L'artista recupera il mito di Eros e lo declina nelle linee sensuose di un'art nouveau rivisitata attraverso i ritmi del fumetto, con simbologie antiche e tagli che richiamano immediatamente la comunicazione cinematografica.
I sogni di Eros
A cura di Carmen Lorenzetti
Nell’attuale società super-edonistica l’uomo è diventato una macchina
ad iniezione di desideri, il must è: devi godere. I modelli e i
comportamenti tuttavia vengono imposti e quindi eterodiretti attraverso
la pubblicità e le majors che la pagano. Quale forma di alterità quindi
può ritagliare un proprio territorio di originale pulsionalità ?
Attraverso quale anfratto della lucida pelle dell’immagine si può
riprendere possesso del palpitare dell’emozione? Giulio Macaione lo fa
recuperando il mito di Eros e declinandolo nelle linee eleganti e
sensuose di un’ art nouveau rivisitata attraverso i ritmi sintetici e
moderni del fumetto, attraverso le simbologie di una sacralità antica e
i tagli dialogici di frames che richiamano immediatamente la
comunicazione cinematografica. I sensi sono il tramite di un ancoraggio
dell’ uomo nel mondo e quanto più sono desti, tanto più egli prende
coscienza della propria esistenza. La fragranza che sembra emanare dai
quadri di Giulio svela questa “semplice†verità .
Inaugurazione: mercoledì 26 Ottobre, ore 19.00
Zanarini
Piazza Galvani, 1 – Bologna