La retrospettiva presenta 47 dipinti che coprono l'intera produzione dell'artista, il piu' giovane esponente dell'Espressionismo Astratto americano, mettendone in risalto l'evoluzione di contenuto, stile e tecnica. L'artista fu influenzato dalla filosofia orientale e dal pensiero americano trascendentale. A cura di Philip Rylands.
Retrospettiva
a cura di Philip Rylands
Richard Pousette-Dart: l'astrazione trascendentale dell'irascibile americano per la
prima volta in mostra alla collezione Peggy Guggenheim.
Richard Pousette-Dart, dal
17 febbraio al 20 maggio 2007 alla Collezione Peggy Guggenheim, è la prima
retrospettiva dedicata all'artista americano in Europa, che fu il più giovane
rappresentante del pionieristico gruppo degli Espressionisti astratti americani,
attivi a New York dall'inizio degli anni quaranta. Curata da Philip Rylands,
direttore della Collezione veneziana, in collaborazione con Luca Massimo
Barbero, la mostra presenta 47 dipinti che coprono l'intera produzione artistica
di Pousette-Dart mettendone in risalto l'evoluzione di contenuto, stile e
tecnica. L'esposizione è organizzata con gli eredi della Estate Pousette-Dart,
con la vedova Evelyn Pousette-Dart e grazie al sostegno della American
Contemporary Art Gallery di Monaco.
Richard
Pousette-Dart (1916 Saint Paul, Minnesota - 1992 New York) appartiene alla prima
generazione dell’Espressionismo astratto e fu uno dei membri fondatori della
cosiddetta Scuola di New York, che tra le sue fila annoverò grandi nomi
dell’arte moderna come Jackson Pollock, Mark Rothko e Willem de Kooning. Nel
1941, Adolph Gottlieb e Pousette-Dart furono i primi ad avere una loro personale
alla Artists Gallery di New York. Nel 1947, Peggy Guggenheim, tra i più
importanti mecenati dell’Espressionismo astratto, organizzò una mostra
dell'artista nella sua galleria-museo art
of this century a New York, dove fu esposto per la prima volta Sinfonia numero 1, il
trascendentale
(ora al Metropolitan Museum of Art, New York, 1941-42 circa), considerato il
suo capolavoro più noto.
Pousette-Dart
diede un contributo essenziale al nascente movimento dell'Espressionismo
Astratto. Tra il 1941 e il 1942 iniziò a dipingere tele di grandi dimensioni,
tra cui Ondulazione (1941-42), in
mostra a Venezia, che anticipò il rivoluzionario passaggio di Jackson Pollock
alla superficie del murale, nel 1943. In quegli anni, la tecnica di
Pousette-Dart si arricchì di enfasi nell'uso dei materiali, del gesto e del
colore, ovvero i principali assunti pittorici di quello che fu poi riconosciuto
come action painting. Crocefissione, comprensione dell’atomo
(1944) esemplifica in maniera eloquente questo passaggio. Inoltre, l'interesse
di Pousette-Dart’s per l'antica mitologia dei Nativi americani, che in Donna
uccello (1939-40) e Occhio
astratto (1941-43) diventa una risorsa figurativa per il palesamento delle
verità nascoste, lo rese uno dei principali protagonisti tra i "creatori di
miti", secondo la definizione coniata da Rothko, nella New York degli anni
quaranta. Nel 1950, fu immortalato insieme agli altri 14 artisti del gruppo
degli Espressionisti astratti: una fotografia che è entrata nella storia
dell'arte come immagine simbolo degli "Irascibili."
L'artista
fu influenzato dalla filosofia orientale e dal pensiero americano
trascendentale. Nella sua lunga carriera non abbandonò mai la convinzione che la
materia e i simboli astratti della sua pittura potessero rivelare verità
universali e la dimensione spirituale del reale. Il suo lavoro richiedeva
solitudine: nel 1951
l'artista, quindi, decise di trasferirsi in campagna
allontanandosi dalle attività del gruppo della Scuola di New York per
concentrarsi sul proprio cammino artistico. Nel 1958, con la moglie, la poetessa
Evelyn Gracey, si spostarono a Suffern, New York, dove ancora oggi è presente il
suo atelier. Nonostante il voluto allontanamento, i fulgidi e misteriosi dipinti
"bianchi" del 1950-51, tra cui l'eccellente opera Forma di volatile in discesa,
insieme ai
dipinti degli anni sessanta contribuirono in modo incisivo alla evoluzione della
campitura del colore e alla astrazione lirica del primo Espressionismo
astratto. In
Pousette-Dart la ricerca spirituale permeò, come una corrente sotterranea, tutta
la sua opera fin dal 1939, anno in cui decise sarebbe diventato un pittore. I
dipinti hanno titoli che evocano l'aspetto magico delle loro superfici radianti,
in cui il colore steso in strati sottili sembra pulsare incessantemente: Giardino
amaranto #2, Paesaggio notturno,
Presenza dorata, Cattedrale bizantina e Perso alle soglie
dell’infinito.
I
dipinti di Pousette-Dart, insieme a quelli dei suoi contemporanei Pollock,
Arshile Gorky e William Baziotes, furono esposti per la prima volta in Europa
nel 1948, grazie a Peggy Guggenheim, in occasione della presentazione della sua
collezione alla XXIV Biennale di Venezia. Innumerevoli le mostre personali che i
più prestigiosi musei del mondo hanno dedicato all'artista, tra cui il Museum of
Modern Art, New York (1969-70), il Whitney Museum of American Art, New York
(1963, 1974, 1998), il Museum of Art Fort Lauderdale, Florida (1986),
l'Indianapolis Museum of Art, Indiana (1990), il Detroit Institute of Arts
(1991), il Columbus Museum, Columbus (1991-1992), il Metropolitan Museum of Art,
New York (1997), la Schirn Kunsthalle, Francoforte (2001), il Los Angeles County
Musuem of Art (2006), il Fine Arts Museum, San Francisco (2006) e il Cincinatti
Art Museum (2007).
Per
Pousette-Dart la pittura era un lento processo per svelare simboli atavici da
riprodurre sulla tela, a sua volta una metafora dell’Essere e della sua
complessità. Questa intenzione risulterà evidente al visitatore della mostra
alla Collezione Peggy Guggenheim, che sarà catturato da una sorta di incanto
senza tempo di fronte a dipinti in cui la ricerca dell'artista è espressa dalla
sovrapposizione di strati di colore, materia vibrante, immagini mistiche che
sembrano respirare il soffio stesso della vita. Nel 1947 egli scrisse: "Io cerco di
esprimere la natura spirituale dell'universo. Per me dipingere è un equilibrio
dinamico e una completezza di vita; è misterioso e trascendentale, e allo stesso
tempo solido e reale".
Il
catalogo riccamente illustrato, pubblicato da Skira, racchiude i saggi di
Kirsten Hübner e Lowery S. Sims, Direttore dello Studio Museum di Harlem, New
York, oltre a una biografia cronologica di Enda Horgan.
Inaugurazione: 17 febbraio 2007
Peggy Guggenheim Collection
Palazzo Venier dei Leoni, 701 Dorsoduro - Venezia