Lo spazio BASE / PROGETTI PER L'ARTE, dopo la mostra / performance degli artisti australiani Nixon e Fusinato, conferma l'attitudine all'indagine di territori ben noti alla scena artistica internazionale ma poco conosciuti o rappresentati in Italia, proponendo la mostra personale dell'artista austriaco Ingo Springenschmid (Salzburg,1942).
Ingo
Springenschmid,
ENTLANG DER
MITTE, 1998
Künstlerhaus
Palais Thurn und
Taxis / Bregenz
Lo spazio BASE / PROGETTI PER L'ARTE, dopo la mostra / performance degli artisti australiani Nixon e Fusinato, conferma l'attitudine
all'indagine di territori ben noti alla scena artistica internazionale ma poco conosciuti o rappresentati in Italia, proponendo la mostra
personale dell'artista austriaco Ingo Springenschmid (Salzburg,1942).
Nell'installazione creata per BASE, Ingo Springenschmid, usa dei caratteri tipografici in legno e una traccia di inchiostro colata in un
plexiglas trasparente.
I caratteri compongono le scritte speculari NO e ON che non hanno apparente significato ma lette di seguito creano la parola NOON
(mezzogiorno, in inglese).
Questa diviene una citazione dal poeta Jean Paul (1763-1825) - di cui è in corso una pubblicazione curata dall’artista - che considerava
il mezzogiorno l’ora più buia, la più notturna, il vuoto assoluto.
In contrasto con l’apparente non significato di ON e NO, la simulazione NOON indica una stasi, ma anche similitudine temporale e
identificazione irreale (la traccia d’inchiostro aggiunta ne è un’allusione).
Questo progetto rappresenta per l’artista uno sviluppo ulteriore di un modulo creato nel 1992 in occasione della mostra personale
al Künstlerhaus Palais Thurn und Taxis di Bregenz "HAUS MITTAG UNTERTAG", del frattale "VON AN ZUVOR" realizzato nella
Galleria Awangarda di Wroclaw nel 1997 e della scritta "ENTLANG DER MITTE" realizzata sempre alla Künstlerhaus Palais Thurn
und Taxis, nel 1998.
NO
ON
Alla base del mio progetto c’è il carattere tipografico che in quanto oggetto si sottrae a qualsiasi significato e interpretazione. Esso
diviene l’oggetto di partenza del mio lavoro. Nell'installazione gli "oggetti" N e O formano una costante e attraverso il loro riflettersi e
specchiarsi producono un codice simultaneo, che nel sottrarsi a ogni comunicazione, rappresenta in fondo un’antinomia formale.
La reciproca e esplicita rappresentazione su due livelli, con l’obiettivo della determinazione delle costanti, mette in luce la
parizione del parallelismo concetto - mezzo.
Questa conformità della non-conformità è nascosta e allo stesso tempo introdotta solo dalla combinazione, dal collegamento
mmediato dei due protagonisti alfabetici. Attraverso la divergenza dei segnali (FUNZIONE) la costruzione esperisce quella
differenziazione spaziale minima, quella gradazione e sfumatura che non risulta affatto dalla costruzione e dalla sua
rappresentazione visiva -tre linee e un ovale-. Risultato: uno scambio di piani che di volta in volta, attraverso il pre-ordinato e il
pre-posto come ‘dietro’, viene relativizzato come post-ordinato e post-posto in quanto ‘avanti’.
Ciò che agisce come anagramma sul piano della negazione - dell’astratto (RISULTATO) NO e dell’altrettanto astratto (MEZZO) ON -
continua a rimandare all’impossibilità della raffigurabilità - cioè del non disegnabile - delle due costanti. Il risultante NOON (dato dal
rocesso di collegamento NO-ON) e il gesto manuale equivalgono a un abisso totale.
Jean Paul (1763-1825) (su alcuni aspetti della sua opera è in corso una pubblicazione dell’artista) considerava il Mezzogiorno l’ora
più buia, la più notturna, il vuoto assoluto. In contrasto con l’astoricità del NO e in contrasto con l’ON, raffrontato a sistemi di
elazioni, la simulazione NOON significa stasi, ma anche similitudine temporale e identificazione irreale (la traccia d’inchiostro
aggiunta ne è un’allusione).
La sequenza letterale NOON contiene e estingue dunque coerenza e antagonismo in eguale misura.
La mostra di BASE rappresenta per me un ulteriore sviluppo del modulo creato nel ‘92:HAUS-MITTAG-UNTERTAG (Mostra al
Palais Thurm und Taxis, Kunstlerhaus Bregenz) e del frattale VON AN ZUVOR (Galleria Awangarda, Wroclaw 1997).
All’interno di questa concezione testo-immagine-testo si deve considerare anche la costruzione della riga: "ENTLANG DER MITTE"
Palais Thurm Und Taxis, 1998).
Il presente progetto è stato creato e realizzato appositamente per BASE.
INAUGURAZIONE: MARTEDÌ 21 MARZO ALLE ORE 18
VIA SAN NICCOLÃ’ 18R / 50125 FIRENZE
MARZO / APRILE 2000 / DAL MARTEDÌ AL SABATO ORE 17/20 / FINO AL 20 APRILE 2000
IN COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE TESECO PER L'ARTE, PISA