Le installazioni dell'artista immergono lo spettatore in un mondo lillipuziano, invitandolo ad assumere una nuova prospettiva. Le azioni compiute da questi personaggi raccontano le contraddizioni tra l'uomo e la natura.
A tutto gas
La Galleria Cesare Manzo presenta la prima personale in Italia dell’artista portoghese Baltazar Torres, già noto al pubblico italiano per la sua partecipazione alla manifestazione internazionale d’arte contemporanea Fuori Uso 2003.
Le installazioni dell’artista immergono lo spettatore in un mondo lillipuziano, invitandolo ad assumere una nuova prospettiva. Il risultato è un universo popolato da uomini ed animali miniaturizzati: cacciatori con fucile alla mano pronti a sparare all’apparire della loro preda, boscaioli muniti di accette intenti a distruggere quanto ancora rimane di una natura minacciata dall’uomo e da se stessa, ma anche semplici uomini imprigionati in scenari domestici di solitudine e desolazione. Apparentemente ovvie nella loro quotidianità, le azioni compiute da questi personaggi raccontano, con tono sarcastico ed apocalittico allo stesso tempo, delle infinite contraddizioni del rapporto che lega l’uomo alla natura “in un’allegoria dello stato catastrofico del mondo”.
Negli spazi della galleria, l’artista realizza, oltre ad alcuni lavori a parete, una grande installazione che coinvolge l'intera superficie espositiva: una squadra di taglialegna muniti di affilate accette tra mucchi di legna in procinto di compiere uno dei tanti gesti banali, ma di indiscussa fatalità.
Baltazar Torres è nato a Figueira de Castelo Rodrigo (Portogallo) nel 1961. Vive e lavora a Porto. Tra le principali mostre: Fondation pour l’art Contemporain, Claudine et Jean-Marc Salomon, Alex (Francia), 2002; Bienal Voyager 03, Paris, Barcelona, Madrid, Lisbona, 2002; Fuori Uso 2003 Anomalie, Ferrotel, Pescara; CAC Centro de Arte Contemporáneo Malága (Spagna), 2004; Domicile, Museo d’Arte Moderna di St. Etienne (Francia), 2004.
Galleria Cesare Manzo
Vicolo del Governo Vecchio, 8 - Roma
Ingresso libero