Museo d'Arte Contemporanea di Lissone MAC
Lissone (MB)
viale Padania, 6
039 2145174 FAX 039 461523
WEB
Oltre il reale
dal 8/9/2006 al 14/10/2006

Segnalato da

Museo d'Arte Contemporanea




 
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8/9/2006

Oltre il reale

Museo d'Arte Contemporanea di Lissone MAC, Lissone (MB)

Tre artisti dell’immaginario lombardo. Opere di Luigi Regianini, Luciano Romagnoni e Danilo Sanvito. La mostra e' introdotta da una presentazione di Andrea Rognoni, che sottolinea il fatto che questi artisti si muovono “tra realta', iperrealta' e surrealta', non senza spunti di metafisica, attraverso scelte stilistiche di particolare lucidita'".


comunicato stampa

Tre artisti dell’immaginario lombardo

Il Museo d’arte contemporanea di Lissone propone la mostra “Oltre il reale. Tre artisti dell’immaginario lombardo" che comprende opere di Luigi Regianini, Luciano Romagnoni e Danilo Sanvito.

La mostra e' accompagnata dal 4 numero di QL, i “Quaderni del Museo", introdotta da una presentazione di Andrea Rognoni, Presidente di Arte Nord e Direttore del Centro regionale di cultura lombarda, che sottolinea il fatto che questi artisti si muovono “tra realta', iperrealta' e surrealta', non senza spunti di metafisica, attraverso scelte stilistiche di particolare lucidita'".

Cosi' Rognoni presenta i tre artisti: “Luigi Regianini, fondatore di Arte Nord e vero e proprio protagonista del surrealismo lombardo, parte da un reale abnorme, da paesaggi pampsichici, da orizzonti umani di gusto teratomorfo, per dilatare particolari che devono suscitare sgomento e sbalordimento al fine di comprendere, quasi alla Jonesco, l’assurdita' ontologica dell’esistenza e dell’esperienza planetaria. In lui la sclerosi delle forme naturali , sempre gestita con tratti nitidi e per certi versi classicheggianti, si associa ad un forte portato fabulistico, legato soprattutto alle tradizioni narrative lombardovenete di un Bontempelli o un Buzzati, non senza esiti estetici accostabili al grande Nord di un Bosch e (pensando al cinema) di un Bergmann, in opposizione strutturale e identitaria alla luce mediterranea di Dali'.

Luciano Romagnoni, artista estremamente eclettico nella sua formazione, gia' presente al Terragni di Lissone con opere iperrealistiche su Venezia e il paesaggio padano, porta qui lo stock completo delle sue opere ispirate alla rivisitazione di alcune sculture classiche e rinascimentali, ritratte con la tecnica del pastello laccato in modo di esaltare la plasticita' delle forme alla ricerca di un volto del reale carico di sontuosa spiritualita'. Mitologia e religione acquistano cosi' un significato nuovo, dalla Venere di Milo fino al Nettuno di Bernini, che tende ad astrarre le opere dai relativi contesti cronologici e stilistici per farli convergere verso un comune Olimpo dove la lucentezza della carne e delle vesti diventa motivo di stupore e straniamento dalla mediocrita' della vita quotidiana.

Danilo Sanvito, lissonese, rispetto agli altri due “colleghi", si situa in una dimensione di piu' sofisticata indagine simbologica, che, giovandosi di uno straordinario gioco cromatico, approccia i segreti piu' alti della storia delle religioni umane, mostrando tra l’altro una raffinata conoscenza degli archetipi esoterici. “Dio geometrizza" sembra ammiccare Sanvito, proponendoci nelle sue opere una complessa scala di figure geometriche, intrecciate in teoremi che parlano di principi divini e scelte antropologiche: dalla Genesi all’Apocalisse, veniamo portati per mano nel cuore delle occulte cose, in un misto di candore e veggenza.

Museo d'Arte Contemporanea
viale Padania, 6 - Lissone (MI)

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