Il Parlamento europeo premia Les Damas de Blanco, Reporter senza frontiere e Haowa Ibrahim quali vincitori del Premio Sacharov per la liberta' di pensiero 2005 durante una cerimonia formale che avra' luogo a Strasburgo. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a persone o ad organizzazioni che hanno dato un contributo decisivo ai diritti umani.
Mercoledi' 14 dicembre il Parlamento europeo premiera' Les Damas de Blanco, Reporter senza frontiere e Haowa Ibrahim quali vincitori del Premio Sacharov per la liberta' di pensiero 2005 durante una cerimonia formale che avra' luogo a Strasburgo.
Breve presentazione dei vincitori 2005
1. "Damas de blanco"
Le "Damas de blanco" (le Signore in bianco) sono un gruppo di donne che lottano per i diritti dei prigionieri politici cubani, protestando pacificamente e vestendosi di bianco per simboleggiare la pace e l'innocenza dei loro mariti. Questo gruppo si e' costituito agli inizi del 2004, subito dopo che la maggior parte dei 75 uomini e' stata arrestata. Molti di loro sono ancora in prigione - arrestati per aver criticato la mancanza di liberta' politica nel Paese.
Le "Damas de blanco" si riuniscono una volta al mese per leggere ad alta voce le lettere che hanno ricevuto dai loro mariti. Gli incontri avvengono nella casa di Laura Polla'n, moglie del giornalista indipendente He'ctor Maseda, che sta scontando una pena di vent'anni. Si sono anche riunite per il te' a casa di Dolia Leal Francisco, il cui marito, Nelson Aguiar Ramirez sta scontando una pena di tredici anni.
Le "Damas de blanco" continuano la loro campagna nonostante si tenti di scoraggiarle. Il piu' grave attacco che hanno subito e' avvenuto il 20 marzo 2004 - Domenica delle Palme - quando furono aggredite e insultate dai membri della Federazione ufficiale delle donne cubane.
Il gruppo e' stato anche appoggiato dalla Commissione Internazionale per la Democrazia a Cuba (ICDC), il cui fondatore, l'ex Presidente Ceco Vaclav Havel, ha fatto recapitare di recente una lettera al Summit Ibero-americano richiamandoli affinche' Cuba mantenga fede alle precedenti dichiarazioni sui diritti umani.
2. Hauwa Ibrahim
Hauwa Ibrahim e' la prima donna avvocato della Nigeria del nord che difende le donne e giovani condannati a punizioni crudeli e disumane secondo la legge della Sharia .
Hauwa Ibrahim vive ad Abuja, e' sposata e ha due figli. Hauwa ha lavorato gratuitamente a dieci casi di donne accusate di adulterio (alcune di loro sono condannate alla lapidazione e altre al linciaggio). E' anche impegnata in numerosi casi giudiziari di ragazzi condannati all'amputazione di arti (per accuse come furto di bestiame).
Ibrahim ha ricevuto attenzione a livello internazionale quando ha difeso Amina Lawal, la donna condannata alla lapidazione per adulterio che e' stata infine assolta nel settembre del 2003. Due precedenti importanti nel caso Lawal, come ha detto Ibrahim, sono stati il riconoscimento dello stato di diritto, garantito dalla costituzione nigeriana, e l'accettazione che l'onere della prova e' a carico dell'accusatore e non dell'accusato.
Tra le argomentazioni che la corte nigeriana ha infine accettato vi sono state: la Sharia non era in vigore nella regione in cui la Signora Lawal rimase incinta, non venne colta in flagranza di adulterio, non ha compreso appieno il procedimento penale e non era rappresentata legalmente nel suo primo processo.
Ibrahim e' la vincitrice, per l'anno 2004, dell' ABA Commission on Women's Margaret Brent Women Lawyers of Achievement Awards. E' stata Humphrey Fellow al College of Law di Washington, presso l' American University, dove ha tenuto una relazione sui diritti umani in Nigeria.
3. Reporter senza frontiere
Reporter senza frontiere e' un'associazione che difende la liberta' di stampa nel mondo. Quarantadue professionisti del settore hanno perso la vita nel 2003. Oggi, piu' di centotrenta giornalisti nel mondo sono in prigione semplicemente per aver svolto il loro lavoro. In Nepal, Eritrea e Cina possono trascorrere anni in prigione solo per aver usato la parola o la fotografia "sbagliata". Piu' di un terzo della popolazione mondiale vive in Paesi dove non c'e' liberta' di stampa. Reporter senza frontiere sta combattendo queste azioni da oltre diciotto anni.
