Triangoli: geometria di un massacro. Tavola rotonda e spettacolo per non dimenticare. Ideazione Gian Marco Zappalaglio ed Enzo Cecchi. La tavola rotonda vedra' attorno allo stesso tavolo i rappresentanti delle tre comunita' piu' colpite dalla tragedia dell'Olocausto: gli ebrei, gli zingari e gli omosessuali. Una occasione per discutere pubblicamente dei pregiudizi che ancora si animano in controluce, e a volte scopertamente, nella nostra societa'.
Geometria di un massacro.
Tavola rotonda e spettacolo per non dimenticare.
Giornata internazionale in ricordo delle vittime dell'Olocausto.
Ideazione Gian Marco Zappalaglio ed Enzo Cecchi.
"Tutti gli internati erano distinti nelle diverse categorie con triangoli cuciti sulle divise: un abbigliamento di fatica di modelli standard e di linee verticali di colore blu, bianco e grigio. I prigionieri per reati criminali portavano un triangolo di colore verde; i politici rosso; gli "asociali", nero; i Testimoni di Geova, viola; gli omosessuali, rosa e gli ebrei, giallo, abitualmente combinato con un altro a "formare una stella di David".
Presentazione.
Nel 1996 la Germania dichiarò il 27 gennaio (data che segnò la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz) giornata nazionale in ricordo di tutte le vittime del nazismo. Seguendo questa indicazione nel 1999 al Forum Internazionale sull'Olocausto di Stoccolma 45 Paesi (fra questi anche l'Italia) hanno sottoscritto un documento che invitava a dedicare una giornata al ricordo di questa tragedia. Parola d'ordine "non dimenticare".
La dichiarazione firmata da 45 Paesi invitava a "conservare la memoria" della tragedia nazista "per costruire un mondo migliore". In particolare a Stoccolma si è affermato l'importanza di moltiplicare gli sforzi per promuovere l'educazione, il ricordo e la ricerca sull'Olocausto impegnando i paesi partecipanti alla Conferenza a promuoverne la conoscenza a tutti i livelli. La comunità internazionale quindi non volendo dimenticare la tragedia dell' Olocausto invita tutti, ed in particolar modo le nuove generazioni, a riflettere su questa tragedia per costruire un mondo migliore, dove non ci sia spazio per il razzismo, la xenofobia e l'antisemitismo.
Comunemente la tragedia dell'Olocausto è stata messa principalmente in relazione allo sterminio degli ebrei ovvero alla distruzione sistematica di un popolo. Ma la follia nazista andava oltre questo pur tremendo fatto. Era l'ideologia della distruzione del "diverso": ebrei, zingari, omosessuali, testimoni di Geova, asociali, tutti insieme nella carneficina. Nel nome di una razza ideale che avrebbe abitato il mondo.
Ma quanto di queste idee era frutto di deliranti farneticazioni che il particolare periodo storico ha reso possibile e quanto di questa insofferenza per il diverso è invece ancora presente nella nostra cultura? La tavola rotonda "Triangoli: geometria di un massacro" vedrà attorno allo stesso tavolo i rappresentanti delle tre comunità più colpite dalla tragedia dell'Olocausto: gli ebrei, gli zingari e gli omosessuali. Una occasione per discutere pubblicamente dei pregiudizi che ancora si animando in controluce, e a volte scopertamente, nella nostra società . La tavola rotonda si terrà a Crema venerdì 26 gennaio alle ore 16.30 presso la Sala Consigliare.
Spettacolo.
A lato della conferenza sabato 27 gennaio presso il Teatro Auditorium G. Galilei di Romanengo verrà rappresentato lo spettacolo BENT della Compagnia "Lamanicatagliata" di Modena. Lo spettacolo scritto dall'americano Martin Sherman per la regia di Ennio trinelli narra la vita di due ragazzi omosessuali prima a Berlino e poi deportati nel campo di concentramento di Dachau. Lo spettacolo verrà proposto alle ore 9,30 per gli studenti delle Scuole Superiori e in serale alle ore 21,15. Lo spettacolo è inserito nella Stagione 200/2001 ed è parte del progetto "Altri Percorsi" della Regione Lombardia.
Tavola rotonda - venerdì 26 gennaio - Sala del Consiglio - ore 16.30
Piccolo Parallelo - via XXV Aprile, 21 - Romanengo (Cremona) - Tel./Fax. 0373 729263