Teatro Arsenale
Milano
via Cesare Correnti, 11
02 8321999 FAX 02 8375896
WEB
Casi
dal 3/6/2001 al 22/6/2001
02 8321999
WEB
Segnalato da

Maria Eugenia d'Aquino




 
calendario eventi  :: 




3/6/2001

Casi

Teatro Arsenale, Milano

Casi e' una partitura per tre musicisti e due voci recitanti. Lo spettacolo si basa e trova il suo perno centrale nel racconto dell'autore russo Daniil Charms Starucha (La vecchia), sorta di esilarante thriller dalle tinte grottesche ambientato nella Pietroburgo del 1930. Il mondo poetico di Charms si anima, prende forma e "risuona" di una inconfondibile prosa smozzicata, fortemente ritmata. Cio' ha suggerito che in questo spettacolo la musica acquistasse un ruolo naturale di assoluta centralita', diventando parte attiva e strutturante della narrazione.


comunicato stampa

tratto da un racconto di Daniil Charms
adattamento e regia di R. M. Magherini
con Riccardo Magherini, Valentina Colorni, Samuel Cereghini- tastiere, Nicola Lanni - percussioni, Gabriele Palimento - contrabbasso
musiche: Damiano Della Torre
disegno luci: Fulvio Michelazzi
assistente alla regia Valentina Colorni
produzione Teatro Arsenale


Casi è una partitura per tre musicisti e due voci recitanti. Lo spettacolo si basa e trova il suo perno centrale nel racconto dell'autore russo Daniil Charms Starucha (La vecchia), sorta di esilarante thriller dalle tinte grottesche ambientato nella Pietroburgo del 1930.
Il mondo poetico di Charms si anima, prende forma e "risuona" di una inconfondibile prosa smozzicata, fortemente ritmata. Ciò ha suggerito che in questo spettacolo la musica acquistasse un ruolo naturale di assoluta centralità, diventando parte attiva e strutturante della narrazione: Casi procede così in continui scambi e interazioni tra la voce narrante del protagonista e i musicisti-attori, in scena con i loro strumenti.

Daniil Ivanovic Juvacev nasce a Pietroburgo nel 1905. Il padre era stato deportato e mandato al confino per la sua appartenenza al gruppo rivoluzionario populista Narodnaja Volija. Precocissimo nel suo interesse per la poesia compone i primi versi nel 1922, firmandosi con quello che poi resterà per sempre il suo pseudonimo, Charms. Nel 1926 entra a far parte dell'Unione dei Poeti e, nello stesso anno, da vita col poeta Aleksandr Vvedenskij al gruppo Oberiu, Unione dell'arte reale. Il gruppo avrà vita breve, si scioglierà nel 1930, fra polemiche e violenti attacchi: nel 1931 Charms viene arrestato e mandato al confino per diversi mesi. L'inclinazione verso la prosa si manifesta attorno al 1937: Sluçai (Casi) è una raccolta di racconti-schegge scritti in diversi anni e Starucha (La vecchia) il suo racconto più completo e articolato. Charms muore nel 1942, dichiarato incapace di intendere e di volere, in una clinica psichiatrica che a tutt'oggi non è stato possibile individuare. Nel 1956 ha avuto luogo la sua riabilitazione post mortem. La sua opera è pubblicata in Italia dalla casa editrice Adelphi.

"Daniil Charms - poeta russo prolifico tra il '22 e il '41 - guarda il mondo con "occhi nudi". E' una visione paradossale e attonita dell'esistenza e della sua insensatezza. E' uno sguardo nuovo, bambino, che si ferisce nell'entrare in contatto con il "brutale magma" e che, al di là di ogni apparenza, non può che riconoscere come Caos.
E' in questo Caos che vive l'uomo charmsiano, un diretto discendente dell'uomo dostoevskiano. L'uomo charmsiano come l'uomo del sottosuolo è tormentato, ha un rapporto malato con l'altro, è inseguito dal castigo per la sua colpa, insegue disperatamente la grazia. Ma, a differenza di un qualsiasi Raskol'nikov, il povero uomo charmsiano è un buon diavolo, mortificato, violento ed aggressivo come un vecchio cane sdentato ed innocuo, è soprattutto vittima dell'inesplicabile e della crudeltà delle cose sull'uomo e non colpevole. Dunque se la grazia scende su Raskol'nikov per una colpa, sull'uomo charmsiano difficilmente potrà mai scendere alcuna redenzione, giacché non essendovi colpa non vi potrà essere, dunque, grazia. Vive il povero uomo charmsiano nell'ambiguità, nell'attesa di un miracolo che può non accadere, nel disperato tentativo di elevazione attraverso l'arte della poesia, nella disperata volontà di fede, nella necessità di mistero, di manifestazione del "Divino" nel quotidiano.
Ecco quale uomo mi piacerebbe raccontare attraverso gli stessi stimoli e le spinte di cui la poesia e la prosa charmsiana vivono: ritmi, suoni, immagini incantatorie.
Ma soprattutto, mi piacerebbe raccontare, attraverso quello sguardo "nuovo" che dà alle cose tinte insieme tragiche, paradossali e comiche.
Insomma è il clown charmsiano che vorrei, con vostra "licenza", presentarvi."

Riccardo Magherini


lunedì 4 giugno, alle ore 21.15

TEATRO ARSENALE, di Via C. Correnti 11, Milano

(valido l'abbonamento 'Invito a Teatro')

Prenotazioni e informazioni: dal lunedì al venerdì ore 15-19 presso il Teatro Arsenale, via C. Correnti 11 - Milano - tel. 028321999-028375896 - 24/24h tel. 02 8321999 (segreteria telefonica)

Ritiro biglietti: dal lunedì al venerdì h. 15 -19 presso gli uffici del Teatro Arsenale - via Cesare Correnti 11 - Milano

Orario spettacolo: da lunedì al venerdì h. 21,15 - sabato e domenica riposo

Prezzo biglietti: intero £.25.000 - ridotto £.21.000 - gruppi £.17.000 - £.15.000 - lunedì e martedì £.17.000 -

Mezzi pubblici: tram 2 - 3 - 14 - bus 94 - MM1 Duomo - MM2 S. Ambrogio - MM3 Duomo Missori

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