Ad esempio, uno dei molti casi di cui Reporter senza frontiere si sta attualmente occupando, e' il pestaggio brutale della giornalista ucraina Natalia Vlassova, nell'ottobre del 2005. La giornalista Vlassova stava investigando su casi di corruzione riguardanti la sezione regionale del partito Batkivschina, con a capo Gennadi Gliadchichin. Reporter senza frontiere ha convocato il Ministro dell'Interno Yuri Lutsenko chiedendo di fare il possibile per punire i colpevoli.
Le iniziative dell'organizzazione sono portate avanti in cinque continenti attraverso le sue sezioni nazionali. Reporter senza frontiere coopera anche con le organizzazioni a favore della liberta' di stampa locali e regionali. Il loro sito internet funziona come agenzia stampa e riceve da 150.000 a 200.000 visitatori al mese. Permette inoltre agli utenti di internet di costituirsi come gruppo per richiedere la liberazione dei giornalisti imprigionati tramite una raccolta di firme on-line.
Ogni anno, il 3 marzo, Reporter senza frontiere festeggia il Giorno della Liberta' di Stampa e pubblica un rapporto completo della liberta' di stampa in piu' di centocinquanta Stati.
Che cos'e' il premio Sakharov?
Il premio Sakharov per la liberta' di pensiero viene assegnato ogni anno, dal 1988, a persone o ad organizzazioni che hanno dato un contributo decisivo ai diritti umani. Il premio e' intitolato ad Andrej Sakharov, rinomato fisico e dissidente sovietico.
Chi era Sakharov?
Andrej Dmitrievic Sakharov (1921-1989) e' universalmente noto come l'inventore della bomba ad idrogeno sovietica. Resosi conto dei pericoli provenienti da un suo potenziale abuso, egli trascorse molto tempo a diffondere la consapevolezza dei pericoli legati alla corsa agli armamenti. I suoi sforzi ebbero parzialmente successo con la firma, nel 1963, del trattato sulla messa al bando dei test nucleari. In Unione Sovietica fu considerato un dissidente. Nel 1970 fondo' un comitato per difendere i diritti umani e le vittime dei processi politici e cinque anni piu' tardi ricevette il Premio Nobel per la Pace.
Chi decide?
Ogni anno gli eurodeputati o i gruppi politici del Parlamento Europeo nominano dei candidati e la Commissione per gli affari esteri del PE seleziona tre "finalisti". La lista di questi candidati e' successivamente sottoposta alla Conferenza dei Presidenti dei gruppi politici del PE, i quali prendono la decisione finale. Il vincitore riceve 50.000 euro e la premiazione formale si svolge durante la seduta plenaria del PE che si tiene a dicembre a Strasburgo.
Per quale motivo sono nominati i candidati?
I candidati sono nominati per il loro impegno a favore dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali, la salvaguardia dei diritti delle minoranze, il rispetto del diritto internazionale, lo sviluppo della democrazia, l'implementazione dello stato di diritto e la lotta contro oppressioni e ingiustizie.
Qual e' lo scopo del premio?
Premiando questi esempi di lotta alla protezione della liberta' di pensiero e di espressione contro le intolleranze, i fanatismi e l'odio, il Parlamento Europeo mira ad incrementare la consapevolezza sul problema dei diritti umani. Questo riflette la convinzione del PE che le liberta' fondamentali includono non solo il diritto alla vita e all'integrita' fisica, ma anche la liberta' di espressione e di stampa, due dei mezzi piu' efficaci per combattere l'oppressione e parametri chiave attraverso i quali giudicare se una societa' sia democratica e aperta.
Chi sono i precedenti vincitori?
1988 - Nelson Rolihlahla Mandela e Anatoli Marchenko (postumo)
1989 - Alexander Dubček
1990 - Aung San Suu Kyi
1991 - Adem Demaci
1992 - Le madri della Plaza de Mayo
1993 - Oslobodenje
1994 - Taslima Nasreen
1995 - Leyla Zana
1996 - Wei Jinsheng
1997 - Salima Ghezali
1998 - Ibrahim Rugova
1999 - Xanana Gusmao
2000 - !Basta Ya!
2001 - Izzat Ghazzawi, Nurit Peled-Elhanan e Dom Zacarias Kamwenho
2002 - Oswaldo Jose' Paya' Sardinas
2003 - Il Segretario Generale dell' UE Kofi Annan e tutto lo staff delle Nazioni Unite
2004 - Associazione bielorussa dei giornalisti
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