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...uno spettacolo dal sapore anni '70, con riferimenti che fanno pensare ai poeti bohemien, nonche' alla vita del musicista dallo stile debosciato con al centro le droghe, il sesso e i soldi. Non sappiamo quanto questo sia vero, ma ricalca comunque lo stile delle rockstars dei tempi di Lou Reed, dei Velvet Underground e di Iggy Pop...
La psichedelia anni '70 incontra il rock del 2000
Special Guest COUSTEAU
Dopo Torino e Venezia il tour italiano dei Dandy Warhols arriva anche a Milano e sbarca
al Rainbow in uno spettacolo dal sapore anni '70, con riferimenti che fanno pensare ai
poeti bohemien, nonché alla vita del musicista dallo stile debosciato con al centro le
droghe, il sesso e i soldi.
Non sappiamo quanto questo sia vero, ma ricalca comunque
lo stile delle rockstars dei tempi di Lou Reed, dei Velvet Underground e di Iggy Pop,
tutti riferimenti musicali dei Dandy Warhols. Ad accompagnare i Dandy Warhols nei loro
concerti la sorprendente band inglese dei Cousteau le cui atmosfere retrò hanno ammaliato
la critica di tutto il mondo.
La band americana di Courtney Taylor raggiunge il successo nel 1997, aiutata da
un singolo, "Not If You Were The Last Junkie On Earth", che grazie ad una melodia
azzeccatissima e ad un video dalla ambientazione pop, di chiaro stile "Warholiano",
metteva in luce gli effetti della droga sulla persona, deridendo la figura del "tossico"
che alla fine si ritrovava in un bagno psichedelico a vomitare, un video esilarante
per le immagini, ma pesantissimo per i contenuti. Il brano "Not If You Were The Last
Junkie On Earth" era tratto dal secondo album della band, "The Dandy Warhols Come Down...",
il primo per una major come la Capitol Records.
Dallo stesso disco era poi stato estratto anche "Everyday should be a Holiday", una ballata
divertente che non a caso è stata inserita nella colonna sonora del film comico
"Tutti Pazzi Per Mary" con Cameron Diaz.
Non bisogna comunque credere che la musica dei Dandy Warhols sia tutta divertente o giocosa,
infatti presenta degli aspetti oscuri e decisamente psichedelici, diventando talvolta anche
suadente ed estremamente sensuale, grazie alla voce di Courtney Taylor così profonda da
ricordare tantissimo un Lou Reed o un Iggy Pop dei bei tempi.
Dopo il fortunato "...Come Down" del 1997 sono seguiti per la band tre anni di silenzio
che l'hanno portata alla creazione di "Thirteen Tales From Urban Bohemia" uscito
nel giugno 2000. Questo ultimo album li ha proposti tra i migliori ambasciatori della
cultura indie rock "made in England", anche se paradossalmente loro sono americani.
Anche in questo caso ai due singoli estratti dall'album, "Get Off" e "Bohemian Like You",
sono state abbinate delle immagini divertenti e poco "commerciali", se nel caso di
"Get Off" si vedeva il gruppo a cavallo per le strade di New York, in "Bohemian Like you"
la musica della band provocava allucinazioni ai protagonisti del video che vedevano nudi
i loro interlocutori. Una volta ancora i Dandy Warhols hanno voluto scioccare il pubblico
a scapito della loro esposizione sulle reti TV che hanno finito per trasmettere il video
solo nelle ore notturne, per "l'alto contenuto erotico".
E' appena uscito il nuovo singolo "Godless" di cui è stato realizzato un video divertente
che concentra l'attenzione sul fascino di Courtney Taylor che senza dubbio farà strage di
fans. Nelle tracce presenti sul singolo c'è anche un remix di "Godless" fatto da 3D dei
Massive Attack, il gruppo più importante della scena trip-hop mondiale.
Quello che i Dandy Warhols riescono meglio a fare è sintetizzare il percorso del rock
dagli anni settanta fino ai giorni nostri in una maniera originale ed inedita con una
dose di umorismo dal sapore noir che li fa apprezzare da un pubblico eterogeneo per cultura
e generazione, da chi c'era quando i Velvet Underground erano attivi a chi non era
neppure nato quando il gruppo di Nico e Lou Reed rappresentava al meglio il mondo del
rock mondiale.
Formazione: Courtney Taylor: voce, chitarra, Peter Holmstrom: chitarra; Zia McCabe:
tastiera e basso; Brent DeBoer: batteria, coro.
Ad aprire l'esibizione di Courtney e compagni ci penseranno i Cousteau, band londinese
che ha stregato la critica internazionale con il suo sound che va a rievocare atmosfere
anni '40, ottenute con l'utilizzo di trombe, contrabbasso e microfoni d'annata.
Romantici e malinconici, usano la tristezza come sensazione per arrivare al cuore del
pubblico e trascinarlo in una ipnosi musicale veramente unica.
Prezzo: £.25.000 + diritti di prevendita
Inizio ore 20.00
Per informazioni:
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