I prossimi appuntamenti nell'ambito della rassegna "Strade Maestre" promossa da Ente teatrale italiano, Koreja, Provincia e Comune di Lecce, in scena presso i Cantieri Teatrali Koreja alle ore 20,45. Venerdì 9 febbraio: "L'epopea della Iole" scritto e interpretato da Loredana Lanciano. Sabato 17 febbraio: "Le avventure del signor Quixana" messo in scena dall'attore e danzatore Roberto Castello. Martedì 20 febbraio: la compagnia Magazzini di Firenze porta in scena lo spettacolo "Zio Vania" di Anton Cechov nella traduzione di Fausto Malcovati e per la regia di Federico Tiezzi.
I prossimi appuntamenti nell'ambito della rassegna "Strade Maestre" promossa da Ente teatrale italiano, Koreja, Provincia e Comune di Lecce, in scena presso i Cantieri Teatrali Koreja alle ore 20,45.
Venerdì 9 febbraio: "L'epopea della Iole" scritto e interpretato da Loredana Lanciano.
Sabato 17 febbraio: "Le avventure del signor Quixana" messo in scena dall'attore e danzatore Roberto Castello.
Martedì 20 febbraio: la compagnia Magazzini di Firenze porta in scena lo spettacolo "Zio Vania" di Anton Cechov nella traduzione di Fausto Malcovati e per la regia di Federico Tiezzi.
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"L'epopea della Iole" ai Cantieri Teatrali
Venerdì 9 febbraio ore 20,45
Dopo-teatro con Filippo La Porta e Andrea Carraro
La giovane attrice e autrice costruisce sulla scena nel modo leggero e comunicativo della affabulazione il ritratto della Iole, il cui linguaggio è ricco di frasi fatte, di proverbi, di modi di dire dialettali che appassionano e divertono.
Sul filo del ricordo autobiografico emergono frammenti di storie che all'improvviso imboccano la magia del teatro con colpi di scena esilaranti e scarti emotivi drammatici.
Storie intense e lievi in cui si mescolano ironia e poesia, sorrette dalla abilità interpretativa della Lanciano, bravissima nel recuperare i valori della tradizione orale, nell'incarnare quella speciale "leggerezza tragica" della narrazione popolare.
"Con un lavoro di ricordo sul ricordo- spiega Loredana Lanciano- ho inventato il personaggio della Iole, un po' quello ch'io immagino potesse essere mia madre da giovane, un po' me, quella che avrei potuto essere se fossi nata e cresciuta al Sud, un po' le mie zie e le comari che vengono a prendere il caffè nel mese di agosto a Cursi".
Loredana Lanciano, di origini salentine, nasce a Torino dove si forma come attrice presso il Teatro Settimo. Tra le sue performances nel corso degli anni vanno ricordate quelle con Johnny Melville, Leo Bassi, Banda Osiris, Aringa e Verdurini, Marco Paolini, Eugenio Allegri, Freak Antony.
In teatro è diretta da Marco Baliani, Gabriele Vacis, Luciano Nattino.
Da un po' di anni vive e lavora in Francia con il gruppo Zur.
Ingresso £.17.000 (intero) e £.12.000 (ridotto under 25 e over 60, Arci)
La prevendita dei biglietti si effettua presso la libreria Liberrima in Corte Cicala a Lecce (tel.0832.24.26.26)
Informazioni: Koreja 0832.24.20.00
Dopo lo spettacolo dalle ore 22 per il ciclo di incontri "Arti in transito" il critico Filippo La Porta presenta il giovane scrittore Andrea Carraro, autore del romanzo "Il branco" da cui Marco Risi ha tratto l'omonimo film e di cui verranno proiettati alcuni passaggi.
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Il "Don Chisciotte" di Roberto Castello
Sabato 17 febbraio ore 20,45 Cantieri Teatrali
Dopo-teatro con il performer Antonio De Luca
In bilico fra teatro, danza, musica e linguaggi multimediali lo spettacolo è un veloce e divertente duetto per scenografie virtuali e danzatore solista.
