Teatro Arsenale
Milano
via Cesare Correnti, 11
02 8321999 FAX 02 8375896
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Blue Heart
dal 20/2/2001 al 25/3/2001
02 8321999
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Segnalato da

Maria Eugenia d'Aquino




 
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20/2/2001

Blue Heart

Teatro Arsenale, Milano

'Blue Heart - Cuore blu' si potrebbe sottotitolare 'ascesa e caduta delle parole'. Straordinaria opera di Caryl Churchill, messa in scena al Teatro Arsenale per la regia di Marina Spreafico.


comunicato stampa

Cuore Blu.
di Caryl Churchill

Traduzione: Laura Caretti, Margaret Rose.
Regia: Marina Spreafico.
Spazio scenico: Massimo Scheurer.
Disegno luci: Fulvio Michelazzi.
Con Maria Eugenia D'Aquino, Luca Fusi, Massimo Loreto, Annig Raimondi, Stefania Stefanin, Luca Rampini (pianoforte).

"Blue Heart - Cuore blu" si potrebbe sottotitolare "ascesa e caduta delle parole". La piece è composta da due parti. Nella prima parte, L'amore del cuore, padre, madre e zia attendono il ritorno della figlia e nipote, Susi, dall'Australia. In tutto si tratta di cinquantatre battute, ma sarà difficile arrivare alla fine. A ogni passo ci si trova ad un bivio. Eventi imprevisti trascinano altrove. Un figlio che nessuno vuole crea scompiglio. Così i personaggi e gli attori sono costretti a ritornare indietro, a cercare il filo del discorso che come il filo d'Arianna deve portarli all'evento tanto atteso, al centro del labirinto e del cuore, il ritorno di Susi.

Ma se la figlia è tanto attesa è anche vero che, se torna, non c'è più nulla da desiderare, la commedia termina, non c'è più nulla da recitare... L'amore del cuore è una grande farsa e una grande metafora in cui il motore del desiderio fa sì che tutto si muova. Vivere e sopravvivere a tutti i costi. Il gioco del teatro vi è portato all'estremo. Gioca e rigioca e aspetta. Tutto qui. Nel secondo pezzo, Caffettiera blu, un uomo fa credere a molte donne di esserne il figlio abbandonato bambino e dato in adozione; trama imbrogli con la complicità della fidanzata e si fa prendere dal bel gioco. A dispetto di ogni apparenza le madri vedranno in lui ciò che desiderano vedere, il figlio perduto, e il figlio di tante madri, da parte sua, desidera con tutto se stesso esserne riconosciuto.

E lo sarà fino in fondo quando, per colpa di un'inspiegata contaminazione del linguaggio, gli attori si troveranno a poter disporre di sole due parole che a poco a poco si sono mangiate tutte le altre: caffettiera e blu. Alla fine infatti, ormai solo con pochi balbettii che ricordano quelli dei neonati, al contrario che in L'amore del cuore, il desiderio arriverà al suo compimento: madre e figlio e la fine delle parole.

Due commedie, due giochi del teatro, due porte sul mistero del desiderio che l'autrice ha il dono di aprire con semplicità. Coincidenze e logica delle cose si intersecano, come nella vita, a formare un tappeto comico, tragico, drammatico, infantile, filosofico, simbolico, assurdo.
(Marina Spreafico)

Caryl Churchill è la maggior scrittrice di teatro inglese contemporanea. Nata a Londra nel 1938, si è laureata in Storia all'Università di Oxford. Sposata e madre di tre figli, ha iniziato giovanissima a fare teatro in spettacoli studenteschi e poi a scrivere per la radio. Nel 1974 ha cominciato la sua collaborazione con il prestigioso Royal Court di Londra come "writer in residence". E' autrice di circa trenta testi teatrali rappresentati in tutto il mondo.

Grande sperimentatrice di forme innovative, la Churchill rivela in molti suoi drammi una passione per la storia rivista con occhi contemporanei: Vinegar Tom è un'esplorazione della caccia alle streghe nel Cinquecento, Light Shining in Buckingamshire indaga sulle sette utopistiche durante la rivoluzione puritana. In altre occasioni attinge a fatti di cronaca: Serious Money è ambientato nel mondo dell'alta finanza al momento della liberalizzazione dei mercati in Inghilterra nel 1985. In tempi più recenti l'autrice si è avvicinata sempre di più all'idea di una commistione di generi, come nello spettacolo "The Lives of the great Poisoners" e "A Mouthful of Birds". Blue Heart è stato presentato in prima mondiale al Festival di Edimburgo nel 1997, in prima nazionale dal Teatro Arsenale.

Foto di Fulvio Michelazzi. Compagnia Teatro Arsenale, nella foto da sinistra: Stefania Stefanin, Annig Raimondi, Marina Spreafico, Luca Fusi, Massimo Loreto, Maria Eugenia D'Aquino

Teatro Arsenale - via Cesare Correnti, 11 - Milano - Tel: 02 8321999

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