Considerazioni artistiche sull'evoluzionismo Darwiniano illustrato da cinque artisti contemporanei. In mostra Graziano Carotti, Paco Minuesa, Giampaolo Atzeni, Florencia Martinez e Luigi Russo.
Considerazioni artistiche sull'evoluzionismo Darwiniano illustrato da cinque artisti contemporanei
ATZENI, CAROTTI, MARTINEZ, MINUESA, RUSSO
Nel 1831 il giovane Charles Darwin inizia un lungo viaggio di 5 anni
intorno al mondo e raccoglie ovunque una quantità enorme di preziosi
materiali e notizie intorno alla geologia, alla paleontologia, alla
zoologia, alla botanica, alle popolazioni umane primitive, che saranno poi
inseriti in parte nel suo famoso libro 'The Voyage of Beagle'
Nel capitolo 17 'Arcipelago delle Galapagos' Darwin descrive in modo
preciso e attento il comportamento dei rettili indigeni di queste isole.
Sulle rocce della costa abbondano grandi lucertole nere, lunghe da novanta
centimetri a un metro e venti e sulle colline era ugualmente comune una
brutta specie di color gialliccio bruno. Ne vedemmo molte di quest'ultime,
alcune che si scostavano goffamente ai nostri passi e altre che si
trascinavano nelle loro tane. E' una creatura di aspetto orribile, di colore nero sporco, stupida e
lenta di movimenti. La lunghezza normale di un adulto è di circa un metro,
ma ve ne sono anche di un metro e venti. La coda è appiattita ai lati e
tutti i quattro piedi sono parzialmente palmati. Si può spesso vedere un
gruppo di sei o sette di questi orribili rettili sulle nere rocce, pochi
centimetri sopra le onde, godersi il sole a zampe distese.
Ma se il piccolo brigantino Beagle fosse approdato su una spiaggia delle
isole Eolie nel pieno di un'estate del XXI secolo, gli appunti di Darwin
sull'iguana sarebbe statI diversi per descrivere il comportamento dell' Homo
sapiens che sta sdraiato ore ed ore su una spiaggia di sabbia nera o sulle
rocce a Vulcano? Quale sarebbe stata la sua sorpresa vedendo il numero
impressionante di turisti che pullulano ovunque sull'isola lottando per lo
spazio e per il cibo? Non sarebbe stato intrigato nell'esaminare i loro
riti, le loro abitudini, i loro atteggiamenti primitivi per la
sopravvivenza negli ambienti più vari ed ostili?
Su queste considerazioni comportamentali 5 giovani artisti hanno
interpretato attraverso la pittura e la scultura sia la grande capacitÃ
d'osservazione di Darwin sia la sua teoria sull'evoluzionismo.
Graziano Carotti e Paco Minuesa , come dei naturalisti attenti, hanno
ripreso le attitudini e i comportamenti della gente al mare identici a
queste lucertole giganti descritte da Darwin: colore di pelle scuro,
posture goffe
Giampaolo Atzeni e Florencia Martinez hanno illustrato in modo surrealista
la modifica genetica dell'uomo attraverso simboli e incoerenza gestuale.
Luigi Russo, lui, rielabora a modo suo la teoria di Darwin:. L'essere
organico rappresentato nelle sue tele non proviene da una lunga evoluzione
di una specie ma da un mutamento rapido tra due elementi non
compatibili:l'organico e l'inorganico.
Graziano Carotti: 'Dubbio' cm 11x24x15 anno 2003, 'Che freddo!' cm 83x50x30
Artista cremonese nato nel 1946, Graziano Carotti modella con il suo fare
plastico, delicato e solenne, personaggi femminili bloccati in posture
aggraziate: una ragazza che si appoggia sulla schiena con le gambe alzate ,
un'altra pronta a tuffarsi, un'altra ancora che non osa entrare nell'acqua
fredda. Dalla sua capacità d'osservazione l'artista crea corpi in
posizione scomode o squilibrate che sembrano ricordare il comportamento
goffo delle lucertole esaminate da Darwin. Carotti , naturalista attento,
rielabora dalla plasticità figurativa della statuaria etrusca arcaica alla
scultura senese del Trecento alla modernità di Arturo Marini e di Manzù,
sculture di terracotta fossilizzate in una gestualità primitiva.
