Umberto Boccioni
Giacomo Balla
Gino Severini
Felice Casorati
Massimo Campigli
Renato Birolli
Osvaldo Licini
Tancredi
Giuseppe Santomaso
Afro
Emilio Vedova
Arturo Martini
Giorgio Morandi
Carlo Pirovano
Nico Stringa
Bernardo Bellotto
Gaspar van Wittel
Carlo Ferrari
Ercole Calvi
Bartolomeo Bezzi
Augusto Manzini
Ardengo Soffici
Ettore Beraldini
Anton Zoran Music
Emilio Vedova
Pietro Dorazio
Opere di recente acquisizione
La Fondazione Cariverona e la Fondazione Domus per l’arte moderna e
contemporanea aprono al pubblico parte delle loro collezioni in occasione di nuove
importanti acquisizioni
Venerdì 17 giugno nello storico Palazzo Pellegrini di via Forti a
Verona, prestigiosa sede della Fondazione Cariverona e della Fondazione
Domus per l’arte moderna e contemporanea, si è inaugurata la mostra “La
città e altri capolavoriâ€. Un’occasione preziosa per vedere esposta, per
la prima volta al pubblico, una parte delle opere di recente
acquisizione della Fondazione Domus, promotrice, insieme alla Fondazione
Cariverona, dell’iniziativa.
Istituita da quest’ultima nel 2004, con lo scopo di promuovere l’arte
moderna e contemporanea, la Fondazione Domus ha dato avvio alla
costruzione di una propria collezione di opere, che documenti l’arte del
Novecento fino ai giorni nostri, con l’obiettivo finale di costituire
nel prossimo futuro un vero e proprio museo. Così se a marzo del 2005 è
stato acquisito Nature morte, encrier, un olio di Ardengo Soffici del
1913, che denuncia la stagione futurista dell’autore, è dello scorso 24
maggio l’assegnazione all’asta di Christie’s a Milano di due
indiscutibili capolavori del Novecento: Bagnanti (1915), una tela
giovanile di Giorgio Morandi, rara, in quanto sfuggita al vaglio critico
e distruttivo dell’artista verso la sua prima produzione, e quindi di
grande valore per ricostruire la personalità di Morandi, che nonostante
l’isolamento bolognese, si rivela in linea con le sperimentazioni più
all’avanguardia del tempo; e Donna che nuota sott’acqua (1942) di Arturo
Martini, un’opera di tale rilevanza, che la Fondazione ha ritenuto
importante contendere ad altri collezionisti. L’opera che per Nico
Stringa (1966) è “la scultura più importante del secolo†e per Carlo
Pirovano (1991) “la scultura per antonomasiaâ€, approda in Veneto - terra
d’origine di Martini, nato a Treviso nel 1889 - a testimoniare il
risultato straordinario di un lungo travaglio creativo, che aveva
indotto l’artista quasi ad abbandonare la scultura.
La mostra, che resterà aperta fino a sabato 27 agosto, con una pausa di
qualche giorno, è introdotta da una sezione dedicata alla città di
Verona, con opere in parte di proprietà della Fondazione Cariverona, che
apre in tal modo il percorso nel segno di una continuità operativa, e
prosegue con l’esposizione di alcune significative testimonianze del
Novecento, che vogliono raccontare il talento di un’epoca e al tempo
stesso la strategia culturale delle due Istituzioni.
Brevi presentazioni di Gino Castiglioni, consigliere delegato della
Fondazione Domus, e del prof. Sergio Marinelli, ordinario di Storia
della Critica delle Arti all’Univerità Ca’ Foscari di Venezia – nella
vicina Sala Conferenze di UniCredit Banca d’Impresa, prima della visita
vera e propria – hanno illustrato la volontà da parte dell’Istituzione
di dialogare con la città e con i suoi ospiti - invitati a visitare
gratuitamente la mostra e omaggiati di catalogo per tutta la durata
dell’esposizione - e hanno dato un contributo alla lettura delle opere.
Il pubblico può, dapprima, ritornare alla città come fu vista da artisti
quali Gaspar van Wittel, Bernardo Bellotto, Giovan Battista Cimaroli,
Carlo Ferrari, Ercole Calvi, Rubens Santoro, Bartolomeo Bezzi, Augusto
Manzini; per allargare successivamente lo sguardo fino alle soglie della
contemporaneità . Dai maestri delle avanguardie ai rappresentanti di
alcuni dei movimenti più importanti del secolo scorso, si possono
ammirare, tra le altre, opere di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Gino
Severini, Felice Casorati, Massimo Campigli, Renato Birolli, Osvaldo
Licini, Tancredi, Giuseppe Santomaso, Afro, Emilio Vedova.
Si tratta, quindi, di una nuova opportunità , nata dalla strategia
culturale di un’Istituzione, che ha tra i suoi principali scopi quello
di “promuovere, tutelare, far comprendere l’arte moderna e
contemporaneaâ€, rivolgendosi a un pubblico vasto e diversificato,
attraverso un articolato piano di attività , che vedono nell’acquisizione
di opere d’arte lo strumento per la costituzione di un nuovo museo, e
nella ideazione, promozione e realizzazione di una serie di iniziative
la preparazione a un simile ambizioso progetto.
Diverse sono state, infatti, le attività culturali pianificate e
promosse fino ad ora dalla Fondazione Domus per stabilire un dialogo con
il pubblico interessato al mondo dell’arte. A partire dal ciclo di
incontri dedicati lo scorso autunno al rapporto “Tra Arte e
Architettura. Artisti e scultori a confronto con lo spazio†curato da
Camilla Bertoni, che ha suscitato un ottimo riscontro di interesse,
invitando artisti, collezionisti, giornalisti, galleristi, operatori del
settore, a riportare le proprie esperienze. Si è creata una vivace
occasione di scambio, che ha indotto a continuare la rassegna anche per
il 2005 con un taglio nuovo e di grande attualità , rivolgendosi all’Arte
Pubblica e precisamente ai rapporti “Tra Arte e Architettura. Scultura e
arti ambientate e ambientali†e invitando Anna Detheridge, critica e
giornalista del “Sole 24 Oreâ€, ad aprire a novembre il programma.
Lo scorso marzo sono state organizzate dalla Fondazione quattro
conferenze dal titolo “Arte dell’oggi e dell’appena ieri. La via
italiana: quattro soluzioniâ€, che hanno visto intervenire i direttori di
alcuni fra i più importanti musei d’arte contemporanea in Italia, come
Ida Gianelli del Castello di Rivoli, Gabriella Belli del MART di
Rovereto, Paolo Colombo del MAXXI di Roma e Pier Giovanni Castagnoli
della GAM di Torino.
La Fondazione Domus ha poi deciso di avviare la costituzione di una
Biblioteca di Storia dell’arte contemporanea da aprire agli studiosi e a
chi ne farà richiesta e ha predisposto i necessari interventi di
ristrutturazione e allestimento degli spazi all’interno di Palazzo
Pellegrini; i lavori si concluderanno in autunno.
Tra le iniziative che vedranno impegnata la Fondazione nei prossimi
mesi, ci sono, oltre alla mostra in oggetto, altre due esposizioni che
indicano la volontà da parte dell’Istituzione di rimanere radicati al
proprio territorio con uno sguardo alto e di qualità , che desti
l’interesse di un pubblico più ampio, rispetto a quello locale:
* “Architettura e
Memoriaâ€, una selezione di fotografie degli ex Magazzini Generali e
dell’ex Mercato Ortofrutticolo di Verona, appositamente commissionate a
Gabriele Basilico, artista di fama internazionale, che ha fatto scuola
nel ritrarre alcune tra le più significative testimonianze di
Archeologia Industriale (data da definire);
*
“Nativitasâ€, piccola e preziosa esposizione di due tavole e alcune
miniature di Liberale da Verona, a cura di Hans-Joachim Eberhardt, della
Staatliche Graphische Sammlung, di Monaco, che offrirà l’occasione di
rivisitare il tema del Natale attraverso poche eccezionali opere del
Quattrocento, per lo più sconosciute al grande pubblico (20 dicembre
2005 - 20 gennaio 2006).
Con “La città e altri capolavori†si apre, dunque, una ricca stagione di
appuntamenti che la Fondazione Domus intende promuovere e che trova,
nell’ideazione e nell’allestimento di piccole per quantità , ma
significative mostre, il completamento della propria attività ,
finalizzata a proporre l’Istituzione come un nuovo propositivo
interlocutore nel mondo dell’arte. Di preferenza moderna e
contemporanea, ma non solo.
Immagine: Renato Birolli (Verona 1906 – Milano 1959) Espansione n 4 (1957) Olio su tela cm 115 x 65,5
Ufficio stampa Valeria Merighi Cell.: 347 9389704
Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea Fondazione Cariverona
Palazzo Pellegrini - Via Forti 3/a 37121 Verona
Giorni di apertura e orari
da lunedì a venerdì: 10.30 – 12.30 16.00 – 19.00
sabato: 10.30 – 12.30