Richard Kern
Nobuyoshi Araki
Timothy Greenfield
Barbara Namhad
Marco Grassi
Marco Cornini
Matthew Barney
Daniela Rossel
Vanessa Beecroft
Luigi Ontani
Inez van Lamsweerde
Donatella Di Cicco
Sandy Skoglund
Lucia Leuci
Corrado Bonomi
Dario Arcidiacono
Yasumasa Morimura
Collier Schorr
Paolo Schmidlin
Marco Fantini
Nicola Samori'
Wolfgang Tillmans
Nan Goldin
Margherita Manzelli
Giuliano Guatta
Daniela Perego
Francesca Woodman
Gianmarco Montesano
Federico Guida
Roberto Coda Zabetta
F.lli Calgaro
Alex Pinna
Maurizio Bongiovanni
Corrado Zeni
Jiri Georg Dokoupil
Fabrizio Orsi
Alessandro Lupi
Maurizio Sciaccaluga
Sette passi nel vorticoso 'inferno' della vita. Le liriche di Tom Waits ispirano un viaggio disincantato nei vizi capitali ''Ogni cosa va a scatafascio...'' e l'arte mostra le tensioni e pulsioni umane. 36 artisti italiani e internazionali mostrano l'umanita' attraverso i 7 vizi capitali: l'avarizia, la gola, l'accidia, l'invidia, la lussuria, la superbia e l'ira. Ad ogni vizio e' destinata una stanza del palazzo medievale, opere di pittura, fotografia, scultura e videoinstallazione
...everything goes to hell
A cura di Maurizio Sciaccaluga
Seven: sette passi nel vorticoso "inferno" della vita
Le liriche di Tom Waits ispirano un viaggio disincantato nei vizi capitali
"Ogni cosa va a scatafascio..." e l'arte mostra le tensioni e pulsioni umane
Perché essere dolci e cortesi, nobili o prudenti, limpidi e onesti? Perché chiedere sempre scusa e per piacere se "Everything goes to hell", cioè "ogni cosa va a farsi maledire, va a rotoli, va a scatafascio", sempre e comunque? Così canta Tom Waits in una delle sue migliori ballate, descrivendo con disincanto gli uomini come burattini appesi a fili invisibili, tutti destinati a cadere, inutilmente virtuosi perché, buoni o cattivi, vengono poi tutti travolti dal caso... e se questo è, allora i vizi degli uomini altro non sono che la vita stessa, la più umana delle risposte alle inquietudini che attraversano tutta la nostra esistenza.
Partendo da questa idea, SEVEN... everything goes to hell, mostra l'umanità attraverso i sette vizi capitali. Non facendo un monumento alla perdizione, ma provando a mostrare l'uomo per quel che è, individuo in continua tensione, dalla nascita, in un perenne oscillare dalla remissiva rassegnazione alla lotta più cruenta, sino all'ironia della fine, dove tutto è inutile, perché tanto ogni cosa va laggiù.
Così a Certaldo, città di Giovanni Boccaccio – che nel Decameron raffigura senza giudicarli uomini e donne presi dal vortice della vita – trentasei artisti mettono in scena questa tensione vitale riconducendola ai 7 vizi capitali dell'uomo: l'avarizia, la gola, l'accidia, l'invidia, la lussuria, la superbia e l'ira. Ad ogni vizio sarà destinata una stanza del medievale Palazzo Pretorio: presenti artisti italiani e stranieri, distribuiti tra pittura, fotografia, scultura e videoinstallazione, con opere provenienti dalle più quotate gallerie italiane, ma anche realizzate appositamente per questo evento.
"In fondo l'arte prova, da sempre, a dare forma alla maledizione umana – spiega il curatore Maurizio Sciaccaluga – non detta legge e non fornisce certezze, non dà risposte e soluzioni, non offre una redenzione, un modus vivendi. Mostra semplicemente quello che è, senza mezzi termini e vie di fuga: inquietudine allo stato puro, continua tensione perché, tanto, "everything goes to hell"... Attraversando le sale del Palazzo Pretorio lo spettatore fa un viaggio dentro se stesso e le proprie pulsioni vitali. I pezzi esposti mostrano il lato ambiguo dell'essere umano, e forzano chi guarda a chiedersi: chi è la vittima e chi il carnefice? Chi innocente e chi colpevole? Di chi ci si può fidare, se non neppure di noi stessi?..."
