Proseguira' fino a domenica 11 marzo la rassegna teatrale intitolata "Il Teatro che non c'e'". La Direzione del Teatro Furio Camillo di Roma ha infatti proposto ai Teatri Invisibili di San Benedetto del Tronto (AP) l'organizzazione di una rassegna teatrale che prevede la messa in scena di una serie di spettacoli curati da 7 tra le migliori compagnie appartenenti all'area degli Invisibili: SantiBriganti, Teatro di Sacco, Delitti in Biblioteca, Teatro Ateo, Compagnia del Serraglio, Teatro dei Cinquequattrini, Teatro del Krak.
Rassegna teatrale
La Direzione del Teatro
Furio Camillo di Roma ha proposto ai TEATRI INVISIBILI di San
Benedetto del Tronto (AP) l'organizzazione di una rassegna teatrale che
prevede la messa in scena di una serie di spettacoli curati da 7 tra le
migliori compagnie appartenenti all'area degli Invisibili: SantiBriganti,
Teatro di Sacco, Delitti in Biblioteca, Teatro Ateo, Compagnia del Serraglio,
Teatro dei Cinquequattrini, Teatro del Krak.
Durante la manifestazione, verranno organizzati alcuni incontri aperti a
teatranti, operatori, giornalisti e storici del teatro, con la presenza di
politici e rappresentanti di enti pubblici e privati. Argomenti previsti: "I
luoghi del teatro di ricerca a Roma", "La condizione giovanile nella realtÃ
dell'arte", "Teatro e musica: intersezioni e convivenze". Chiuderà la rassegna
l'incontro intitolato "Lo stato delle cose", a cura dei teatri Invisibili e
dell'ETI (Ente Teatrale Italiano).
Cresce dunque in tutta Italia l'interesse nei confronti dell'esperienza
artistica dei Teatri Invisibili, poiché la non visibilità di un vastissimo
mondo teatrale sommerso è ormai un dato acquisito da critici e teorici del
settore. Rimane tuttavia una grossa assenza di Enti ed istituzioni pubbliche,
nello sforzo di conferire finalmente quel valore d'uso ad un teatro che
costruisce giorno per giorno un'idea di comunicazione "necessaria" e
"popolare", nella ricerca costante di una sincerità espressiva e nella tenace
battaglia contro mode e tendenze.
Sappiamo tutti (senza false ipocrisie) che le produzioni teatrali, la
cultura in genere, senza un'adeguata promozione economica non cresce, non
prolifera, non crea un tessuto connettivo. E sappiamo anche che senza i
finanziamenti del Dipartimento, i tre quarti del teatro italiano andrebbe a
picco: si salverebbe solo la produzione di grosso consumo e il teatro
amatoriale. E si salverebbero i soci dei Teatri Invisibili, da sempre abituati
a lavorare, produrre, circuitare senza soldi, inventando ogni giorno la
propria sussistenza, la propria resistenza. Una "presenza-manifesto", dunque,
quella degli Invisibili a Roma, dove ancora si concentra il potere economico,
politico e "critico "del teatro italiano.
Teatro Furio Camillo, Roma, info tel. 0735 58.27.95, fax 0735 58.27.95