Toys Stories. Dipinti. "...la consistenza gommosa e gelatinosa delle figure, il loro essere un riflesso deformato, il loro liquefarsi alla base come per un eccesso di calore e il loro finire in pezzi, oggetti d'affezione ad un grado avanzato di erosione." Carmen Lorenzetti
Toys Stories
Continua il "Viaggio all'interno della rappresentazione" 10 mostre a
cura di Carmen Lorenzetti, che, al suo quarto appuntamento, ospita
l'artista bolognese Gabriele Lamberti.
Ha esposto in Italia e all'estero, in musei e gallerie, dal 1988:
a Bologna, Trieste, Modena, Londra, Milano, Torino, Mantova, Siena,
Bergamo, Tivoli, Perugia, Lubiana, Ancona, Reggio Emilia, Parma,
Livorno, Varese, Pavia, Sassuolo, New York ...
Hanno scritto di lui:
Vittoria Coen, Dede Auregli, Roberto Daolio, Marcella Beccaria, Elena
Pontiggia,
Gabriele Perretta, Stefano Benni, Maria Luisa Frisa, Maria Grazia Torri,
Lorella Giudici, Enrico Crispolti, Alessandro Riva, Edoardo Di Mauro,
Roberto Pasini, Roberto Farne', Valerio Deho', Fabiola Naldi, Anna
D'Agostino, Guido Curto, Paolo Levi, Sergio Innocenti, Piero
Deggiovanni, Marisa Vescovo, Bruno Benuzzi, Cristiana Campanini.
Dalla presentazione:
Un salto al di la' dello specchio di Alice e ci troviamo nel vecchio
paese delle meraviglie, popolato da strani oggetti e ninnoli recuperati
dal mondo dell'infanzia o da quello di una normale quotidianita'. Sono
immobili e muti, stupiti almeno quanto noi di vederci - con i loro
occhi grandi e spalancati - davanti al 'loro' specchio.
Di fatto, per quanto si cerchi di fronte a quelle icone messe in posa di trovare la
traccia di un racconto, ci si scontra con una logica anti-narrativa,
che non configura altro da se' stessa ovvero il legame simbolico che
unisce tra loro le immagini e queste alla nostra coscienza.
Allora si scopre in questo fare pittorico la consistenza gommosa e gelatinosa
delle figure, il loro essere un riflesso deformato, il loro liquefarsi
alla base come per un eccesso di calore e il loro finire in pezzi,
oggetti d'affezione ad un grado avanzato di erosione. Si sente quasi
l'odore dolciastro dello zucchero filato e il sapore dei dolciumi,
montagne di panna montata, cibi da consumare fino alla nausea. Si
coglie infine l'essenza perturbante del mondo cui costantemente la
pittura di Gabriele si riferisce.
Inaugurazione: 21 dicembre, ore 19.00
Zanarini
Piazza Galvani, 1 - Bologna