L'Associazione Culturale ONLUS "Artemisia", proseguendo nella propria opera d'iniziative culturali ed artistiche, ha il piacere di presentare una mostra collettiva. E' questa la seconda performance del piu' vasto progetto "On the road image", una serie di esposizioni che verranno ospitate nei siti piu' originali ed inusuali all'arte.
L'Associazione Culturale ONLUS "Artemisia", proseguendo nella propria opera d'iniziative culturali ed artistiche, ha il piacere di presentare una mostra collettiva.
E' questa la seconda performance del più vasto progetto "On the road image", una serie di esposizioni che verranno ospitate nei siti più originali ed inusuali all'arte.
Il tema dominante, di questo particolare evento, è la musica che fa da filo conduttore tra le più diverse espressioni artistiche: pittura, fotografia, installazioni, musica.
Valeria Boccarossa, Irene Manco, Nicca Iovinella e Marzia Fiore: quattro artisti che hanno sapientemente e magistralmente concretizzato ciò che la musica può infondere nell'Io. Ciò non deve suscitare meraviglia: "Artemisia" ha affidato un così difficile compito a quattro donne dotate, non solo di talento, ma altresì di notevoli capacità espressive convogliate in un non facile connubio di tecnica e sensazioni.Tutte hanno sperimentato, durante la loro formazione, diverse tecniche artistiche ed hanno avuto modo di scegliere e maturare in quella che più era loro consona in questa occasione.
Valeria Boccarossa non ha bisogno di materiali sofisticati o tecnologici per trasmettere, ad un attento osservatore, la parte più recondita della sua complessa psicologia. Irene Manco preferisce vestire le sue fotografie di una latente ed impercettibile vena malinconica. Nicca Iovinella, al pari di un illusionista, sa farsi accompagnare nel suo travolgente e fantastico sogno liberatorio. Marzia Fiore, pur nell'assenza di forme ben delineate, allieta l'occhio più intransigente tuffandolo in una dimensione costellata di multiformi impressioni cromatiche. Una mostra, quindi, densa di emozioni visive ma non solo; le calde note del sassofonista Giovanni Sorvillo aiuteranno a tradurre la percezione visiva in ricezione sonora.
Fatima Giordano
Chiostro del convento di San Francesco, Sorrento