Paco Minuesa : 'Tre Grazie sulla Spiaggia' acrilico su tela  cm92x73 anno
2004 , 'Bambina con il telo rosso' acrilico su tela Âcm 100x73 anno 2004.
Minuesa esamina, osserva la gente. Con uno stile sintetico e incisivo,
quasi da bozzetto caricaturale, l'artista ritrae le persone con fattezze
tozze e visi squadrati e accentua certi tratti fisionomici a discapito di
altri, in direzione di una caratterizzazione espressionista dell'individuo.
Da Raffaello, Minuesa riprende la stessa composizione della tela dipinta
nel 1504, 'le tre grazie'. Ma egli deturpa il mito e inserisce nel primo
piano della tela tre persone anziane, in pose sgraziate. Al secondo piano,
gli stabilimenti turistici degli anni 70 costruiti lungo la costa Brava
accentuano il ridicolo della scena. Le sue tre grazie non rappresentano un'
elogio alla bellezza e alla grazia classiche ma alla comicità e al
grottesco del teatro popolare napoletano. I suoi dipinti parlano, gridano,
cantano. Riprendono la nostra società nei suoi più intimi dettagli. Minuesa
non è solo un pittore ma un attento antropologo.
Giampaolo Atzeni 'Le gambe di Venere'- acrilico su tela - cm 100X80 anno
2005
Giampaolo Atzeni ,artista nato a Cagliari nel 1954, illustra una nascita di
Venere scherzando con l'archetipo pitturale rinascimentale. La sua tela
sembra un pannello pubblicitario dove appare una venere più vicina a quelle
di Delvaux che di Botticelli. Non intende rappresentare la bellezza ma
porre un' enigma. La sua Venere è dimezzata, l'altra metà è scomparsa. Ma
perché?
Dopo milioni di anni di sviluppo erotico maschile, il corpo femminile si è
mutato; il suo corpo si è ridotto e rimangono solo le gambe e la ciocca di
capelli: uniche parti sessualmente eccitanti. Tutto il resto del corpo non
ha più senso di esistere e quindi è scomparso secondo la selezione
sessuale dell'uomo.
Florencia Martinez : 'Madre' tecnica mista cm 100x40 ann0 2004
Florencia Martinez, artista argentina nata nel 1962 a Buenos Aires, rivisita
la memoria dell'uomo attraverso la figura di un bambino che diventa un
archetipo capace di richiamare alla mente immagini di un dopoguerra immerso
nell'ottimismo degli anni '50. L'uso del fondo a 'tappezzeria' neo-gotico
nei suoi lavori accentua il ricordo di un passato innocente. Vengono in
mente queste vecchie fotografie, in bianco e nero, ingiallite, appese con
un chiodo su vecchie pareti. Ogni generazione è diversa e il bambino
anziché bagnare il suo castello di sabbia butta l'acqua su un gruppo di
sedie antiche. In questo gesto incomprensibile Martinez ci illustra la
modifica genetica della specie. Da un momento all'altro un gene si
diversifica in modo spontaneo per sviluppare un'altra specie.
Luigi Russo  'Spiaggia' cm 149 x100 anno 2005
Nato a Genova nel 1974, Luigi Russo rappresenta nella sua tela il delirio
di un uomo-macchina che sminuzza le pulsioni dell'inconscio in mille
frammenti, per ricomporre un'immagine iperespressionista di sé che si porge
ad un gioco visionario. Dalla teoria evoluzionistica di Darwin, Russo reinterpreta la modifica
genetica dell'uomo e l'adeguamento al suo nuovo universo. Non ci sono più
elementi naturali nel suo mondo ma solo oggetti: come la sedia a sdraio.
L'uomo crea in continuo degli oggetti per facilitare la sua esistenza, ma
ormai si è adattato a loro trasformandosi in un unico essere mutante: una
fusione di elementi organici con strutture inorganiche .L'uomo quanto
l'oggetto proviene dal nulla e in una simbiosi perfetta i due elementi si
sono ricomposti in un 'mobilio mutante', prepotente e minaccioso, pronto
ad aggredire prendendo vita dalle profondità silenziose del sogno psicotico.
Immagine: Luigi Russo
Inaugurazione giovedì 19 maggio dalle ore 18 alle 21
Galleria Pinxit arte contemporanea
Via della Rocca 28/h
10123 Torino