Collezione Peggy Guggenheim
Venezia
Quartiere Dorsoduro, 701 (Palazzo Venier dei Leoni)
041 2405411 FAX 041 5206885
WEB
Richard Pousette-Dart
dal 16/2/2007 al 16/5/2007
tutti i giorni 10-18, chiuso martedi'

Segnalato da

Alexia Boro




 
calendario eventi  :: 




16/2/2007

Richard Pousette-Dart

Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

La retrospettiva presenta 47 dipinti che coprono l'intera produzione dell'artista, il piu' giovane esponente dell'Espressionismo Astratto americano, mettendone in risalto l'evoluzione di contenuto, stile e tecnica. L'artista fu influenzato dalla filosofia orientale e dal pensiero americano trascendentale. A cura di Philip Rylands.


comunicato stampa

Retrospettiva

a cura di Philip Rylands

Richard Pousette-Dart: l'astrazione trascendentale dell'irascibile americano per la prima volta in mostra alla collezione Peggy Guggenheim.

Richard Pousette-Dart, dal 17 febbraio al 20 maggio 2007 alla Collezione Peggy Guggenheim, è la prima retrospettiva dedicata all'artista americano in Europa, che fu il più giovane rappresentante del pionieristico gruppo degli Espressionisti astratti americani, attivi a New York dall'inizio degli anni quaranta. Curata da Philip Rylands, direttore della Collezione veneziana, in collaborazione con Luca Massimo Barbero, la mostra presenta 47 dipinti che coprono l'intera produzione artistica di Pousette-Dart mettendone in risalto l'evoluzione di contenuto, stile e tecnica. L'esposizione è organizzata con gli eredi della Estate Pousette-Dart, con la vedova Evelyn Pousette-Dart e grazie al sostegno della American Contemporary Art Gallery di Monaco.

Richard Pousette-Dart (1916 Saint Paul, Minnesota - 1992 New York) appartiene alla prima generazione dell’Espressionismo astratto e fu uno dei membri fondatori della cosiddetta Scuola di New York, che tra le sue fila annoverò grandi nomi dell’arte moderna come Jackson Pollock, Mark Rothko e Willem de Kooning. Nel 1941, Adolph Gottlieb e Pousette-Dart furono i primi ad avere una loro personale alla Artists Gallery di New York. Nel 1947, Peggy Guggenheim, tra i più importanti mecenati dell’Espressionismo astratto, organizzò una mostra dell'artista nella sua galleria-museo art of this century a New York, dove fu esposto per la prima volta Sinfonia numero 1, il trascendentale (ora al Metropolitan Museum of Art, New York, 1941-42 circa), considerato il suo capolavoro più noto.

Pousette-Dart diede un contributo essenziale al nascente movimento dell'Espressionismo Astratto. Tra il 1941 e il 1942 iniziò a dipingere tele di grandi dimensioni, tra cui Ondulazione (1941-42), in mostra a Venezia, che anticipò il rivoluzionario passaggio di Jackson Pollock alla superficie del murale, nel 1943. In quegli anni, la tecnica di Pousette-Dart si arricchì di enfasi nell'uso dei materiali, del gesto e del colore, ovvero i principali assunti pittorici di quello che fu poi riconosciuto come action painting. Crocefissione, comprensione dell’atomo (1944) esemplifica in maniera eloquente questo passaggio. Inoltre, l'interesse di Pousette-Dart’s per l'antica mitologia dei Nativi americani, che in Donna uccello (1939-40) e Occhio astratto (1941-43) diventa una risorsa figurativa per il palesamento delle verità nascoste, lo rese uno dei principali protagonisti tra i "creatori di miti", secondo la definizione coniata da Rothko, nella New York degli anni quaranta. Nel 1950, fu immortalato insieme agli altri 14 artisti del gruppo degli Espressionisti astratti: una fotografia che è entrata nella storia dell'arte come immagine simbolo degli "Irascibili."

L'artista fu influenzato dalla filosofia orientale e dal pensiero americano trascendentale. Nella sua lunga carriera non abbandonò mai la convinzione che la materia e i simboli astratti della sua pittura potessero rivelare verità universali e la dimensione spirituale del reale. Il suo lavoro richiedeva solitudine: nel 1951 l'artista, quindi, decise di trasferirsi in campagna allontanandosi dalle attività del gruppo della Scuola di New York per concentrarsi sul proprio cammino artistico. Nel 1958, con la moglie, la poetessa Evelyn Gracey, si spostarono a Suffern, New York, dove ancora oggi è presente il suo atelier. Nonostante il voluto allontanamento, i fulgidi e misteriosi dipinti "bianchi" del 1950-51, tra cui l'eccellente opera Forma di volatile in discesa, insieme ai dipinti degli anni sessanta contribuirono in modo incisivo alla evoluzione della campitura del colore e alla astrazione lirica del primo Espressionismo astratto. In Pousette-Dart la ricerca spirituale permeò, come una corrente sotterranea, tutta la sua opera fin dal 1939, anno in cui decise sarebbe diventato un pittore. I dipinti hanno titoli che evocano l'aspetto magico delle loro superfici radianti, in cui il colore steso in strati sottili sembra pulsare incessantemente: Giardino amaranto #2, Paesaggio notturno, Presenza dorata, Cattedrale bizantina e Perso alle soglie dell’infinito.

I dipinti di Pousette-Dart, insieme a quelli dei suoi contemporanei Pollock, Arshile Gorky e William Baziotes, furono esposti per la prima volta in Europa nel 1948, grazie a Peggy Guggenheim, in occasione della presentazione della sua collezione alla XXIV Biennale di Venezia. Innumerevoli le mostre personali che i più prestigiosi musei del mondo hanno dedicato all'artista, tra cui il Museum of Modern Art, New York (1969-70), il Whitney Museum of American Art, New York (1963, 1974, 1998), il Museum of Art Fort Lauderdale, Florida (1986), l'Indianapolis Museum of Art, Indiana (1990), il Detroit Institute of Arts (1991), il Columbus Museum, Columbus (1991-1992), il Metropolitan Museum of Art, New York (1997), la Schirn Kunsthalle, Francoforte (2001), il Los Angeles County Musuem of Art (2006), il Fine Arts Museum, San Francisco (2006) e il Cincinatti Art Museum (2007).

Per Pousette-Dart la pittura era un lento processo per svelare simboli atavici da riprodurre sulla tela, a sua volta una metafora dell’Essere e della sua complessità. Questa intenzione risulterà evidente al visitatore della mostra alla Collezione Peggy Guggenheim, che sarà catturato da una sorta di incanto senza tempo di fronte a dipinti in cui la ricerca dell'artista è espressa dalla sovrapposizione di strati di colore, materia vibrante, immagini mistiche che sembrano respirare il soffio stesso della vita. Nel 1947 egli scrisse: "Io cerco di esprimere la natura spirituale dell'universo. Per me dipingere è un equilibrio dinamico e una completezza di vita; è misterioso e trascendentale, e allo stesso tempo solido e reale".

Il catalogo riccamente illustrato, pubblicato da Skira, racchiude i saggi di Kirsten Hübner e Lowery S. Sims, Direttore dello Studio Museum di Harlem, New York, oltre a una biografia cronologica di Enda Horgan.

Inaugurazione: 17 febbraio 2007

Peggy Guggenheim Collection
Palazzo Venier dei Leoni, 701 Dorsoduro - Venezia

IN ARCHIVIO [66]
Jackson Pollock
dal 23/9/2015 al 23/9/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede