Fondazione Domus
Verona
via Forti, 3 a
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La citta' e altri capolavori
dal 16/6/2005 al 27/8/2005
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Segnalato da

Valeria Merighi




 
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16/6/2005

La citta' e altri capolavori

Fondazione Domus, Verona

Opere di recente acquisizione


comunicato stampa

La Fondazione Cariverona e la Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea aprono al pubblico parte delle loro collezioni in occasione di nuove importanti acquisizioni

Venerdì 17 giugno nello storico Palazzo Pellegrini di via Forti a Verona, prestigiosa sede della Fondazione Cariverona e della Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea, si è inaugurata la mostra “La città e altri capolavori”. Un’occasione preziosa per vedere esposta, per la prima volta al pubblico, una parte delle opere di recente acquisizione della Fondazione Domus, promotrice, insieme alla Fondazione Cariverona, dell’iniziativa.

Istituita da quest’ultima nel 2004, con lo scopo di promuovere l’arte moderna e contemporanea, la Fondazione Domus ha dato avvio alla costruzione di una propria collezione di opere, che documenti l’arte del Novecento fino ai giorni nostri, con l’obiettivo finale di costituire nel prossimo futuro un vero e proprio museo. Così se a marzo del 2005 è stato acquisito Nature morte, encrier, un olio di Ardengo Soffici del 1913, che denuncia la stagione futurista dell’autore, è dello scorso 24 maggio l’assegnazione all’asta di Christie’s a Milano di due indiscutibili capolavori del Novecento: Bagnanti (1915), una tela giovanile di Giorgio Morandi, rara, in quanto sfuggita al vaglio critico e distruttivo dell’artista verso la sua prima produzione, e quindi di grande valore per ricostruire la personalità di Morandi, che nonostante l’isolamento bolognese, si rivela in linea con le sperimentazioni più all’avanguardia del tempo; e Donna che nuota sott’acqua (1942) di Arturo Martini, un’opera di tale rilevanza, che la Fondazione ha ritenuto importante contendere ad altri collezionisti. L’opera che per Nico Stringa (1966) è “la scultura più importante del secolo” e per Carlo Pirovano (1991) “la scultura per antonomasia”, approda in Veneto - terra d’origine di Martini, nato a Treviso nel 1889 - a testimoniare il risultato straordinario di un lungo travaglio creativo, che aveva indotto l’artista quasi ad abbandonare la scultura.

La mostra, che resterà aperta fino a sabato 27 agosto, con una pausa di qualche giorno, è introdotta da una sezione dedicata alla città di Verona, con opere in parte di proprietà della Fondazione Cariverona, che apre in tal modo il percorso nel segno di una continuità operativa, e prosegue con l’esposizione di alcune significative testimonianze del Novecento, che vogliono raccontare il talento di un’epoca e al tempo stesso la strategia culturale delle due Istituzioni.

Brevi presentazioni di Gino Castiglioni, consigliere delegato della Fondazione Domus, e del prof. Sergio Marinelli, ordinario di Storia della Critica delle Arti all’Univerità Ca’ Foscari di Venezia – nella vicina Sala Conferenze di UniCredit Banca d’Impresa, prima della visita vera e propria – hanno illustrato la volontà da parte dell’Istituzione di dialogare con la città e con i suoi ospiti - invitati a visitare gratuitamente la mostra e omaggiati di catalogo per tutta la durata dell’esposizione - e hanno dato un contributo alla lettura delle opere.

Il pubblico può, dapprima, ritornare alla città come fu vista da artisti quali Gaspar van Wittel, Bernardo Bellotto, Giovan Battista Cimaroli, Carlo Ferrari, Ercole Calvi, Rubens Santoro, Bartolomeo Bezzi, Augusto Manzini; per allargare successivamente lo sguardo fino alle soglie della contemporaneità. Dai maestri delle avanguardie ai rappresentanti di alcuni dei movimenti più importanti del secolo scorso, si possono ammirare, tra le altre, opere di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Gino Severini, Felice Casorati, Massimo Campigli, Renato Birolli, Osvaldo Licini, Tancredi, Giuseppe Santomaso, Afro, Emilio Vedova.

