Fondazione Peano
Cuneo
corso Francia, 47
0171 603649 FAX 0171 603649
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Guido Pecci
dal 25/5/2006 al 9/6/2006
Martedi'-sabato, ore 16-19

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Fondazione Peano



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Guido Pecci



 
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25/5/2006

Guido Pecci

Fondazione Peano, Cuneo

In mostra disegni, dipinti eseguiti ad olio, bitume, tempera su carta, oltre che su tavola e su tela (anche di grandi dimensioni), e sculture in terracotta, poste all’interno di box in plexiglass e disposte in sequenza sulla parete.


comunicato stampa

anno(t)tando

a cura di Enrico Perotto, Loredana Rea, Franca Zoccoli

Disegni, dipinti eseguiti ad olio, bitume, tempera su carta, oltre che su tavola e su tela (anche di grandi dimensioni), e sculture in terracotta, poste all’interno di box in plexiglass e disposte in sequenza sulla parete, sono realizzazioni proposte in mostra da un giovane artista che sa sedurre con immediatezza espressiva e le cui immagini interagiscono con il codice sonoro, grazie alla diffusione di “Attese", una composizione di suoni ed elaborazioni elettroacustiche creata appositamente per l’esposizione da Massimiliano Cerroni.

La Fondazione Peano presenta gli ultimi risultati della ricerca artistica di Guido Pecci, pittore e incisore nato ad Alatri (FR) nel 1975, incentrati su un ciclo di opere eseguite tra il 2004 e il 2006, che sviluppano il tema della recente personale intitolata La casa di Giulia, curata da Loredana Rea e allestita presso la galleria Studio Arte Fuori Centro di Roma. Anno(t)tando e' una mostra costituita da opere di varia caratteristica tecnica, tutte attraversate, come scrive Enrico Perotto nel catalogo della mostra, “da uno spirito visionario, che si ritrova anche nelle illuminanti scritture poetiche dell’artista, in cui si condensano i risvolti psicologici delle vicende umane figurate con segni e colori.

Le immagini costruite appaiono come pagine slabbrate di un diario intimo, riempite di forme evanescenti, erose da graffi, attraversate da sgocciolamenti, macchie e schizzi di colore, segnate da ombre profonde, da tonalita' timbriche cupe, se non proprio drammatiche, dal sapore di antichi graffiti romani o pompeiani, prim’ancora che di graffiti contemporanei metropolitani, in cui si incunea o trapela un misterioso impasto di eros sublimato e di narrazione da pulp fiction, impaginato in sequenze pittoriche di forte impatto emotivo, dense di richiami alla grafica fumettistica e alla cultura delle immagini popolari, non lontane da quelle combinate in 'linguaggio magico' da Gastone Novelli o dalla scrittura in movimento che diventa pittura di Cy Twombly". Per Loredana Rea, Pecci ha dato vita a “immagini totalmente immerse nel tessuto del colore e imbrigliate in una rete di segni, che le circondano, le assediano, le braccano fino quasi a soffocarle, per poi lasciarle libere di mostrarsi nella loro incontenibile flagranza e riacquistare un peso gravitazionale e un senso che sembravano aver perduto o, forse, non aver mai posseduto". E secondo Franca Zoccoli, il fare pittura di Guido “diventa elaborazione di memorie-reperti, personali o sottratti alla storia; diventa composizione di frammenti, dato che solo in piccole schegge la realta' e' ormai percepita".

Vernissage: venerdi' 26 maggio, ore 18

Fondazione Peano
Corso Francia, 47 - Cuneo
Orario: Martedi'-sabato, ore 16-19
Ingresso gratuito

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