con cortese preghiera di pubblicazione
Palazzo Pretorio Certaldo (FI)
dal 2 luglio al 30 ottobre 2005
orario: 10-19; ingresso: euro 3,00
ARTISTI E OPERE
lussuria
Richard Kern (Usa) fotografia
Nobuyoshi Araki (Giappone) fotografia
Timothy Greenfield-Sanders fotografia
Barbara Namhad (Italia) pittura
Marco Grassi (Italia) pittura
Marco Cornini (Italia) scultura
superbia
Matthew Barney video
Daniela Rossel (Sudamerica) fotografia
Vanessa Beecroft (Italia) fotografia
Luigi Ontani (Italia) pittura
Inez van Lamsweerde fotografia
Donatella Di Cicco (Italia) fotografia
gola
Sandy Skoglund (Usa) fotografia
Lucia Leuci (Italia) fotografia
Corrado Bonomi (Italia) scultura
Dario Arcidiacono (Italia) pittura
invidia
Yasumasa Morimura (Giappone) fotografia
Collier Schorr (Irlanda) fotografia
Paolo Schmidlin (Italia) scultura
Marco Fantini (Italia) pittura
Nicola Samorì (Italia) pittura
accidia
Wolfgang Tillmans (Germania) fotografia
Nan Goldin (Usa) fotografia
Margherita Manzelli (Italia) pittura
Giuliano Guatta (Italia) pittura
Daniela Perego (Italia) fotografia
Francesca Woodman (Italia) fotografia
ira
Gianmarco Montesano (Italia) pittura
Federico Guida (Italia) pittura
Roberto Coda Zabetta (Italia) pittura
F.lli Calgaro (Italia) fotografia
Avarizia
Alex Pinna (Italia) scultura
Maurizio Bongiovanni (Italia) fotografia
Corrado Zeni (Italia) pittura
Jiri Georg Dokoupil (Rep. Ceca) pittura
Opere di "introduzione" (cioè non collocate nelle stanze tematiche):
Fabrizio Orsi (fotografia, due opere) e Alessandro Lupi (installazione nella segreta circolare del carcere).
N.B.: in alcuni casi l'abbinamento artista/tema potrà subire variazioni
INFORMAZIONI TURISTICHE
Certaldo: le dolci colline toscane care a Boccaccio
CERTALDO (FI) - Sede di insediamenti già in epoca etrusca, Certaldo deriva il nome dal latino cerrus altus, significante "altura ricoperta di cerri". Nel 1164 l'imperatore Barbarossa lo concede ai conti Alberti di Prato, che si insediano nell'attuale Palazzo Pretorio. Dal 1184 cade sotto Firenze. A Certaldo risiede Giovanni Boccaccio, che qui muore nel 1375 nella casa paterna, ancora oggi visitabile. Dal 1415 diviene sede del Vicariato, centro politico-giudiziario più importante dell'area fino al periodo Mediceo, testimonianze di questa importanza sono racchiuse negli stemmi e negli affreschi del Palazzo Pretorio. Con l'incremento del commercio lungo la Francigena, tra '600 e '700 si sviluppa il borgo basso e nel 1849 arriva la ferrovia, favorendo la nascita di aziende di lavorazione dei prodotti agricoli. Certaldo conta oggi 16.000 abitanti e un'economia basata sulle manifatture (calzature e cornici soprattutto) ma anche sul turismo e sulle produzioni agricole di qualità .
monumenti e itinerari turistici
Palazzo Pretorio – Tabernacolo di Benozzo Gozzoli - Il Palazzo Pretorio o del Vicario, centro del potere, è originario del XII. Sulla facciata e all'interno numerosi gli stemmi in marmo, dipinti e in terracotta invetriata di scuola robbiana. All'interno affreschi del '400, tra cui Pier Francesco Fiorentino. Visitabili tutte le sale ed il Tabernacolo dei Giustiziati (1464/65 ca.), affrescato da Benozzo Gozzoli. Info: tel. 0571 661219
Casa del Boccaccio - Casa dove ha vissuto Boccaccio (1313 – 1375), sede dell'Ente Nazionale G. Boccaccio, si trovano museo e biblioteca specialistica dedicati alla vita e alle opere del grande poeta. All'interno il grande affresco di Pietro Benvenuti (1820) e rari esemplari di calzature del XIV. Info: tel. 0571 664208
Museo di arte sacra - Il Museo ha sede in un ex Convento agostiniano del '400 e le sale espositive sono dedicate alla pittura (a partire da fine '200), alla scultura, ad arredi e parati sacri. Presenti opere di Cenno di Francesco di Ser Cenni, Segna di Bonaventura, Ugolino di Nerio, e un suggestivo Cristo "triumphans" della seconda metà del secolo XIII, tra i più originali della scultura medievale italiana. Info: tel. 0571 652796
Palazzo Giannozzi – "Museo del Chiodo" - Antico palazzo padronale, oggi sede di botteghe artigiane che effettuano lavorazioni dal vivo. Qui il "Museo del Chiodo", singolare raccolta opera dell'artista-falegname Giancarlo Masini formata da chiodi di varie fogge ed epoche e da chiodo-sculture in legno. tel. 0571 667457
Ufficio informazioni turistiche, tel. 0571 656721
Comune di Certaldo – Piazza Boccaccio, 13 – 50052 CERTALDO (FI) - Tel. 0571 6611– fax 0571 661201