Si tratta, quindi, di una nuova opportunità, nata dalla strategia culturale di un’Istituzione, che ha tra i suoi principali scopi quello di “promuovere, tutelare, far comprendere l’arte moderna e contemporanea”, rivolgendosi a un pubblico vasto e diversificato, attraverso un articolato piano di attività, che vedono nell’acquisizione di opere d’arte lo strumento per la costituzione di un nuovo museo, e nella ideazione, promozione e realizzazione di una serie di iniziative la preparazione a un simile ambizioso progetto.

Diverse sono state, infatti, le attività culturali pianificate e promosse fino ad ora dalla Fondazione Domus per stabilire un dialogo con il pubblico interessato al mondo dell’arte. A partire dal ciclo di incontri dedicati lo scorso autunno al rapporto “Tra Arte e Architettura. Artisti e scultori a confronto con lo spazio” curato da Camilla Bertoni, che ha suscitato un ottimo riscontro di interesse, invitando artisti, collezionisti, giornalisti, galleristi, operatori del settore, a riportare le proprie esperienze. Si è creata una vivace occasione di scambio, che ha indotto a continuare la rassegna anche per il 2005 con un taglio nuovo e di grande attualità, rivolgendosi all’Arte Pubblica e precisamente ai rapporti “Tra Arte e Architettura. Scultura e arti ambientate e ambientali” e invitando Anna Detheridge, critica e giornalista del “Sole 24 Ore”, ad aprire a novembre il programma. Lo scorso marzo sono state organizzate dalla Fondazione quattro conferenze dal titolo “Arte dell’oggi e dell’appena ieri. La via italiana: quattro soluzioni”, che hanno visto intervenire i direttori di alcuni fra i più importanti musei d’arte contemporanea in Italia, come Ida Gianelli del Castello di Rivoli, Gabriella Belli del MART di Rovereto, Paolo Colombo del MAXXI di Roma e Pier Giovanni Castagnoli della GAM di Torino.
La Fondazione Domus ha poi deciso di avviare la costituzione di una Biblioteca di Storia dell’arte contemporanea da aprire agli studiosi e a chi ne farà richiesta e ha predisposto i necessari interventi di ristrutturazione e allestimento degli spazi all’interno di Palazzo Pellegrini; i lavori si concluderanno in autunno.

Tra le iniziative che vedranno impegnata la Fondazione nei prossimi mesi, ci sono, oltre alla mostra in oggetto, altre due esposizioni che indicano la volontà da parte dell’Istituzione di rimanere radicati al proprio territorio con uno sguardo alto e di qualità, che desti l’interesse di un pubblico più ampio, rispetto a quello locale:
* “Architettura e Memoria”, una selezione di fotografie degli ex Magazzini Generali e dell’ex Mercato Ortofrutticolo di Verona, appositamente commissionate a Gabriele Basilico, artista di fama internazionale, che ha fatto scuola nel ritrarre alcune tra le più significative testimonianze di Archeologia Industriale (data da definire);
* “Nativitas”, piccola e preziosa esposizione di due tavole e alcune miniature di Liberale da Verona, a cura di Hans-Joachim Eberhardt, della Staatliche Graphische Sammlung, di Monaco, che offrirà l’occasione di rivisitare il tema del Natale attraverso poche eccezionali opere del Quattrocento, per lo più sconosciute al grande pubblico (20 dicembre 2005 - 20 gennaio 2006).

Con “La città e altri capolavori” si apre, dunque, una ricca stagione di appuntamenti che la Fondazione Domus intende promuovere e che trova, nell’ideazione e nell’allestimento di piccole per quantità, ma significative mostre, il completamento della propria attività, finalizzata a proporre l’Istituzione come un nuovo propositivo interlocutore nel mondo dell’arte. Di preferenza moderna e contemporanea, ma non solo.

Immagine: Renato Birolli (Verona 1906 – Milano 1959) Espansione n 4 (1957) Olio su tela cm 115 x 65,5

Ufficio stampa Valeria Merighi Cell.: 347 9389704

Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea Fondazione Cariverona
Palazzo Pellegrini - Via Forti 3/a 37121 Verona
Giorni di apertura e orari
da lunedì a venerdì: 10.30 – 12.30 16.00 – 19.00
sabato: 10.30 – 12.30

IN ARCHIVIO [3]
Giorgio Morandi
dal 20/7/2006 al 20/10/2006

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