Nei Mesi di Novembre e Dicembre 2000, Petralata, continuando nell'indagine sul contemporaneo, diventerà palcoscenico per una serie di esperienze di incontro tra le arti e di slittamenti tra i vari linguaggi che si manifestano come volontà di conoscenza e decifrazione intima della realtà mutevole dell'oggi.
Nei Mesi di Novembre e Dicembre 2000, Petralata, continuando nell'indagine sul contemporaneo, diventerà palcoscenico per una serie di esperienze di incontro tra le arti e di slittamenti tra i vari linguaggi che si manifestano come volontà di conoscenza e decifrazione intima della realtà mutevole dell'oggi.
Alla contemporaneità assoluta, Petralata dedica il proprio lavoro di analisi estetica e di organizzazione di eventi, alla contemporaneità Petralata dedica una accurata analisi dei linguaggi e un modulo di presentazione di questi linguaggi, oggi inevitabilmente diverso da ieri.
Perchè contemporaneità significa continuo slittamento e continuo movimento migratorio.
E' evidente ormai che sono gli stessi linguaggi dell'arte dal vivo, che presentano degli interrogativi, oltre che estetici, organizzativi ed espositivi.
Interrogativi che a lungo andare diventano un tassello fondamentale per la percezione unitaria del fare arte, con i nuovi linguaggi di oggi.
L'intermedialità , l'avvento repentino e sempre mutevole delle nuove tecnologie, il riappropriarsi di un passato remoto dell'archetipo culturale senza forme preconcette di archeologia linguistica, l'esserci in un universo mai terminato di creazione linguistica e di forme che interpretano l'esistenza dando motivi essenziali di cambiamento, portano a riflettere sul ruolo di una "esposizione" sotto forma di rassegna, portano ad una scelta di "esposizione", a FORMATO che è importante quanto il prodotto artistico esposto.
Il Formato rappresenta una entrata diretta nel mondo dell'artista, attraverso un riappropriarsi da parte del pubblico di tutti i processi linguistici, omogenei o disomogenei, usati nella creazione dello spettacolo presentato: la scelta dell'artista è influenzata dall'uso dei formati creativi, i formati espositivi sono la radice su cui si impianta il rapporto dell'artista con Petralata, il Pubblico, la Città , il Territorrio Culturale. Perciò lavorando a formato, un artista vede presentato il suo lavoro sul Corpo,sul Gesto,sulla Musica, sulle Immagini, sulla Luce, sul Testo Poetico ecc...
Tutto ritrova una sua identità , così che Petralata possa essere tramite essenziale tra le componenti sopra elencate e con Scuole di vario grado e tipologia, come il Liceo Artistico, L'Accademia di Belle Arti, il DAMS della Terza Università , la Scuola di Sociologia della Comunicazione della Sapienza, tutti Istituti che già collaborano attivamente all'attività e al lavoro di Petralata.
Il Formato è la presentazione per frammento dell'opera finita, dell'unità , è lo sviscerarsi dell'intenzionalità del creatore o dei creatori, è l'analisi concettuale e strutturale di ciò che si vedrà in rassegna: con una attenzione, una capibilità attraverso sistemi di lectures, una padronanza dei linguaggi molto alta, con un livello di riconoscibilità futura da parte della città verso l'artista o gli artisti proiettata al futuro.
PRAXIS-SGUARDI rappresenta questa particolare attenzione, e questo particolare modo di porsi di fronte alle esperienze artistiche fondamentali del contemporaneo.
Anche questa ressegna si svilupperà attraverso sezioni diversificate:
Spettacoli di Enzo Cosimi, una delle più affermate compagnie di danza d'autore italiane, che da molto tempo fa interagire il linguaggio del corpo con le arti visive e l'uso a strumento della voce umana, Luigia Riva compagnia In-Bilico, una realtà italiana molto affermata a Parigi e in Francia, che lavora con danza, voce e video, coprodotta dal Centre National de La Dance e reduce da una tournee al Festival di danza di Tokio, Kioko Sato videomaker collaboratrice di Luigia Riva, che presenterà un suo film in prima europea su Christian Boltanski, un Omaggio a Luigi Nono con due interventi musicali di grande contemporaneità strumentale e vocale, un concerto - installazione di PANSONIC un gruppo Finlandese di punta della musica digitale Europea che lavorano con supporti video e films digitali, Juan Diego Puerta, un giovane coreografo Latino Americano presente nei più importanti festival di tendenza europei, che usa la danza e le arti visive in un unico insieme immaginifico e sensibile, Davide Barittoni che esporrà una installazione Musicale in relazione allo spettacolo di Juan Diego Puerta, Marcido Marciroris e Famosa Mimosa, acclanmata compagnia Italiana, sperimentale sul linguaggio del teatro come del gesto e delle arti visive, Felix Ruchert un grande coreografo internazionale con uno spettacolo originalissimo per le scene dei festival di danza.
Per info e prenotazioni - Centro Petralata - Via di Pietralata, 159/a - Roma - Tel. e Fax. 06 4514672