Icastica. In mostra una selezione di opere recenti e un progetto site-specific: Books Project. Shutov nella serie di dipinti "Sky…Sky" si appropria dell’iconografia di regime, con i suoi oggetti-feticcio. Le immagini si stagliano su sfondi che ricordano i manifesti di propaganda.
Icastica
a cura di Natasha Bordiglia
Sergey Shutov e' un artista noto in tutto il mondo e particolarmente a Venezia, dove ha rappresentato la Federazione Russa alla Biennale del 2001, occasione in cui ha esposto la ormai famosa installazione Abakus, e dove ha partecipato alla mostra collettiva Orient Inn nel 2004 a Palazzo Pesaro Papafava.
La prima personale in Italia di Sergey Shutov propone una selezione di opere recenti e un progetto site-specific: Books Project.
Non ci sono camuffamenti, l’ornamento non trova spazio nelle sue opere. L’oggetto e' riportato “tale e quale". Sergey Shutov nella serie di dipinti Sky...Sky si appropria dell’iconografia di regime, con i suoi oggetti-feticcio, e le immagini di aerei, missili, elicotteri si stagliano su sfondi che ricordano nella composizione geometrica delle linee i manifesti di propaganda. I simboli non sono pero' solo quelli dell’Unione Sovietica e cosi' in un altro ciclo di dipinti, Russian Pop Art, Shutov ritrae John Lennon, Andy Warhol utilizzando i modi della figurazione pop: uso di colori non mescolati, modi del disegno tecnico e dell’immagine pubblicitaria. L’intervento si sposta dalla “creazione" al “montaggio". Nell’installazione A.K.M./Association of Karma Modifications inserisce nelle canne dei cinque kalaschnikow appesi al muro dei simboli religiosi e culturali come la croce o la stella di David: gli obiettivi colpiti o da colpire.
La traslazione e il trasferimento di segni e di simboli, rimossi dai luoghi del politico, del sociale, del costume, vengono a occupare il territorio dell’arte, attraverso tecniche di decontestualizzazione, accostamento e risignificazione, co-optando le avanguardie e l’iconografia del realismo socialista. La sintesi piu' efficace dei diversi impulsi che animano la sua arte e che trovano origine nelle diverse correnti artistiche del Novecento abita in Books Project, progetto site-specific dove i libri riportati “tali e quali", trattati come oggetti-scultura appesi al muro, si accostano e si intersecano, creando una composizione in cui le figure ultraeconomiche della geometria euclidea acquistano una dimensionalita' fisica.
Sergey Shutov impiega una gestualita' anonima con cui riorganizza materiali preesistenti, muovendosi dentro il grande universo di un vocabolario, di un lessico, giocando di accostamenti tra vocaboli e vocaboli, secondo un metodo da cui l’espressivita' intesa come categoria e' bandita. Il gesto non e' mai velato ma dichiarato con forza e le icone del nostro tempo vengono restituite con icastica freddezza.
Immagine: Books Project, 2005
Galleria Michela Rizzo
Calle degli Albanesi 4254 - Venezia
Orari: da martedi' a sabato 16.30 - 19.30; martedi' 10.00- 12.30 e su appuntamento