Il Comune di Parma, tra Gennaio e Luglio, propone un ciclo di incontri caratterizzati da letture e concerti aventi per tema il Mito antico nelle sue varie manifestazioni e influenze nel corso del tempo, con particolare attenzione nei confronti di alcuni epicentri mitici, quali la figura di Ulisse, quella di Orfeo, quella di Oreste e quella di Dioniso. Tra gli autori che verranno chiamati a testimoniare il loro rapporto con il mito, sono da ricordare, tra gli altri (in rigoroso "ordine di apparizione"), alcuni giganti classici della musica e della letteratura, quali Mozart, Omero, Dante, Poliziano, Monteverdi, Hoelderlin, Schubert, Pascoli, mentre, tra gli autori, critici e interpreti contemporanei, i grandi Moni Ovadia, Edoardo Sanguineti, Desmond O'Grady, Francesca Geymonat, Ezio Raimondi, Umberto Sereni.
E' il Mito primitivo che torna a vivere... (F. G. Lorca)
a cura di Alda Tacca e Massimo Bonini
Le Biblioteche Comunali di Parma propongono alla città un'altra occasione di incontrare la letteratura e l'arte come esperienza vitale, il mito come mistero quotidiano di incontro. Da molto lontano nel tempo e nello spazio, quasi una favola, ci vengono queste parole che bene esprimono il senso del nostro servizio:
"Richiesto dal Califfo Harun-al-Raschid della sua opinione sulle biblioteche, il Vizir Selim, il volto illuminato da lieve sorriso, così rispose [..] Molti concepiscono la biblioteca come un'immagine del mondo. Così spesso dicono che il viaggio attraverso i libri somigli ed anzi sopravanzi quello fra paesi e città , per infinita varietà ed interminabile durata. Io penso, tuttavia, che a fianco di ogni libro stia un uomo, colui che lo ha scritto e coloro che lo leggono. Viaggiamo, quindi, fra gli uomini e dalle loro mani non meno che dalle loro bocche riceviamo un invito a cercare, percorrere, credere e a loro ricambiamo solleciti oppure anche indifferenti parole, pensieri e speranze. Questo, o Sovrano, è per me la biblioteca, ossia vita." (liberamente tratto e tradotto dai Contes caucasiques del Barone di Saint Romain)
Le ricorrenze del mito
La rassegna, promossa e organizzata in collaborazione con la Biblioteca Civica di Parma e l'Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, e grazie al contributo del Comune e della Provincia di Parma, propone in parallelo una serie di conferenze e di eventi teatrali e musicali sul tema del mito.
Ognuno degli appuntamenti in programma si pone, in particolare, l'obiettivo di verificare la vitalità in varie epoche di alcuni dei modelli mitici più conosciuti, rivisitandoli nell'ottica delle diverse forme di espressività artistica e restituendo, peraltro, il mito alla sua primaria dimensione di oggetto linguistico.
Il discorso mitico, infatti, liberato da gravami di genere erudito, ben si presta a un'ulteriore riflessione sull'uso del linguaggio in generale e, nello specifico, dei singoli linguaggi artistici che lo agiscono e lo trasformano in espressione e prodotto di determinate pratiche sociali e culturali.
Muovendo così a grandi passi sulle tracce del mito antico e delle sue ininterrotte metamorfosi - filo conduttore il viaggio reale, simbolico, nello spazio e nel tempo - la rassegna intende offrire un saggio degli esiti sortiti dal trapianto di alcuni mitologemi arcaici in contesti culturali differenti da quelli originari, per giungere infine alla genesi dei miti d'oggi.
In memoria di Giovanna Gronda
Come avverte il capitano A. Giedon, l'isolomania consiste nel provare un'inspiegabile ebbrezza al trovarsi in un piccolo mondo circondato dal mare, eppure l'itacense Odisseo preferì il vento, il cielo e il mare che risplende e canta, per colorirsi il cuore dell'azzurro color di lontananza, al rassicurante fuoco del camino. Preferì dunque il silenzio d'acqua e di sabbia alla bab-il (confusione, in ebraico) della folla vociante presso la bab-il (porta sacra, nella lingua degli stanziali babilonesi).
Del resto orrore è il domicilio, se anche i cieli girano continuamente in tondo, il sole e la luna sorgono e tramontano, le stelle sono in moto costante.