In scena Roberto Castello, sorta di tecnocantastorie, si alterna fra il ruolo di un narratore con una poco verosimile cadenza napoletana e quello di un signor Quixana che parla uno spagnolo altrettanto poco convincente danzando , sulle musiche di Daniele Sepe, strane partiture gestuali.
Attraverso la follia visionaria dell'hidalgo Don Chisciotte, Castello inneggia al libero pensiero, agli atteggiamenti anticonvenzionali, al coraggio di difendere le proprie ragioni.
Metabilizzando e superando la lettura bodiniana del capolavoro di Cervantes, lo spettacolo ci consegna un eroe archetipico e postmoderno in perenne conflitto con la propria mente allucinata e confusa e alle prese con una corporeità burattinesca resa ancora più ridicola dalle frequenti deformazioni del video.
Roberto Castello riversa sul personaggio tutta la sua verve espressionista e picaresca e offre una mistura di comico e sublime, funzionale alla messa in scena di grandi verità e divertenti paradossi.
Coreografia ed esecuzione: Roberto Castello
Progetto e scenografia video Paolo Atzori
Musiche Daniele Sepe
Ingresso £.17.000 (intero) e £.12.000 (ridotto under 25 e over 60)
La prevendita dei biglietti si effettua presso libreria Liberrima a Lecce (tel.0832.24.26.26)
Informazioni: Koreja 0832.24.20.00
Al termine dello spettacolo sarà possibile assistere alla installazione-performance "Siderale" di Antonio De Luca.
"Siderale" è la creazione di uno "spazio sonoro" ed una esperienza dell'ascolto che richiede una forte partecipazione degli spettatori, il cui corpo come cavità risonante interagisce con il luogo e con le dinamiche dell'evento divenendone parte integrante, una continua messa a fuoco dell'ascolto e nell'articolarsi di una musica che si struttura da se ed in relazione allo spazio e alla sua "capacità sonora"
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"Zio Vania" di Cechov ai Cantieri Teatrali di Lecce
Martedì 20 febbraio ore 20,45
La trama è semplice: una bella donna è ospite in una casa di campagna e fa innamorare di sé due uomini.
Il dramma di Cechov si svolge in uno scenario bellissimo pieno di girasoli ed alberi abbattuti ed è certamente il più agitato, febbrile e inquieto nel mostrare il conflitto fra la lentezza dell'esistenza esterna e la concitazione della vita interiore, tra l'indolenza delle ore che passano e la febbre muta che tormenta gli ospiti di zio Vanja.
La regia di Federico Tiezzi toglie all'opera il suo involucro retorico e naturalistico in cui la tradizione lo ha inchiodato, legge Cechov come un "sismografo dei sentimenti", mettendo in primo piano l'urgenza e la metamorfosi dei sentimenti e delle emozioni, il conflitto fra le diverse anime di Astrov beffardo e viscido e Vanja tragicomico nel suo depresso vaudeville, tra la Sonja infantile e rabbiosa e un Serebrjakov goffo e musone.
"A cento anni dal suo debutto - afferma Federico Tiezzi- Zio Vanja vive il presente di una scena contemporanea nei corpi e nelle voci di attori dalle differenti personalità , che in una diretta e fisica relazione reciproca trasferiscono nello spazio e nel tempo della scena il movimento del pensiero cechoviano".
Interpreti: Gianfranco Varetto, Stefania Graziosi, Miriam Acevedo, Sandro Lombardi, Roberto Trifirò, Massimo Verdastro, Lucia Ragni, Alessandro Schiavo.
Scene e costumi: Pier Paolo Bisleri
La prevendita dei biglietti si effettua presso libreria Liberrima in Corte Cicala a Lecce
(tel. 0832.24.26.26)
Ingresso £.17.000 (intero) e £.12.000 (ridotto under 25 e over 60)