Palazzo delle Esposizioni
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Pollini e la sua musica
dal 9/5/2001 al 11/5/2001
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Segnalato da

Dario Santarsiero




 
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9/5/2001

Pollini e la sua musica

Palazzo delle Esposizioni, Roma

Il ritratto di un artista, Maurizio Pollini, dai primi passi alle ricerche attuali, con tutto il ventaglio del suo repertorio, da Chopin a Nono: e' questa la proposta dello Speciale 'Pollini e la sua musica' di Nino Criscenti, con Sandro Cappelletto, che e' stato trasmesso in due puntate da Raitre. Risultato di un lungo lavoro di riprese e di ricerca, lo Speciale ricostruisce la carriera di un grande interprete musicale attraverso testimonianze e documenti inediti o rari e soprattutto con le parole di Maurizio Pollini, raccolte nelle occasioni piu' diverse.


comunicato stampa

Il ritratto di un artista, Maurizio Pollini, dai primi passi alle ricerche attuali, con tutto il ventaglio del suo repertorio, da Chopin a Nono: è questa la proposta dello Speciale 'Pollini e la sua musica' di Nino Criscenti, con Sandro Cappelletto, che è stato trasmesso in due puntate da Raitre domenica 11 e domenica 18 Febbraio alle 12,35. Risultato di un lungo lavoro di riprese e di ricerca, lo Speciale ricostruisce la carriera di un grande interprete musicale attraverso testimonianze e documenti inediti o rari e soprattutto con le parole di Maurizio Pollini, raccolte nelle occasioni più diverse, in casa sua a Milano, durante un periodo di vacanza a Pesaro, a Londra dopo un concerto, alla Scuola di Musica di Fiesole nel corso di un incontro con gli allievi.

A Salisburgo sono state filmate le prove di due concerti con musiche di Mozart e Monteverdi, ma nel programma Pollini è al pianoforte con diversi autori, da Schumann a Stockhausen, da Beethoven a Boulez, in registrazioni di vari periodi. Tra questa un documento storico, mai visto in Italia; un Pollini diciottenne che suona Chopin a Varsavia nel corso pianistico del 1960 che lo proclamò vincitore e lo rivelò al pubblico internazionale. Storica è anche la registrazione del quinto concerto di Beethoven all'interno di una fabbrica occupata a Genova nel Gennaio 1972.

Nel montaggio, le musiche si integrano alle testimonianze nel delineare la personalità di Pollini, in cui convivono rigore e passione, curiosità intellettuale e partecipazione civile. Il ritratto dell'artista che l'autore propone è inquadrato nel contesto storico e culturale del paese e in particolare della città di Pollini.

È la Milano dei primi anni 50 a fare da sfondo al racconto della formazione e alla descrizione dell'ambiente familiare, in cui la musica aveva un posto essenziale. Intervengono, in questo primo capitolo, tra gli altri, l'architetto Vittorio Gregotti, il compositore Giacomo Manzoni e i giornalisti Leonardo Pinzauti e Rubens Tedeschi.

È la Milano dell'autunno caldo e di Piazza Fontana quella che accompagna gli anni della ricerca musicale e della scoperta della politica dopo l'incontro con Luigi Nono; anni ricordati da vari interventi, tra i quali un'intensa testimonianza di Nuria Schoenberg Nono, raccolta a Venezia, che si integra con uno straordinario documento filmato, in cui si vede Pollini nella prima esecuzione di 'Sofferte onde serene', che Nono aveva scritto per lui. Di grande emozione anche l'episodio del concerto non dato perché a Pollini fu impedito di leggere un documento contro i bombardamenti americani sul Vietnam.

È la Scala di Paolo Grassi a rappresentare l'epoca dei concerti per i lavoratori studenti, cui Pollini collaborò fin dall'inizio insieme con Claudio Abbado che interviene nel programma in diversi momenti. Tra le 'cose importanti' che quella generazione di musicisti ha fatto, Abbado ricorda l'esperienza di Musica/ Realtà nei capannoni industriali, nelle biblioteche e nelle palestre di Reggio Emilia e provincia alla ricerca di un pubblico nuovo.

Particolare risalto viene dato alla passione di Pollini per la musica contemporanea e alla sua azione per favorirne la diffusione. Il pianista ne parla a lungo con i giovani allievi della Scuola di Musica di Fiesole. Intervengono su questo punto anche il musicologo Piero Rattalino e il compositore Salvatore Sciarrino, di cui sia ascolterà un'opera scritta per Pollini ed eseguita in prima mondiale a Londra sotto la direzione di Pierre Boulez.

Gli anni 80 si aprono con un¹esperienza rimasta unica: la direzione d'orchestra con un'opera di Rossini, 'La donna del lago', al Festival di Pesaro. Ne parla Gae Aulenti che Pollini volle come scenografa e regista.

Gli anni 90 sono all'insegna degli accostamenti inconsueti di epoche e generi proposti a Salisburgo, con ciui Pollini continua a fare ricerca, a interrogarsi, a esplorare l'universo musicale. Un'importante testimonianza su questo punto è data dal direttore dei concerti di Salisburgo, Hans Landesmann. Vediamo Pollini nel Mozarteum fare musica insieme con Salvatore Accardo e Rocco Filippini e poi con i fiati dell'Ensemble Wien-Berlin.

Il programma si conclude con le prove del concerto con i madrigali di Monteverdi. Vediamo Pollini alle prese con il clavicembalo, il suo suono e i suoi limiti e con il fortissimo e il pianissimo delle voci dei cantanti. È un lungo racconto sul modo in cui Pollini concepisce l'interpretazione musicale. Si percepisce la tensione intellettuale, lo stesso sforzo fisico nello scavo del testo musicale, in una ricerca che non ha mai fine. Il programma si chiude sulle prove ancora in corso con Pollini che si raccomanda per un pianissimo.

Giovedì 10 Maggio ­ ore 21,00
Venerdì 11 Maggio ­ ore 19,00

Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale 194 Roma, Sala multimediale (ingresso via Milano 9A)
Informazioni: tel. 06-48941230
Ingresso libero

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