L'installazione di Enrico Tommaso De Paris e' composta da 4 strutture in filo di acciaio, ognuna lunga circa 8 metri per un totale di piu' di 30 metri e sviluppata con materiali vari: vetro, vetro soffiato, silicone, pvc, monitor, video, luci e suono. Rappresenta la visualizzazione tridimensionale e poetica di uno degli elementi biologici piu' importanti corpo umano
CHROMOSOMA è il titolo del progetto che Enrico T. De Paris (Mel - Belluno, 1960)
ha ideato per lo spazio Thetis all'Arsenale Novissimo di Venezia, nell'ambito degli
eventi collaterali della 51. Esposizione Internazionale d'Arte la Biennale di
Venezia.
L'installazione >CHROMOSOMA<, allestita nell'area cinquecentesca dell'Arsenale in un
edificio di oltre 1.000 metri quadrati, è composta da quattro grandi strutture in
filo di acciaio, ognuna lunga circa otto metri per un totale di piu' di trenta metri
totali e sviluppata con materiali vari quali vetro, vetro soffiato, silicone, pvc,
monitor, video, luci e sonorità .
L'ente promotore di questa esposizione è Thetis - Spa, società di ingegneria
ambientale civile e dei trasporti attiva a livello nazionale e internazionale con
numerosi progetti legati all'innovazione e alle tecnologie ambientali. Thetis, sin
dalla sua apertura nell'Arsenale storico di Venezia – credendo nella identità dei
percorsi dell'innovazione tecnologica con i percorsi sperimentali dell'arte –
promuove il processo dell'arte contemporanea.
''>CHROMOSOMA< - dice l'artista - è la visualizzazione tridimensionale e poetica di
uno degli elementi biologici più importanti del nostro corpo, dove tra geni attivi e
passivi si sviluppa sia a livello temporale che strutturale la vita degli esseri
umani. Ricordi dei nostri progenitori (dna) e fattori contingenti costruiscono così
l'uomo del futuro.''
Ironia e libertà espressiva portano E. T. De Paris ad oltrepassare i limiti del
reale e a trascinare lo spettatore all'interno del DNA umano, metaforicamente
costituito da cromosomi giganti in acciaio, dove interagiscono ampolle e reattori da
laboratorio chimico, suggestive forme in vetro soffiato, oggetti vari, luci, video
(di Luca Bich e Jean-Claude Oberto, Mauro Calvone, Alberto Colombo, E.T. De Paris e
Simone Muscolino) e sonorità diverse. Un percorso dove si rivelano innumerevoli
microcosmi paralleli, minuscole comunità fluttuanti dove animali ed esseri
galleggiano in mari di silicone colorato, piccoli attimi che l'uomo può osservare
per riflettere su se stesso, emblemi di una società iperbiotecnologica ed
iperelettronica. L'essere umano diventa attore e spettatore di una vicenda
complessa, ironica e paradossale.
Il catalogo della mostra, di Cluster edizioni, è allegato anche come progetto
speciale al numero 05/Città della rivista Cluster on innovation e contiene un testo
critico di Alessandro Riva, un'intervista di Anna d'Agostino, una dichiarazione
dell'artista, saggi del fisico Vittorio Del Duca, della biologa Francesca Ceradini,
dello storico Anthony Marasco e "referti poetici" del poeta Jean-Claude Oberto.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo della Regione Piemonte e al
sostegno di Ermanno Tedeschi gallery di Torino e della galleria Traghetto di
Venezia.
Spazio Thetis Arsenale Novissimo
Venezia Castello 2737/f