Così l'interna fiamma, la febbre di andare in Odisseo. Egli intuì prima, molto prima che si sentenziasse quanto hominum natura, novitatis ac peregrinationibus avida est e non esservi felicità per l'uomo che non viaggia.
D'allora s'è stilato un vasto campionario che avalla a posteriori la sua scelta: solitudine e libertà , due parole sovente poggiate sulle spalle ferite del viaggiatore, sono l'unico bagaglio dell'arab (abitatore di tende), che, per ciò, è più vicino dei popoli stanziali alla bontà . Ed è certo questo impulso libertario che fa scegliere l'incerto, pur nella consapevolezza di perdere quanto è sicuro, a mettere in cammino a…piedi persino l'oca di Audubon, privata delle penne remiganti (Darwin).
L'Itaca, dunque, altro non ha da darti se non il bel viaggio. Senza Itaca non saresti partito lungo una rotta sconosciuta e che mai dovrai ripercorrere: il cammino si fa all'andare.
Solo dodici citazioni che parrebbero quanto mai confermate dall'attuale esagitato viavai reale o virtuale. Ma quale viaggiatore oggi è mosso, come Odisseo, per seguir virtute e conoscenza?
(Le fonti delle citazioni sono, nell'ordine, L. Durrel, G. Pascoli, C. Baudelaire, Rober Burton, Kalevala, Plinio, Brahmana, L. GarcÃa Montero, Ibn Khaldûn, Plauto, K. Kavafis, A. Machado).
Il tenore Edmondo Lavaggi (22.05.1964) ha compiuto gli studi a Reggio Emilia ed in provincia di Bologna i corsi di specializzazione in canto barocco.
Svolge attualmente un'intensa attività concertistica di musica da camera, anche in gruppi polifonici classici, barocchi e settecenteschi. Ha inoltre tenuto concerti come solista nel repertorio gregoriano.
Leonardo Morini è nato a Parma nel 1962. Ha frequentato il Corso di organo e composizione organistica al Conservatorio A. Boito di Parma, dove si è diplomato nel 1986 con il Maestro Francesco Tasini. Da qualche anno si dedica anche alla composizione. Svolge attività concertistica in Italia ed all'estero come solista e come continuista al clavicembalo e all'organo. Ha collaborato con numerose orchestre e gruppi musicali, fra i quali l'Orchestra Sinfonica dell'Emilia RomagnaDal 1999 e' cembalista dell' Aura Soave di Diego Cantalupi e degli Orfei farnesiani. Fra gli altri, ha collaborato con Fabio Biondi. Studia la vocalità antica con Antonella Coppola ed è iscritto al Corso di viola da gamba al Conservatorio A. Boito. E' socio fondatore della Cooperativa Musicale Carl Orff, dove insegna pianoforte. Dirige il laboratorio di musica corale del Liceo Scientifico Ulivi e il coro Quodlibet. Dal 1997 è direttore dell'Ensemble Sermisy.. E' socio della casa editrice Kookaburra di cui cura la collana di musica antica.
PROGRAMMA
INTRODUZIONE DI ANDREA CALZOLARI
8 GENNAIO, ORE 21 SALOTTO MUSICALE ANTIQUA
strada Inzani 29
15 GENNAIO, ORE 17 BIBLIOTECA CIVICA
vicolo S. Maria 5
Guida all'ascolto:
I-Francesca Geymonat
II-Francesca Geymonat e Marco Faelli
Wolfgang Amadeus Mozart, arie da Idomeneo, re di Creta
Gianbattista Varesco
ATTO SECONDO, scena III e VII, "Fuor del mar", "Eccoti in me, barbaro nume!"
ATTO TERZO, scena XI"Popoli a voi...", "Torna la pace al cor..."
Leonardo Morini (spinetta e clavicembalo)
Edmondo Lavaggi (tenore)
Omero, Odissea, Libro V, vv.149-323
Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto XXVI
lettura di Giancarlo Ilari
Consulenza video: Marta Mambriani
Comune di Parma, Assessorato Cultura, Servizio Biblioteche e Centro Video
Provincia di Parma, Assessorato Cultura e Pubblica Istruzione
Con il patrocinio dell'Istituto Beni Culturali, Regione Emila-Romagna
In collaborazione con la Biblioteca Palatina e con la Associazione Culturale Arti nella Nebbia
Barbara Pecchini Uff. Stampa Palazzo Pigorini (Comune di Parma)
Per informazioni rivolgersi al n. di tel. 0521/218586 (Biblioteche Comunali di Parma)