Zanarini
Bologna
piazza Galvani 1
051 6569754 FAX 051 6569754

Bruno Benuzzi
dal 24/1/2006 al 6/2/2006
339 2634220

Segnalato da

Carmen Lorenzetti




 
calendario eventi  :: 




24/1/2006

Bruno Benuzzi

Zanarini, Bologna

L'amore di uno sciocco. "Una seconda pelle riveste il serbatoio inesauribile dell’immaginario cui attinge l’artista, morbida come il velluto o cangiante e luminosa come il metallo, nelle cibachrome in particolare". A cura di Carmen Lorenzetti.


comunicato stampa

L'amore di uno sciocco

A cura di Carmen Lorenzetti

Continua il "Viaggio all'interno della rappresentazione" 10 mostre a cura di Carmen Lorenzetti, che, al suo sesto appuntamento, ospita l'artista Bruno Benuzzi.

Ha esposto in Italia e all’estero, in musei e gallerie, dal 1977: a Bologna, Milano, Forli', Macerata, Rimini, Aosta, Firenze, Genova, Piacenza, Roma, Sassuolo, Trieste, New York, Ferrara, Tokio, Venezia, Reggio Emilia, Mantova, Chicago, Bordeaux, Stoccarda, Trevi, Torino, Vasto, Belluno, Citta' Sant'Angelo, Strasburgo, Bari, Udine, Ancona.

Hanno scritto di lui:
Giorgio Verzotti, Paola Serra Zanetti, Ida Panicelli, Roberto Daolio, Rossana Bossaglia, Renato Barilli, Giacinto di Pietrantonio, Vittoria Coen, Dede Auregli, Valerio Deho', Francesca Alinovi, Carlo Arturo Quintavalle, Roberto Pasini, Corrado Levi, Dario Trento, Alessandra Borgogelli, Silvia Grandi, Francesca Pietracci, Karin Andersen, Danilo Eccher, Gea Politi, Silvia Pegoraro, Peter Weiermaier, Pio Monti, Arnaldo Romani Brizzi, Lorella Scacco, Stefano Tonti, Anna Ugliano, Sabrina Zannier, Michela Mantovani, Fabio Cavallucci, Marta Massaioli.

Dalla presentazione:

L’amore di uno sciocco
Nell’universo di Bruno macrocosmo e microcosmo trovano lo spazio per coltivare infinite amicizie, grazie ad un cordone ombelicale virtuale che collega in un’unica dinamica l’esistenza delle cose. Il pulsare del vivente viene ricampionato e collocato in un luogo altro, una sorta di ortus conclusus, ove vige sovrana l’immagine e le sue autonome leggi. Innanzitutto la linea, che solca decisa i contorni delle cose e segna tracciati vibranti d’invisibili forze, e' l’elemento d’astrazione e contenitore per eccellenza e poi il colore, che gonfia soffice la materia, restituisce all’occhio il senso voluttuoso di un piacere quasi tattile. Una seconda pelle riveste il serbatoio inesauribile dell’immaginario cui attinge l’artista, morbida come il velluto o cangiante e luminosa come il metallo, nelle cibachrome in particolare. Ivi, diversi e molteplici mondi s’intrecciano a costituire la trama su cui con misurata lentezza e lenticolare osservazione l’artista compone le sue opere. Sempre governate da Eros, dalle sue rappresentazioni, metafore storiche o feticci moderni, in incredibile sintonia con le logiche formali della natura, che parlano di crescita ed energia, ma anche di erosione e finitudine, presentendo o amaramente constatando l’ineluttabile destino della vita.

Inaugurazione: mercoledi' 25 gennaio, ore 19.00

Zanarini (primo piano)
Piazza Galvani, 1 - Bologna

IN ARCHIVIO [9]
Andrea Manai
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