cinque sculture della serie 'Pioda e trincante': grandi pietre provenienti dalla pavimentazione stradale di Zurigo, lavorate secondo principi semplici e quasi scarni.
Pioda e trincante. Scultura Industriale
Dominik Bastianello è artista giovane in senso lato (è nato a Berna nel '63),
operante a Zurigo con vari linguaggi e tecniche.
I suoi lavori più noti sono nel campo dell'installazione, come la ciclopica
muraglia di mattoni industriali (Kalksandstein) realizzata nel 2002 alla
M.O.D.O. kunst.bar.galerie di Winterthur, per la quale ha appena vinto un
significativo riconoscimento europeo, e per la serie Raummöbel: ambienti
totalizzanti, capaci in modo semplice e neutro di spiazzare i sensi e le
capacità d'interpretazione prospettica.
Altra interessante installazione è Vision 03; opera inoltre nel video digitale:
da segnalare la serie intitolata Il mondo secondo....
Ma a la fabbrica (Losone) abbiamo scelto di esporre per la prima volta cinque
sue sculture della serie Pioda e trincante: grandi pietre provenienti dalla
pavimentazione stradale di Zurigo (donate dalla municipalità a Bastianello)
lavorate secondo principi semplici - quasi scarni - fino ad ottenere risultati
che donano modernità all'antico mezzo della scultura.
Pioda e trincante sono termini impiegati dagli scalpellini, "scultori senz'arte"
per ingiusta definizione. In una roccia metamorfica come lo gneiss delle
nostre montagne le venature della roccia sono orientate parallelamente tra
loro. La pioda e il trincante sono i piani rispettivamente parallelo e perpendicolare
alle venature. Le tecniche tradizionali del taglio delle pietre tiene conto
delle diverse caratteristiche di questi piani. Il taglio della pietra nella
direzione della venatura è la pioda, mentre il taglio nella direzione perpendicolare
alla venatura è il trincante.
In particolare Dominik Bastianello inizia con il taglio trincante effettuato
con la fresa a diamante, cui segue il lavoro con martello e scalpello lungo
le venature, in taglio pioda.
La logica che Bastianello ha impiegato tra il 1998 e il 2003 nell'eseguire
questi lavori è dunque semplice e realistica: ripristinare le modalità antiche
di un mestiere fondamentale per l'opera dei grandi scultori della pietra,
giungendo però a forme moderne, semplici e assieme anomale. Queste sculture,
infatti, si sviluppano in orizzontale: a volte di grande dimensione e peso
- fino a mezza tonnellata - creano visioni di confronto tra zone corrugate
e superfici liscie, tra piani e livelli differenti e semplici, paradigmatici.
Per la tecnica impiegata si può parlare di "scultura industriale", oltre
che per l'apparente povertà del materiale impiegato, praticamente di recupero.
Si tratta però di belle pietre provenienti proprio dal Ticino, principalmente
gneiss di Cresciano: pezzature di roccia che - dopo esser state calpestate
e percorse dal traffico metropolitano - tornano alle nostre latitudini per
mostrare la bellezza insita nella loro struttura, creata dalla natura nel
corso di milioni di anni, sull'assìto della corte compresa tra i bei edifici
del centro culturale losonese.
La mostra si aprirà eccezionalmente di sabato, il 23 aprile alle 16 nell'ambito
del vernissage in comune con gli altri spazi aderenti a SPAC - Spazi Per
l'Arte Contemporanea; le sculture saranno naturalmente visibili in ogni giorno
e ora fino a domenica 22 maggio.
Per informazioni ulteriori su Dominik Bastianello e le sue opere, consigliamo
di visionare il sito http://www.bastianello.net. Ringrazio Giuseppe Ongaro per le
informazioni sulle tecniche di taglio che ha voluto gentilmente fornire.
Riccardo Lisi
Vernissage: sabato 23 aprile ore 16
La Fabbrica
via Locarno 43 - Losone