Alfabeti
Alfabeti
In mostra:
- Un libro, il lato letterario del quadro, 1971
(alfabeto dei testi) 31 pannelli 200x20 cm
- Rotazione dei corpi, 1973-1989
(alfabeto del cosmo) installazione
- Azioni, 1962-2004
(alfabeto dei gesti) 25 opere specchianti
“Alfabeti†mette in mostra diverse modalità di comunicazione: di quali alfabeti si tratta?
P.: Uno è l’alfabeto dei gesti, l’altro è l’alfabeto dei testi e il terzo è l’alfabeto del cosmo.
In mostra sono esposte 25 opere specchianti dimensionate su un quadrato di 50 x 50 cm ciascuna.
Su ogni quadro, costituito da una superficie specchiante entro cui si riflette lo spettatore, è fissata, con tecnica fotoserigrafica, l’immagine di un’azione compiuta dalle mani. Le mani producono continuamente segni, assumono espressioni significative nella comunicazione interpersonale e agiscono azionando strumenti utili alla vita quotidiana. Gli oggetti azionati a mano vanno dal martello al computer, al telefono portatile alla camera digitale. Sono quindi
simboli che raccontano la storia umana. Questo è l’alfabeto dei gesti.
E poi c’è l’alfabeto dei testi, quello scritto…
P.: Un altro alfabeto è rappresentato dall’opera Un libro, il lato letterario del quadro, composta di 31 pannelli di 20 x 200 centimetri ciascuno, che corrispondono ai giorni di un mese. L’opera è stata realizzata in un solo giorno: introducendo anche una scansione di tempo. I pannelli, stretti e alti, sono costituiti da tele tirate su telai di legno. I telai sono sostenuti da due traverse sulle quali normalmente l’artista scrive il titolo e appone la propria firma. Su ciascuna traversa ho scritto una frase, firmata e datata. Le 31 tele sono appoggiate al muro, girate in modo da esporre non la tela, ma il suo retro, cioè il telaio che porta i testi autografi firmati e datati che costituiscono, appunto, il lato letterario del quadro.
Di cosa parlano queste frasi?
P.: Di qualsiasi cosa mi venisse in mente nell’immediatezza del presente, seguendo l’urgente necessità di scaricare la mente. Senza ripensamenti.
Quale alfabeto utilizzi per leggere il cosmo?
P.: Il terzo lavoro in mostra, Rotazione dei corpi, è costituito da due lastre trasparenti che lo spettatore può muovere a mano, sulle quali è riprodotta una porzione di universo tratta da fotografie dell’Osservatorio di Monte Palomar. Muovendo questi due elementi, si può cambiare in continuazione il punto attorno a cui tutte le stelle dell’universo girano, cioè è possibile far girare l’universo attorno a qualsiasi stella. Questo lavoro vuole significare che non esiste un centro unico nell’universo, ma che ogni punto dell’universo è il centro. Allo stesso modo ogni
individuo è il centro della società . Seguendo le indicazioni della natura è possibile leggere e interpretare anche i rapporti sociali.
Come spieghi il forte legame che c’è nel tuo lavoro tra arte e letteratura, tanto da considerare, in una mostra a Cittadellarte, la letteratura come forma di arte visiva?
P.: Il segno emblematico che io utilizzo anche attraverso forme come Segno Arte o Il nuovo segno d’infinito o il recupero del segno archetipico della croce, mostra un interesse per quello che è il rapporto tra arte visiva e il segno, cioè la possibilità di configurare alfabeti che conducono alla letteratura, all’espressione letteraria. Questo spiega una mostra come Letterature di svolta, che realizzata a Cittadellarte mette sul piedestallo dell’arte visiva il punto di vista di molti scrittori e saggisti che nel momento attuale di passaggio epocale trasmettono un pensiero, che indica nuove prospettive per la società . Divengono cioè segni scavati nel profondo della coscienza
comune.
a cura di Federica Cerutti
Luglio 2005, Cittadellarte, Biella
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INAUGURAZIONE : MERCOLEDÌ 7 SETTEMBRE ORE 18.00
Corraini Arte Contemporanea
Maurizio Corraini s.r.l. - via Ippolito Nievo, 7/a
46100 MAntova
Orari: 10-12,30; 15,30-19,30
chiuso: festivi e lunedì mattina
In occasione di Festivaletteratura la galleria rimarrà aperta domenica 11 settembre.
Nei giorni del Festival lʼartista sarà presente.