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19/3/2001

Don Quijote junior

Teatro Sala Ratti, Legnano (MI)

Delle volte in teatro viene rappresentata la vita. In questo caso Don Quijote è la finzione: è il teatro stesso. La messinscena risente dei criteri di circolarità del testo, dal momento che nessuna via d'uscita è permessa al personaggio. Punti di fuga non ve ne sono. Dalla trincea che lo circonda, no, non si può fuggire: cosa lo aspetta di là, sopra i sacchi, in quinta? La soluzione che solo l'abbandono della finzione teatrale può consentire. Ma siamo a teatro: non c'è fuga nella letteratura, nei libri che divengono assassini, niente fuga nell'alcool nelle droghe. Niente via d'uscita neppure - somma crudeltà - nel desiderio finale di abbandonare la finzione teatrale.

DQJ è l'adattamento di un disadattato. E' l'adattamento di un testo, il Don Chisciotte originale, che racconta dell'impossibilità di adattamento di un disadattato: Don Alonso Chisciano alias Don Chisciotte. Adattare un testo è sempre possibile (mentre adattare un disadattato non lo è mai), ma occorre tener conto delle sedimentazioni che ormai il testo porta con sé. Per questo motivo gli autori accreditati di questo lavoro sono ben cinque: Cervantes ovviamente, Borges che scrisse del Don Chisciotte in più di un saggio e racconto, Pierre Ménard che in uno di questi racconti è autore (inventato!) di una riscrittura (non copiatura), parola per parola, del Don Chisciotte quattro secoli dopo, Bignamini e Walliser che sono gli autori di questo adattamento per il teatro.

Da Cervantes, Borges, Ménard. Drammaturgia di Paolo Bignamini e Tomaso Walliser. Musiche originali composte e realizzate da Tomaso Walliser. Assistente alla regia: Carlo Grassi. Regia di Giorgio Almasio e Paolo Bignamini.

Teatro Sala Ratti, Corso Magenta 9, Legnano, Tel.0331.597988, Fax.0331.597988

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