Piermaria Agostini
Manuela Balint
Michele Bazzana
Giorgia Boller
SergeY Bratkov
Stefano Cagol
Lorenzo Commisso
Virginia Di Lazzaro
Stefan Heinrich Ebner
Luca Gabrielli
Interno Tre
Melania Lanzini
Elisabetta Novello
Alessandro Pascoli
Stefano Pasquini
Daniela Perego
Robert Pettena
PRUFRock
Davide Skerlj
Lara Trevisan
Paolo Toffolutti
In esterno, nella cornice arborea del parco che per 5 notti ospitera' artisti, opere e pubblico. Un ideale contesto per riflettere sulla tematica indicata dal titolo: la tortura in senso lato. I visitatori saranno immersi in un contesto di natura e tecnologia integrate con videoproiezioni di 20 artisti italiani e di diversi paesi europei, introdotti dal curatore Paolo Toffolutti.
giunglaVideo_settimana del videoraduno
Piermaria Agostini
Manuela Balint
Michele Bazzana
Giorgia Boller
SergeY Bratkov
Stefano Cagol
Lorenzo Commisso
Virginia Di Lazzaro
Stefan Heinrich Ebner
Luca Gabrielli
Interno Tre
Melania Lanzini
Elisabetta Novello
Alessandro Pascoli
Stefano Pasquini
Daniela Perego
Robert Pettena
PRUFRock
Davide Skerlj
Lara Trevisan
A cura di Paolo Toffolutti
Nel Parco Di Toppo Florio a Buttrio (UD) e' in preparazione la mostra d'arte contemporanea Torture Garden, evento notturno, in esterno nella cornice arborea rappresentata dal parco stesso. Un parco pubblico aperto per cinque notti da giovedi' 20 a lunedi' 24 luglio, ore 21-24, per ospitare artisti, opere e pubblico della notte.
Organizzata da Neo associazione culturale di Udine con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Assessorato all’Istruzione e Cultura e del Comune di Buttrio, in collaborazione con il Mittelfest di Cividale del Friuli e lo Spac di Buttrio e curata da Paolo Toffolutti. L'inaugurazione e' prevista per le ore 21 del 20 luglio con un intervento di Moni Ovadia che fara' seguito a quello delle autorita'.
Mostra-raduno che vuole dare ospitalita' alle pratiche di ricerca piu' attuali del linguaggio: il video spurio, mondano, di diffusione di massa, amatoriale, sperimentale. L'ambiente tonificante sara' un ideale contesto per riflettere sulla tematica indicata dal titolo, la tortura intesa in senso lato.
Tema quanto mai attuale e non solo per la guerra irachena e per Guantanamo. Esistono situazioni che appartengono al vissuto "civile" di pacifici paesi occidentali dove l'esperienza quotidiana stessa, in primis quella del lavoro, puo' acquisire connotati di tortura quantomeno psicologica. Ovunque si diano relazioni umane l'esperienza della tortura e' possibile e talvolta e' la norma. Tortura come irrisolta pratica della cultura che s’interroga sui limiti e sulle conflittualita' che derivano dalle dicotomie pubblico/privato, legale/illegale - in occidente quanto in oriente - e che coinvolgono l’ambiente (il parco), il patrimonio architettonico (la villa), il pensiero (le culture).
Lavoro, salute, amicizia, amore … possono essere completamente alterati dall’atto o dalla filosofia della tortura esercitata consapevolmente od inconsapevolmente, nascosta od esibita, ma soprattutto generante una dipendenza reiterata nel tempo tale da stabilire un’attesa tra vittima e carnefice che, anche se non perfettamente consenzienti, si ritrovano uniti nella rappresentazione dei rispettivi ruoli. Con regolarita' gli spettacoli tv ed home video impongono una dose quotidiana di tortura: turbano il nostro immaginario, lo violentano ed al contempo ingenerano assuefazione, inducono un desiderio di trauma ed orientano l’attenzione solo verso immagini ancora piu' choccanti, piu' corrosive, piu' volgari. Senza soluzione di continuita' tra fiction e realta', il desiderio viene coltivato in serra ed accresciuto. Opere cinematografiche e della video arte riflettono tale stato dell’immaginario ed elaborando l’atto e la filosofia della violenza, li disvelano nella consapevolezza critica del soggetto.
I visitatori si ritroveranno immersi in un contesto di natura e tecnologia integrate dove, tra i fondali arborei, emergeranno le video-proiezioni dei venti artisti provenienti dall'Italia e da diversi paesi europei che, seguendo un preciso calendario, saranno introdotti da Toffolutti e disponibili ad interagire con il pubblico. Il costante variare delle loro proposte modifichera' quotidianamente l’assetto della mostra, insinuandosi nel dominio del vegetale con l’effimera vibrazione delle immagini video. Ogni sera la mostra sara' diversa dalle precedenti sia per l'introduzione di nuovi artisti, sia per la proposta di nuove opere degli artisti gia' presentati.
E’ un percorso di mostra estremamente osmotico dove pubblico ed autori si interscambiano, creando un programma rappresentativo della duttilita' del mezzo. Una serie di postazioni video allestite nel parco renderanno possibile la programmazione delle immagini, che potra' essere continuamente modificata dagli autori stessi presenti per visionare e commentare i materiali proposti.
Nell'anno della morte di Nam June Paik, artista iniziatore della video-arte, pare un buon modo di rendergli omaggio il citare la sua opera Giunglavideo collocando in un contesto vegetale la tecnologia comunicativa che piu' di ogni altra ha contribuito al cambiamento della societa' e della cultura globale. Non a caso Giunglavideo e' il sottotitolo della rassegna.
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Assessorato all’Istruzione Cultura Sport Politiche della Pace e della Solidarieta'
Comune di Buttrio
neo associazione culturale_udine
in collaborazione con:
Mittelfest _CIVIDALE DEL FRIULI
Spac_BUTTRIO
L'inaugurazione 20 luglio ore 21 con un intervento di Moni Ovadia che fara' seguito a quello delle autorita'.
Buttrio (UD)
Parco di Toppo Florio via Sottomonte, 17
20 - 24 luglio 2006 ore 21.00 - 24.00