PerForm Arte Contemporanea
La Spezia
via XXIV Maggio 57
0187 732884
WEB
Personalidade
dal 27/5/2005 al 3/9/2005
0187 732884
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Segnalato da

Enrico Taddei




 
calendario eventi  :: 




27/5/2005

Personalidade

PerForm Arte Contemporanea, La Spezia

Dall'anonimo al grottesco. E' questo il percorso che la mostra, concentrandosi sui concetti di personalita' ed individualita', sviluppa. L'esposizione e' uno zoom progressivo che parte dalla massa sociale e si direziona su ogni volto, fino a scoprirne i lati piu' inconsueti e inquietanti. Opere di cinque artisti contemporanei


comunicato stampa

Opere di: Carlo Gloria, Michela Moruzzi, Elena Muzzarelli, Eolo Perfido, Fabio Torre]

A cura di Carolina Lio

Dall'anonimo al grottesco. E' questo il percorso che la mostra Personalidade, concentrandosi sui concetti di personalità ed individualità, snoda all’interno della galleria PerForm. L’esposizione è difatti uno zoom progressivo che parte dalla massa sociale e si direziona su ogni volto, fino a scoprirne i lati più inconsueti e inquietanti.

Il viaggio parte da New York, dove sono ambientati molti dei lavori fotografici e pittorici di Fabio Torre. Nella città che incarna il simbolo di ogni metropoli si muovono ombre su ombre, in una rappresentazione realizzata in un bianco e nero senza quasi mezzi termini. Le scene sono su strada, in locali pubblici o comunque in zone di transito, come gli aeroporti. I soggetti sono sagome completamente nere, senza volto o espressione, di cui possiamo solo distinguere se sono uomini e donne, ma che rimangono sempre volutamente senza carattere e senza protagonismo. E’ su questo filo che si muove anche Michela Moruzzi, che in un’installazione riproduce un intero mondo in miniatura concentrato su un tavolo e popolato da omini completamente bianchi, alti pochi centimetri e intagliati in gomma da matita. Ognuno di essi è rappresentato in qualche azione precisa ed è caratterizzato solo da questa sua posa, che quasi sempre ha dei caratteri teatrali ed esagerati, forse per sopperire alla mancanza dei tratti del volto e al colore uniforme che li rende in tutto e per tutto uguali tra loro.

Allo stesso modo sarebbero uguali i personaggi di Carlo Gloria se egli non introducesse nel nostro percorso il colore. Il video in mostra è infatti un continuo trasformarsi l’uno dentro l’altro dei suoi soggetti, uomini sfocati e distorti al punto tale che diventano una macchia di colore cangiante in cui possiamo distinguire i vestiti ma non l’esatta forma, il viso ma non l’espressione. Ognuno di essi rimane sullo schermo pochi secondi e subito si trasforma in qualcun altro, velocemente e in modo continuo. Per arrivare a poterci soffermare su un viso bisogna arrivare così al lavoro fotografico di Elmuz (Elena Muzzarelli), con la serie “Punti di vista”, costituita da un montaggio in serie di diverse polaroid scattate in primo piano a decine di giovani persone comuni, di diversa etnia, ancora una volta in zone di transito. Tutte le foto hanno la stessa impostazione: viene rappresentata solo una metà del volto e una buona parte della fotografia è lasciata libera allo sfondo. Quello che ci capita, quindi, è di guardare in faccia i soggetti delle foto, ma di non vederli per intero. Infatti vediamo la loro parte pulita, il loro profilo migliore, la personalità giovane e fresca della nostra società. Quasi una propaganda alla vita, che però viene completata e disfatta con l’ultimo artista del percorso: Eolo Perfido. La sua serie fotografica ha proprio nome “Propaganda”, e sono delle stampe in grande formato, a colori, di scene tutt’altro che rassicuranti.

La sua è in effetti una ricerca sul grottesco, che punta il dito in maniera sarcastica al modello sociale statunitense. Ed è così che in ogni scena appare una bandiera a stelle e strisce e tutti i suoi personaggi sono bendati, legati e hanno la bocca spalancata come se stessero urlando. Senza dubbio le sue sono foto che tendono all’esagerazione o, più correttamente, vogliono mostrare con la forte enfatizzazione scenica dei tratti psicologici. Oltre alla sua serie “Propaganda”, sarà anche esposto il lavoro “Dogma”, dove una giovane donna viene truccata, vestita e ripresa in modo da esaltare aspetti inconsueti e poco comuni, senza dubbio sia inquieti che inquietanti. La domanda che questa mostra spera allora di poter far sorgere ai suoi visitatori è: la massa sociale che crediamo uniforme è davvero una società standardizzata, piatta, monitorata e analizzabile o nasconde pieghe e angoli imprevisti, a volte non immaginabili? (c.l.)

Per la realizzazione della mostra si ringrazia la disponibilità di Fabio Paris Art Gallery, Brescia.

Inaugurazione: 28 Maggio 2005 dalle ore 18.00 alle 21.00

Galleria PerForm Contemporay Art
via XXIV Maggio 57 - La Spezia
Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle ore 16.00 alle 19.30 oppure su appuntamento.
Chiusa dal 4 al 15 Luglio

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