Palazzo Pesaro Papafava
Venezia
Fondamenta di Cannaregio, 3764
041 5264546 FAX 041 2769056
WEB
Marya Kazoun
dal 8/6/2005 al 6/11/2005
041 5264546 FAX 041 2769056
WEB
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Arte Communications




 
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8/6/2005

Marya Kazoun

Palazzo Pesaro Papafava, Venezia

Personal Living Space. Installazione in movimento di grandi dimensioni che funge da incubatrice delle aspirazioni psicologiche dell'artista, elimina la consapevolezza dello scorrere del tempo e stempera le angosce del mondo esterno aprendo uno spiraglio per un rifugio sicuro. Dai pilastri si sollevano fili che si appoggiano sulla pelle dei passanti


comunicato stampa

51.Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia

Personal Living Space

Curatore: Jackie Winsor
Co-curatori: Arwa Seifeddine, Lynn Del Sol

Marya Kazoun, artista libano-canadese, che attualmente vive a New York, partecipa per la prima volta alla Esposizione Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia con il progetto ''Personal Living Space'': un'installazione in movimento di proporzioni straordinarie che rapirà i sensi e stimolerà la mente.

L'installazione, basata sull'idea centrale di uno spazio privato e personale, è radicata in una visione trascendentale emozionale che si sviluppa dall'interno all'esterno. "Personal Living Space" funge da incubatrice delle aspirazioni psicologiche della Kazoun: elimina la consapevolezza dello scorrere del tempo e stempera le angosce del mondo esterno aprendo uno spiraglio per un rifugio sicuro.

Dai pilastri, insieme ad anelli giganteschi sospesi nello spazio, si sollevano lievi dalle tele i fili che si attaccano sulla pelle di chiunque passi o si soffermi a guardare l'installazione dall'esterno, fino a sospingere lo spettatore, in un crescendo di tensione, nello spazio vitale e personale dell'artista. Marya è seduta lì, tra le tele, e tesse. "Cosa stai tessendo?" "Ti racconterò dei complessi intrecci tra culture diverse. Se vuoi, tesserò per te". È lì (pietrificata!), e impietrisce lo spettatore come il mito di Medusa, con i suoi gesti ancestrali continui e ripetitivi. La sua arte emula i serpenti...

Da ogni angolo giungono sottili trefoli che impercettibilmente danzano sospesi nell'aria, come capelli sottacqua. Un bimbo impagliato, intrappolato nel groviglio di rocchetti di lana, si dibatte nell'organicità di colonne e pali. Un filo nero spesso scorre come un fiotto di sangue esacerbando una scena già di per sé sconvolgente, rendendola ancor più reale. È possibile sentire ogni singola cucitura, percepire ciò che lei ha provato mentre creava ogni elemento.

L'opera, nella sua genialità, stimola lo spettatore ad accettare i rapporti umani per ciò che sono, creando nuovi ideali dove la bellezza e l'insuccesso coesistono nella società. Marya crea un'opera corposa e lieve e sfida lo spettatore a non definirla pura bellezza. La sua opera riconosce il proprio valore ed è consapevole del fatto che la bellezza non potrà mai essere cancellata.

"Personal Living Space" serve a ricordare a tutti noi il rispetto che dobbiamo al nostro legame con gli altri esseri umani. Abbiamo ignorato le nostre reciproche esigenze per troppo tempo.

Testo a cura di Lynn del Sol, curatrice

Organizzazione:
Mjellby Konstmuseum 5 km north of Halmstad, Sweden +46 35-31619 fax: +46 35-32262 email: mjellby.konstgard@halmstad.se
Arte Communications Via P. Orseolo II, 16 30126 Venezia – Lido Tel. +39 041 5264546 Fax +39 041 2769056 biennale@artecommunications.com

Inaugurazione: Giovedi' 9 Giugno ore 18.00

Palazzo Pesaro Papafava
Cannaregio 3764 - 30131 Venezia (fermata vaporetto Ca' d'Oro)
Orario 10.00 – 18.00, chiuso il lunedì (escluso lunedì 13 giugno 2005)

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