Una moderna street art di 'terza generazione', successiva al writing newyorkese di fine anni Settanta. Oltre ad alcuni disegni inediti, 3 documenti filmati che illustrano il procedimento operativo dei due artisti.
Street art
Spaziorazmataz ha il piacere di annunciare l’inaugurazione della mostra “Ericailcane + Blu”, a cura di Stefano Questioli e Lorenzo Giusti.
Blu ed Ericailcane sono i maggiori esponenti italiani di un importante fenomeno artistico internazionale emerso negli ultimi anni. Si tratta di una moderna street art che potremmo definire di “terza generazione” in quanto successiva al writing newyorkese di fine anni Settanta e all’esplosione del graffitismo di Haring e Basquiat negli anni Ottanta. La street art contemporanea è un fenomeno vasto e complesso, difficilmente inquadrabile in categorie predefinite. Con il nuovo millennio, essa ha maturato una connotazione culturale propria, mettendo in discussione, da un punto di vista sia formale che di contenuto, alcuni dei fondamenti del “tradizionale” graffitismo. Blu ed Ericailcane hanno da tempo abbandonato la bomboletta spray per il pennello, hanno messo da parte la tag (la firma stilizzata del writer) per un ritorno alla figurazione quale veicolo di una comunicazione diretta e accessibile e, soprattutto, hanno scoperto il potere evocativo dell’immaginazione rispetto al limitato apparato iconografico - fatto di scritte, marchi, stencil, immagini pop - della tradizione graffitista. Tuttavia, pur non escludendo totalmente incursioni in spazi pubblici o gallerie, i due giovani artisti hanno mantenuto intatto il carattere abusivo dei primi interventi di writing, manifestando, nella scelta di luoghi espositivi alternativi al circuito artistico, una specifica volontà di determinare forme inedite di comunicazione allargata.
In occasione della mostra “Ericailcane + Blu”, Spaziorazmataz si farà veicolo di diffusione di un’arte che deve accadere inequivocabilmente altrove. Oltre ad alcuni disegni inediti, nello spazio espositivo di Piazza Mercatale saranno presentati tre documenti filmati che illustrano il procedimento operativo e i metodi di lavoro utilizzati dai due street artisti. Gli spazi della galleria si trasformeranno dunque nel centro di un’operazione alternativa. Si è cambiata la prassi chirurgica non per asportare, ossia deportare la creatività degli artisti nella cattività dello spazio espositivo, quanto per ricostruire, in vitro, o meglio in video, le condizioni d'esistenza di un’arte che necessità un paesaggio diverso. La strada ne è la condizione indispensabile, la galleria la contraddizione contingente. Per superare l'aporia si è scelto l'azzardo; l’irregolarità come indirizzo di una specifica politica espositiva, consci che la neutralità della presentazione e l'assenza di commento sono il paravento dietro il quale si cela una consapevole complicità.
Ericailcane è un nome collettivo. Fusi nel medesimo pseudonimo vivono molteplicità partecipativa e riconoscibilità stilistica. Le antinomie della sua poetica - l'oriente calligrafo e l'occidente elettrico, le vette alpine e la depressione padana, il digitale e l'artigianalità di bottega - si combinano nella variopinta creatività di un'arte tanto raffinata quanto radicale. Video (noir), tele (poche), spille (economiche), pezze (per rattoppi estetici), sculture-pupazzo (per giochi poco educativi), pitture murali abusive (offerte in dono a città distratte, spesso in concorso con Blu), tatuaggi (per pelli coraggiose), fumetti (letterari) sono le declinazioni di un linguaggio che ha fatto della multimedialità l'inconfondibile identità di una prassi. Ericailcane ha partecipato a numerose mostre nazionali ed internazionali, su specifico invito o senza attendere alcun permesso.
[http://www.ericailcane.org]
Blu, se potesse, non si chiamerebbe: non firma le opere che realizza per strada, poiché affida la propria identità al segno, la propria riconoscibilità al talento, il proprio esibizionismo alla grandezza dei suoi interventi. Da ormai sei anni lascia traccia del suo passare nell'archivio telematico della rete, ma soprattutto nell'ammirazione di quanti hanno imparato a riconoscerlo. Il suo universo è popolato di uomini mutanti, città alienanti, immagini disordinate. Ha dipinto ovunque: da Buenos Aires a Belfast, da Città del Guatemala a Valencia, da Managua a Comacchio. Abusivamente o su invito, con Ericailcane oppure solo.
[http://www.blublu.org]
Spaziorazmataz
Piazza Mercatale, 110 - Prato
Orario: mar - gio 20 - 24; ven - dom 18 - 1.
Ingresso libero