Teatro Officina
Milano
via Sant'Erlembaldo, 2
02 2553200 FAX 02 27000858
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Una voce per i vangeli
dal 30/11/2000 al 3/12/2000
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Teatro Officina




 
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30/11/2000

Una voce per i vangeli

Teatro Officina, Milano

Il Teatro Officina ha vissuto con disponibilità umana e materiale e con attenzione professionale le avventure e disavventure materiali e spirituali delle aree periferiche della nostra città con la convinzione profonda di dover mettere al centro dei suoi interessi culturali il mondo degli emarginati, delle antiche e nuove povertà.


comunicato stampa

Con Massimo de Vita, Antonio Bozzetti, Daniela Airoldi, Francesca Perilli.
Regia di Massimo de Vita.

Il Teatro Officina ha vissuto con disponibilità umana e materiale e con attenzione professionale le avventure e disavventure materiali e spirituali delle aree periferiche della nostra città con la convinzione profonda di dover mettere al centro dei suoi interessi culturali il mondo degli emarginati, delle antiche e nuove povertà.

I luoghi dove gli uomini sono privati della loro dignità, dove la persona viene umiliata fisicamente e moralmente, sono stati e continuano ad essere realtà a noi familiari.

Viviamo all'interno di situazioni ove il degrado per droga, prostituzione, teledipendenza e quindi mercificazione dell'individuo, convivono con le nostre modeste disponibilità culturali, con i gesti gratuiti di utopici " animatori scalzi".

Questo è l'habitat naturale di chi crede ancora nei valori di uguaglianza, giustizia e solidarietà, i soli a dare un senso alla nostra quotidiana fatica umana e artistica.

Il nostro approccio all'Antico e Nuovo Testamento, che sono libri fondamentali della religione cristiana ( e di tanta cultura occidentale), è motivato da questo bisogno primario di costruire radici forti, motivazioni ideali robuste ai nostri programmi di rinnovamento culturale.

Oggi più di ieri si parla della necessità di un nuovo sviluppo delle società democratiche, soprattutto si fa a gara nel chiedere riforme morali dell'uomo e delle istituzioni. Ai "depositari del Verbo", alle forze politiche e culturali che si sentono vicine ai valori cristiani, la parola limpida e brusca insieme dei Vangeli, non potrà che rinnovare quel messaggio di solidarietà e di pace fra gli uomini, così antagonista alle infinite "culture di morte" che la nostra civiltà (anche cattolica) ha seminato nel mondo.

Echi di barbarie giungono a noi da più parti della terra; la parola di Cristo si ripropone a noi laici non come parola consolatoria, rifugio di uomini pentiti, ma come messaggio di alta provocazione morale e civile, di inesauribile tensione utopica.

Chiusi dentro le strettoie positive e pragmatiste, lasciamo parlare i Vangeli, per ritrovare, attraverso una nuova filosofia del dialogo e del confronto, l'uomo nella sua interezza arteficie e responsabile di una vita non da consumare ma da vivere.

Protagonista di questo spettacolo è dunque la storia di una rivoluzione politica e culturale ed, insieme, l'esperienza di un uomo che è venuto per cambiare le regole della convivenza civile, per ridare speranza agli uomini.

Alimentare il fuoco suscitato dalla parola che genera scandalo e amore ci è sembrato, in un' epoca di astenia ideale, un obiettivo entusiasmante per chi fa del teatro uno strumento di impegno civile e di crescita culturale ed umana.

Teatro Officina - via S. Elembardo 2 - Milano - Tel. 02 2553200 - Fax. 02 27000858

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