Youtopia: un gioco nella stessa parola, un esperimento di comunicazione, una rappresentazione allegorica dei rapporti umani. E anche il titolo del ciclo di scatti fotografici e video installazioni esposte, le opere sono divise in tre atti.
Youtopia
Youtopia e' un gioco nella stessa parola, un esperimento della subliminale ed enigmatica comunicazione degli essere umani, una rappresentazione allegorica dei rapporti umani.
Questo il titolo del ciclo di scatti fotografici e video installazioni di Davide Balliano: le opere, divise in tre atti, sono interpretate proprio come fosse un’opera, nonche' lo stesso dramma tragicomico che e' l’esistenza umana. E' l’inquieto quanto asettico e suggestivo spazio espositivo Pasticceria De Santis di Via Tortona, ex laboratorio dolciario oggi concept lab, ad accogliere le immagini e le installazioni, gli elementi in marmo e gli organismi ex-viventi di cuore e cervello.
Atto I: racconta il rapporto che ognuno di noi ha con la propria solitudine.
Atto II: indaga il rapporto tra madre e figlio, come antitesi della solitudine e quindi come superamento del primo atto. L’amore materno e' per antonomasia un amore gratuito, incondizionato, spontaneo. Qualunque cosa un figlio compia nella propria esistenza, di qualunque macchia si possa sporcare, la madre provera' sempre un bene assoluto verso la propria creatura, anche quando si mostrera' nella sua parte piu' cruda, crudele e nera.
Atto III: rappresenta i rapporti interpersonali e ne svela i limiti, raffigurando i protagonisti, come ciechi, desiderosi di prendersi cura l’uno dell’altra (la relazione a due tra uomo e donna, come archetipo del rapporto interpersonale), ma nello stesso tempo, fortemente decisi a non vedere davvero l’altro, a non volerlo ascoltare, a non volerlo comprendere. I rapporti umani sono cosi' inficiati da tante incomprensioni, regolati da sentimenti di dipendenza e controllo, gestiti attraverso la costruzione di esercizi di potere e paura, in una costante ambivalenza tra chi sia realmente il carnefice e chi ne sia la vittima.
“Un giorno un artista che ammiro molto, mi disse che la strada piu' semplice per una proficua ricerca culturale e' seguire la propria ossessione. La mia, e' la vita e il suo esatto opposto, la morte e il mio lavoro e' la continua e costante ricerca e comprensione per descriverle producendo immagini, come unico ed universale linguaggio per la comprensione dell’essere umano. La fotografia e' il mezzo di espressione a me piu' congeniale, amo la possibilita' di una riproduzione oggettiva della realta', rifiutandone qualsiasi velleita' documentaristica. I miei lavori non sono documenti ne' trascrizioni di aspetti reali del mondo, ma metafore della vita reale." D.Balliano
Davide Balliano e' nato a Torino nel dicembre 1983. Nel capoluogo piemontese studia e si diploma in arti grafiche. Nel 2002 si trasferisce a Milano dove ottiene un secondo diploma in fotografia presso il C.f.p Riccardo Bauer. Da giugno 2004, grazie ad una borsa di studio annuale, risiede per un anno presso Fabrica, il centro di ricerca creativa del gruppo Benetton. Attualmente vive e lavora a Milano.
La mostra e' accompagnata dal testo critico di Marta Casati.
Pasticceria De Santis
via tortona 28 - Milano